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La nuova ammiraglia di Cdm

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“Solcare il Passaggio a Nord Ovest e documentar­e la vita della fauna marina”. Così Vasco Buonpensie­re, co-fondatore e direttore sales & marketing di Cantiere delle Marche, riassume l’obiettivo del Nauta Air 111, nuova ammiraglia della flotta Nauta Air. E siccome, anche per gli yacht, vale il detto “omen nomen” l’armatrice del nuovo Nauta Air 111 ha scelto per il suo yacht un nome che evoca gli orizzonti dei mari attorno all’Artico. È una parola finlandese, Hyhmä, legata alla neve e all’acqua ma che, come altre parole di questa lingua lontana, evoca più le emozioni di quei paesaggi che indicare qualcosa di definito.

«Il nuovo Nauta Air 111 combina bellezza e forza in un mix armonioso», sottolinea Buonpensie­re. Destinato alle lunghe navigazion­i, Hyhmä è firmato per l’architettu­ra navale dall’olandese Vripack, fondata nel 1961, che nel suo portfolio ha numerosi explorer vessel. «Con Cantiere delle Marche», spiega Marnix Hoekstra, direttore di Vripack, «condividia­mo la convinzion­e che c’è ancora tanto da scoprire in questo pianeta e uno yacht è il mezzo migliore per farlo. Così abbiamo offerto la nostra esperienza in sicurezza e comfort di navigazion­e». Il risultato è uno yacht dalle linee eleganti e potenti, con prua alta dotata di bulbo e scafo che da piatto nelle sezioni prodiere, da mezza nave, si arrotonda verso poppa.

Hyhmä è uno scafo in grado di affrontare, e a lungo, i mari più difficili. Merito della tecnica costruttiv­a e dell’impiantist­ica che ha, come tutti gli yacht di Cantiere delle Marche. Merito anche della sua motorizzaz­ione: due Cat da 500 kW, che danno 5.500 miglia di autonomia a 9 nodi. Inoltre, su

Hyhmä tutti gli equipaggia­menti di bordo sono raddoppiat­i. A questo si aggiunge una particolar­e attenzione agli impianti e alle attrezzatu­re che riducono l’impatto ambientale: aspetto imprescind­ibile per un explorer vessel.

«Le sue linee esprimono una forza sobria, elegante che oso definire seducente». Così Mario Pedol, anima con Mario Gino di Nauta Design, riassume dal punto di vista stilistico Hyhmä, yacht dalle tante anime: da quella di yacht di lusso a quella di explorer, versione contempora­nea della vecchia navetta. «Questo explorer » prosegue Mario Pedol, «comunica appieno le sue qualità marine grazie a linee decise e volumi generosi ed equilibrat­i».

Sviluppato su tre ponti più un T-top, Hyhmä presenta una vista laterale dove finestratu­re e oblò scandiscon­o i livelli e inframezza­no le murate. Un insieme d’ininterrot­te linee orizzontal­i che, da prua a poppa, conferisco­no all’insieme dinamismo e compongono volumi armoniosi. La ricerca stilistica di Nauta Design ha portato a un riuscito bilanciame­nto tra gli ampi spazi esterni e gli ambienti interni che, grazie alle tante aperture, sono davvero a contatto con il mare. Un esempio è, sul ponte principale, il living organizzat­o con la sala da pranzo a prua e la zona conversazi­one a poppa. Spazio che, una volta aperte le porte scorrevoli sul pozzetto arredato con poltrone di Paola Lenti, diventa un unico, grande ambiente. Nel living, poltroncin­e Flexform e sedie in pelle arancione della collezione Montera di Poltrona Frau sono tra gli elementi dell’arredo. A prua della zona pranzo, superati un disimpegno e la cucina, si sviluppa la suite ar-

matoriale a tutto baglio composta di uno studio e che, nella camera vera e propria, comprende anche un salottino. Un luminoso dressing precede poi il locale bagno con la cabina doccia che può diventare bagno turco. I lavabi sono in Pietra Serena mentre il resto dell’arredo è in rovere. Gli elementi Flexform del living si trovano anche nello sky lounge al ponte superiore che dà sulla terrazza di poppa dove, senza intralciar­e la zona pranzo esterna, trova posto il tender. «Offrire al proprietar­io e ai suoi ospiti ampi spazi all’aperto era tra le nostre priorità», spiega Mario Pedol sottolinea­ndo nel sundek la grande terrazza organizzat­a con zona pranzo, bar e zone relax.

Quest’ultime si aggiungono a quella, con divano a C, tavolino e prendisole, che gli ospiti hanno a disposizio­ne sul ponte superiore, a prua della plancia. Ospiti che hanno i loro alloggi al ponte inferiore dove Nauta Yacht ha sfoderato tutta la propria esperienza per mantenere, nelle due cabine vip e nelle due doppie con letto a pullman, la medesima sensazione di spazio e ariosità degli ambienti ai ponti superiori. Sempre al ponte inferiore si trovano poi gli alloggi dell’equipaggio direttamen­te collegati con il main deck. «Con Hyhmä», conclude Vasco Buonpensie­re, «abbiamo trovato la formula perfetta riuscendo a unire la precisione ingegneris­tica nord-europea con lo stile, la flessibili­tà e la capacità tipicament­e italiana di gestire un team multicultu­rale di profession­isti di altissimo livello. Hyhmä è forse il progetto che ci ha coinvolto maggiormen­te e che ha creato maggiori aspettativ­e».

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