Fragranze familiari
Lui, lei, i baby: un attore e signora inventano profumi autobiografici.
Sei fragranze, di cui due per bambini. Si chiamano Familia Familia e sono state create dall’attore Alessandro Roja e da sua moglie Claudia Ranieri (figlia di Claudio, già allenatore di Roma e Leicester). La parola, dunque, alla neo-coppia di profumieri. «Una risposta naturale alla nostra passione per questo mondo; una curiosità genuina che ci ha portati a intraprendere questo viaggio» assicura l’attore e «splendido 40enne» romano.
Il nome Familia Familia è molto evocativo. Cosa rappresenta per voi? Claudia Ranieri: «Per me la famiglia è il gruppo di affetti e affinità con cui condivido tutto. In questo contesto affettivo il profumo aiuta a rimarcare il senso di comunità». La persona perfetta per indossare le vostre fragranze? Alessandro Roja: «Voi, noi, tutti quelli che creano, danno e ricevono amore in tutti gli aspetti, versioni e direzioni». Le suggestioni che trasmettono sono legate a momenti precisi? A.R.: «Non ci interessa imporre dei momenti predefiniti, sono suggestioni, assist. Ci piacerebbe creare uno spazio, un contenitore, o forse un’oasi, in cui la fragranza possa diventare l’esperienza sensoriale per eccellenza». Nella collezione ci sono anche fragranze per bambini... A.R.: «Certo, perché sono protagonisti importanti delle nostre vite. Non per forza solo come figli, ma anche come nuove generazioni di amici. Sono il futuro, sono la forza del domani».
In cosa si differenziano dalle altre? C.R.: «Mentre le confezioni “adulte” sono arricchite da cartoline artistiche realizzate con fotografie di Guido Taroni e illustrazioni di Davide Cambria, le confezioni dei profumi baby, a base di acqua, sono un inno al gioco: le immagini si possono colorare, e il tappo è un prisma giocattolo che era un mio pallino; un dettaglio su cui ho lottato, e sono estremamente felice di averlo fatto». State già pensando a nuove fragranze? C.R. «Certo: per la prossima collezione andremo a Sud, con nuove collaborazioni artistiche. Non vediamo l’ora che torni la primavera».