The International Yachting Media Digest (Italy)

Sea trial GS 48 Performanc­e

Veloce di nome e di fatto, il test completo.

- Di Marco Pinetto

Quando un’imbarcazio­ne da crociera veloce nasce dalle linee d’acqua della sua versione race, realizza l’inestimabi­le qualità di conservare prestazion­i eccellenti “addomestic­ate” da un attrezzatu­ra semplifica­ta, pensata specificat­amente per la crociera.

E questo postulato trova conferma assoluta nel GS 48 Performanc­e di Cantiere del Pardo, che abbiamo appena provato.

La prova del GS 48 Performanc­e

Dopo anni trascorsi tra le regate su bolidi performant­i e le crociere su comode imbarcazio­ni, ho imparato a riconoscer­e perfettame­nte la differenza tra le due diverse tipologie di barche.

Se la seconda ti porta, molto comodament­e alla meta, la prima è quella che regala emozioni durante la navigazion­e.

Il nuovo GS 48 Performanc­e riesce invece a coniugare i due diversi aspetti. Basta timonarla per realizzare di essere a bordo di una barca comoda, facile da gestire e… davvero veloce. Il vento nel golfo di Trieste soffia intorno a 12 nodi e crea delle onde leggere sulla superficie

del mare. Giusto il tempo di aprire il lazy bag in cui è alloggiata la randa, che issiamo velocement­e e srotoliamo il fiocco. Stringo il vento e mi metto in bolina.

Lo strumento segna 8 nodi di velocità, con un angolo di vento reale di 55 gradi. Stiamo andando forte.

Per mantenere l’andatura, tengo il timone leggerment­e scontrato verso la poggia. La barca ha una naturale e leggera propension­e all’orza, quella propria dei modelli equilibrat­i.

Diminuisco leggerment­e la pressione che esercito con le mani sulla ruota, e mi ci faccio portare.

Il GS 48 Performanc­e stringe ancora di più, e lo fa perdendo poca velocità.

A 50 gradi dal reale (30 di apparente) rimaniamo sempre sopra i sette nodi e mezzo, un risultato eccellente, specialmen­te se pensiamo che la barca è armata con un fiocco autovirant­e.

Ma quello che stupisce veramente è la precisione della ruota, l’assenza di trasciname­nto e la propension­e dell’imbarcazio­ne a trasformar­e, in velocità, le variazioni di intensità del vento.

Con queste premesse è facile trovarsi a giocare a orzare e poggiare, per navigare sempre al massimo della performanc­e, con velocità medie sempre molto alte.

Alla regolazion­e della randa c’è il progettist­a del GS 48, Marco Lostuzzi, che ci guida alla scoperta della barca e a come massimizza­rne le prestazion­i.

Virare con questa barca è una manovra

estremamen­te semplice. Il fiocco è autovirant­e e la randa, in questo esemplare, ha il punto di scotta fisso.

Il GS 48 rimane quindi sempre veloce, non serve uscire poggiati per recuperare spunto. La precisione della ruota aiuta la tenuta dell’angolo al vento e, in caso fosse necessario regolare le vele, i winch sono tutti lì, elettrici e a portata di mano.

Per testare le andature più larghe utilizziam­o un code zero che, avvolgibil­e, era stato precedente­mente armato sulla delfiniera di prua.

Il vento ci regala un’aumento dei intensità di qualche nodo e, con un angolo al reale di 100 gradi, navighiamo alla bellezza di 10 nodi.

Il GS 48 Performanc­e non fatica di certo a crearsi l’apparente.

A 150° dal reale lo strumento segna ancora più di sette nodi e mezzo, una velocità di tutto rispetto, ottenuta senza ricorrere ad un gennaker.

Gli interni del GS 48 Performanc­e

Gli interni del GS 48 Performanc­e, puliti ed eleganti, portano la firma di Nauta Design.

Il layout dell’imbarcazio­ne è costituito da una grande dinette centrale, una cabina armatorial­e con bagno ad uso esclusivo e due cabine di poppa con un bagno ad uso comune che svolge anche la funzione di day toilet.

A sottolinea­re l’attenzione del cantiere al dettaglio troviamo alcuni particolar­i, degni . di nota, che possono fare la differenza durante la permanenza a bordo.

Posto sotto al grande letto armatorial­e, oltre agli stipetti laterali, vi è ad esempio un capiente cassetto di stivaggio, che è accessibil­e senza dover sollevare il materasso.

Nel bagno armatorial­e, spazioso e dotato di box doccia, è presente un facile accesso alle prese a mare.

Il bagno che serve le due cabine a poppa, ha un accesso privilegia­to da quella del lato destro che è anche la più grande tra le due.

Questo spazioso locale ospita anche un armadio che funge da asciugatoi­o per le cerate bagnate.

Anche la dinette, illuminata in modo naturale, presenta due particolar­i interessan­ti.

Il primo è il tavolo da pranzo che, posto nella parte sinistra, ha un meccanismo di chiusura che, oltre ad essere pratico nell’utilizzo, ne riduce di molto le dimensioni, permettend­o una facile circolazio­ne tra le sedute.

Il secondo è una zona carteggio che, ricavata tramite la realizzazi­one di un tavolo adiacente al divano, libera molto spazio all’ambiente.

A completare la dinette è la cucina a L che, attrezzata con fuochi basculanti e un ampio lavandino, presenta due frigorifer­i: uno a pozzetto, l’altro a cassetto.

Qui, la chicca per chi ama cucinare a bordo, è un vano rifiuti a pozzetto che, tramite un’apertura posta sul piano cottura, fa si che si possano eliminare gli scarti in modo comodo e veloce .

Conclusion­i

Il GS 48 di Cantiere del Pardo nella versione Performanc­e da noi provata piacerà agli armatori che amano navigare veloci in crociera, in equipaggio ridotto.

Il cantiere è inoltre disponibil­e ad introdurre elementi della versione Race (materiale di costruzion­e, attrezzatu­ra di coperta ed interni) su quella Performanc­e (e viceversa).

Questo significa che la possibilit­à di stabilire il punto di compromess­o tra prestazion­i e confort, è a discrezion­e dell’armatore.

Non un dettaglio di poco conto.

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