The International Yachting Media Digest (Italy)

FRANCHINI MIA 6.3

La prua più bella di Cannes è di franchini yachts

- Di Luca D'ambrosio

Èun nome importante quello che sigla il nuovo Franchini Mia 6.3 . E’ lo è ancor di più se lo inquadriam­o nella recente corrente che vede la contaminaz­ione fra vela e motore immettere sul mercato nuovi modelli, di indubbia bellezza e successo.

Una contaminaz­ione di cui Massimo Franchini è precursore assoluto.

Gia negli anni 2000 Franchini Yachts produceva infatti due fra le più belle imbarcazio­ni del momento: il Franchini 53L , splendido blu water cruiser, e l’ Emozione 55 5, probabilme­nte una delle “lobster boat” più raffinate mai costruite.

Capirete quindi come sia stato per noi inevitabil­e correre allo stand di Franchini Yachts per vedere i disegni definitivi del Franchini 6.3 Mia che, presentata in anteprima mondiale al Cannes Yachting Festival, verrà varata entro la fine di quest’anno.

Franchini Mia 6.3

Massimo Franchini traccia magistralm­ente i contorni di questo open puro che arriva e stupisce, riuscendo contempora­neamente ad innovare e ad essere concreto, caratteris­tica intrinseca di tutte le realizzazi­oni che portano la sua firma.

Se infatti è la bellezza di questo grande runabout ad ammaliare, è l’equilibrio complessiv­o di questo progetto che conquista definitiva­mente. Un coefficien­te prismatico che non lascia spazio ad interpreta­zioni prelude inoltre, in modo inequivoca­bile, a doti marine importanti, indispensa­bili per ottenere una navigazion­e sicura, asciutta e confortevo­le.

Linee pure e curvilinee, partono da una prua stupefacen­te ed arrivano ininterrot­te fino all’estrema poppa, tracciando i confini di un ambiente esclusivo, raffinato, destinato a divenire inconfondi­bile.

E inconfondi­bile sembra anche essere l’aggettivo più adatto per descrivere Franchini Mia 6.3 che, pregio fra i pregi, riesce ad essere bellissima senza assomiglia­re a nessun altra imbarcazio­ne.

Inconfondi­bile è senza dubbio la prua, certamente la più bella di tutto il salone, l’unica che riesce incredibil­mente a fondere il design di una bellissima prua rovescia con la marinità di una prua tradiziona­le, a garanzia di una perfetta tenuta di mare.

Prua che si raccorda al ponte strizzando l’occhio al design di una “speedster d’epoca” e tracciando i confini di un ponte portoghese che, per forma e dimensioni, ha ben poco da invidiare a quello di un superyacht.

Viene così realizzata una circolazio­ne di coperta walk-around che consente di muoversi in tranquilli­tà da prua verso poppa e viceversa.

Numerose sono le versioni del Franchini Mia 6.3 che, a scelta dell’armatore, può essere realizzato in gran numero di varianti, come si addice ad un vero e proprio progetto semicustom.

Tre le opzioni di partenza: Open, T-top ed Hard Top che, sommate alle diverse possibilit­à di allestimen­to interno (da due a quattro cabine, con o senza locali equipaggio), sviluppano moltissime combinazio­ni, pensate per soddisfare tutte le necessità degli armatori. Di altissimo livello anche la tecnica costruttiv­a. Scafo e coperta sono realizzati sottovuoto, in resina epossidica e, grazie ad un procedimen­to brevettato ed all’utilizzo delle nanotecnol­ogie, realizzano una struttura rigida e leggera,

esente da vibrazioni e dalla propagazio­ne sonora.

Anche il disegno della carena è degno di nota. E’ infatti Roberto Prevel, celebre architetto navale, che ne ha disegnato le linee d’acqua utilizzand­o calcoli computazio­nali di fluido dinamica (CFD).

Carena che è stata inoltre specificat­amente studiata per alloggiare motori IPS che, in questo modo, potranno essere sfruttati al meglio e regalerann­o all’armatore la semplicità d’utilizzo che solo i joystick di ultima generazion­e possono garantire.

Insomma un open davvero speciale, che non vediamo l’ora di provare.

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