Bade-wurttemberg. Dove sgorga la Mitteleuropa
La questione sulle sorgenti del Danubio è controversa. Ma il fatto che la regione meriti una visita è fuori di dubbio.
Dove nasca esattamente il Danubio nessuno sa dirlo: ma che valga la pena di visitare la regione in cui sono localizzate le sue sorgenti nel Land tedesco del Baden-württemberg, è fuor di dubbio. La questione è da sempre oggetto di controversie anche notevoli: la prima località a rivendicarne le sorgenti è Donaueschingen, cittadina della Foresta nera (in cui dal 18 al 21 ottobre si svolgono i Musiktage, festival di musica contemporanea). La piccola fonte che si trova qui, nel parco dei Fürstemberg, veniva celebrata già ai tempi di Tiberio. Un’incisione fatta apporre agli inizi del secolo scorso dall’imperatore Gugliemo II nella vasca in cui sgorga l’acqua, ricorda che da qui mancano 2.840 chilometri al mar Nero, in Romania, dove sfocia il secondo fiume (dopo la Volga) d’europa. Ma un’altra targa, più recente e frutto dell’ostinazione di Ludwig e Irma Öhrlein, sostiene che l’origine sia più a Nord, vicino Furtwangen, dove nasce la Breg, piccolo corso d’acqua che poi più a valle confluisce con la Brigach e genera il Danubio. La storia si complica ulteriormente ove ci si allontani da Donaueschingen: perché una ventina di chilometri dopo, a Immendingen, il fiume sprofonda tra le rocce. Per riemergere, dopo aver
È detta «Grand Canyon della Svevia» la vallata, nei pressi delle cittadine di Mühlheim e Beuron, in cui l'alto corso del Danubio si fa largo tra imponenti pareti calcaree.
attraversato un labirinto carsico di grotte sotterranee, in più punti: a Est, ma anche più a Sud, alimentando la sorgente di un altro rivolo, l’aach, che si getta poi nel lago di Costanza e dunque nel Reno. Al punto che c’è pure chi considera il Danubio come un affluente del Reno, e lo fa sfociare nel mare del Nord, invece che nel delta tra Romania e Ucraina.
Conviene lasciar perdere queste dispute cartografiche, e non farsi troppe domande sulle origini del Danubio, seguendone l’andamento a zigzag attraverso le vallate del Giura svevo, altipiano del Baden-würtenberg disseminato di villaggi medievali, castelli in rovina e monasteri. Meglio se a piedi o in bicicletta, per adeguarsi al ritmo lento del fiume: del resto il tratto fino a Sigmaringen, con i suoi anfratti, i canyon e le grotte, si presta a escursioni, soprattutto in autunno, quando la natura si accende di colori dorati, sullo sfondo bianco delle rocce calcaree. Tutto il lungofiume, in questa riserva protetta, è affiancato da sentieri attrezzati e piste ciclabili; il modo migliore per visitare la regione è sicuramente sulle due ruote come piace fare ai tedeschi. La ferrovia è vicina, ma i 90 chilometri attraverso le colline del «Donaubergland» si percorrono facilmente in quattro giorni. La tappa più
Anfratti, grotte, massicci calcarei. Castelli e parchi dei principi, cattedrali gotiche e festival musicali. Alla scoperta dei territori che il secondo fiume d'europa attraversa da «giovane»
panoramica è quella che ruota intorno all’abbazia benedettina di Beuron, non lontano dal punto in cui il Danubio rispunta nuovamente in superficie.
Chiostri e roccaforti si succedono uno dopo l’altro, in quest’angolo dell’alta valle del Danubio, ma il castello più scenografico s’incontra a Sigmaringen, l’ultima fermata del treno prima di Ulma. Dal 1535 di proprietà dei principi di Hohenzollern, ma del ramo di famiglia minore (quello cattolico, da cui sono discesi anche gli ultimi sfortunati sovrani di Romania), questa fortezza non è tuttavia che una splendida ricostruzione: solo la torre è sopravvissuta alle distruzioni del passato. Alle porte di Ulma merita infine una sosta Blaubeuren, sede monastica nota anche per il Blautopf, una conca d’acqua azzurra che ha origine sempre per un fenomeno carsico dal Danubio, alimentando il Blau, un suo affluente. A Ulma, la città di Albert Einstein e del Duomo più alto del mondo, con il suo Quartiere dei pescatori e le case sbilenche sui canali, il fiume determina percorsi e abitudini persino degli animali: sull’altra sponda del Danubio, dove comincia la Baviera, una normativa Ue che vieta di dare da mangiare agli uccelli viene da sempre disattesa. E così i cigni se ne stanno tutti di là, beati.
Il castello di Sigmaringen, dei principi Hohenzollern, con quasi mille anni di storia, ricostruito nel dopoguerra è tra i siti più visitati nella zona dell'alto Danubio.