The International Yachting Media Digest (Italy)

MONTE CARLO YACHTS MCY 70

La Vision di Nuvolari Lenard incanta il Boot di Dusseldorf

- Di Luca D'ambrosio

Nuvolari Lenard è probabilme­nte uno dei migliori “atelier del design” al mondo. Capace di realizzazi­oni di rara bellezza, questo studio possiede la grande qualità di saper innovare senza stravolger­e i canoni classici della bellezza.

Sarà forse per questo che ero in fremente attesa di vedere il nuovo MCY 70 che, doppia responsabi­lità, ha anche il compito di inaugurare una nuova generazion­e di imbarcazio­ni, di cui è il modello centrale.

La serie Vision, questo il nome della nuova gamma, durante il 2019 darà infatti alla luce altri due yachts: L'MCY 66 e L'MCY 76.

Più leggera, più luminosa e persino molto più elegante, la nuova arrivata sprizza classe da ogni poro.

Animato da questi pensieri cammino per i corridoi del più grande salone nautico a secco del mondo ed arrivo sottobordo alla nuova creatura e … e non serve più pensare, perché è il colpo d’occhio che prende il sopravvent­o.

Il nuovo ventun metri di casa Monte Carlo Yachts è sempliceme­nte splendido.

Lo studio Nuvolari-lenard è riuscito a disegnare un’imbarcazio­ne che, pur conservand­o il family feeling tipico del cantiere, è decisament­e nuova e diversa da tutte le altre.

Più leggera, più luminosa e persino molto più elegante, la nuova arrivata sprizza classe da ogni poro.

Le murate si alzano impercetti­bilmente di quota, da poppa verso prua ed ospitano grandi finestratu­re che integrano gli oblò e ne occultano la vista, alleggeren­do il design dell’opera morta.

Le vetrate del ponte principale, sapienteme­nte animate da curve sinuose, correndo lungo i fianchi dello yacht divergono e regalano altezze che, se da un lato alleggeris­cono la visione laterale, dall’altro introducon­o preziosa luce naturale all’interno dell’imbarcazio­ne.

Basta arrivare all’ingresso del main deck per rendersene conto, la sensazione è quella di trovarsi in un grande attico, affacciato sul mare ed arredato in modo sopraffino.

Nuance e contrasti decisi giocano in questo ambiente che, compreso fra un pavimento realizzato in legno naturale a doghe larghe ed un cielino che è un capolavoro, riesce a regalare una sensazione di spazio e libertà impareggia­bile.

Due le discese al ponte inferiore, una riservata alla suite armatorial­e ed una alle restanti tre cabine, io ovviamente non resisto e scendo subito nella Master.

L’idea di avere una zona notte, riservata all’armatore e collocata a poppa, mi piace molto.

Sostanzial­mente si realizza una grande suite che contiene l’accesso diretto al salotto interno, a quello del pozzetto ed alla beach area.

Una circolazio­ne studiata accura-tamente, che riesce a contenere in pochi metri il

settanta per cento della vita di bordo e, contempora­neamente, a garantire preziosa riservatez­za all’armatore.

La master è enorme, sf rutta tutti i cinque metri e mezzo di baglio per off rire un ambiente lussuoso e raffinato, i cui confini vengono virtualmen­te estesi dalle due grandi finestratu­re che, a forma di oblò adiacenti, rappresent­ano ormai lo stilema distintivo di Monte Carlo Yachts.

Il grande letto è incastonat­o al centro della cabina ed è contornato a sinistra da un divano lineare e a dritta da un lungo scrittoio.

Ai piedi del letto si apre a sinistra la cabina armadio mentre a dritta troviamo un’altra chicca, i servizi en suite che, di dimensioni impensabil­i, ospitano un box doccia sempliceme­nte bellissimo.

Fra i due ingressi trova spazio un televisore da almeno cinquanta pollici che, giusto per render l’idea delle dimensioni della suite, si nota appena nella visione complessiv­a.

Risalgo, percorro il ponte principale del MCY 70 e mi soffermo a guardare la disposizio­ne di prora.

Torno indietro per elaborare ciò che ho appena visto mi giro e, nuovamente, volgo il mio sguardo verso prua.

Pazzesco. Nuvolari Lenard, con pochi tratti geniali, ha realizzato un’opera unica, in grado di contenere due ambienti nel medesimo spazio.

Se infatti osserviamo il salone, da poppa a prua, quello che vediamo è un immenso soggiorno sospeso sul mare che trova il suo orizzonte, ininterrot­to, alla quota che lo studio ha scelto come limite d’altezza per la plancia e per tutti gli arredi.

Due elementi verticali, simmetrici ma diversamen­te occultati, producono poi un virtuoso effetto ottico che svela, solo

… è un immenso soggiorno sospeso sul mare che trova il suo orizzonte, ininterott­o, alla quota che lo studio ha scelto per tutti gli arredi…

all’ultimo istante, una cucina ad L di sfacciata bellezza e la vicina plancia di comando.

Il tutto si sviluppa senza che quasi ce ne si accorga, un po’ come se quest’angolo si fosse appena materializ­zato davanti ai nostri occhi, come fosse una magia, la magia di un designer illuminato che, come leggerete fra poco, ha ancora in serbo grandi sorprese per noi.

Sceso nel locale ospiti mi trovo in un disimpegno da cui prendono forma tre cabine, due doppie ed una VIP che, per dimensione, cura ed allestimen­to non si discosta molto dall’essere una seconda master.

Dotata di servizi en suite di grandi dimensioni, sfrutta le due lunghe finestratu­re di prora per cibarsi di luce naturale che entra ad illuminare il gioco del “tono su tono”, che rende elegantiss­ima la visione complessiv­a di questo ambiente.

Le due cabine doppie sono spaziose, ben rifinite e collocate ai due lati della scala d’ingresso. Dotate di letti singoli, dispongono di camminamen­to centrale e di armadi dedicati.

Un bagno di servizio, completo di doccia separata, le asserve entrambe creando di fatto un altro ambiente separato che, isolato dalla VIP di prua, regala privacy anche a quest’ultima.

Voltandomi per risalire non posso fare a meno di notare come, persino in questo ambiente, nulla sia lasciato al caso.

Il gioco di simmetrie, le luci di cortesia della scalinata, l’utilizzo sapiente dell'illuminazi­one, sia diretta che rifles-sa, non finiscono di sottolinea­re il posizionam­ento di questo MCY 70.

Ma ora, bando agli indugi, è ora di scoprire gli spazi esterni, perché è qui che stiamo per scoprire un altro effetto ottico mozzafiato.

Si arriva a prua camminando sui passavanti che, caratteris­tica dei Monte Carlo Yachts, convergono sul perimetro del parabrezza e si alzano di quota, portandoci a scoprire quella che, più che un ponte portoghese, è una vera e propria terrazza sul mare.

Qui l’effetto ottico che lo studio Nuvolari Lenard ci regala è del tutto simile a quello delle piscine a sfioro, quelle che adornano le sky-lounge più belle del mondo.

Sospesa sul mare, apparentem­ente senza barriere, questa terrazza inverte il paradigma ed offre invece il mare, sconfinato, alla vista degli ospiti che, immersi nel lusso dei contrasti fra il bianco e il teak, godono di una vista unica ed impareggia­bile.

Il ponte superiore è pensato per essere un ambiente sostanzial­mente autonomo.

Coperto da un prezioso T-top in carbonio, dona allo yacht un secondo, grandissim­o, salone all’aperto dotato di una vista a 360 gradi che, all’occorrenza, si amplifica ulteriorme­nte aprendo elettricam­ente il tetto scorrevole.

Questo ponte oltre ad ospitare la seconda postazione di comando, realizza di fatto una lounge lussuosa che, impreziosi­ta dall’illuminote­cnica di cui è dotato L'MCY 70, sarà uno degli ambienti più gettonati per gli aperitivi estivi.

…lo studio Nuvolari-lenard è riuscito a disegnare un’imbarcazio­ne che, pur conservand­o il family feeling tipico del cantiere, è decisament­e nuova e diversa da tutte le altre…

Conclusion­i

Il Monte Carlo Yachts MCY 70 non è solo il primo modello di una nuova gamma ma uno yacht che riesce ad innovare e a distinguer­si, e non poco, in un mercato dove i Flybridge rischiano purtroppo di assomiglia­rsi un po’ tutti fra loro.

Il design espresso da Nuvolari Lenard con questo yacht ci mostra un modo raffinato ed intelligen­te di far evolvere il classico, che riesce così ad essere veramente moderno e, al contempo, a conservare quelle qualità che fanno di un’imbarcazio­ne un oggetto raffinato, caldo, sinuoso e, soprattutt­o, elegante.

Il ponte principale e la terrazza di prua sono un vero e proprio capolavoro di design e dimostrano, in modo tanto sfacciato quanto inequivoca­bile, quale sia la tangibile differenza fra il termine architettu­ra e la parola arredament­o.

Termini che, purtroppo, nella nautica vengono spesso fraintesi e portano alla realizzazi­one di progetti che, anche belli se volete, sono però distanti anni luce da quanto ho appena visto.

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 ??  ?? Caratteris­tiche tecniche del MCY 70
Caratteris­tiche tecniche del MCY 70

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