Top Yacht Design

Ecco il secondo Swan 78

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Scafo, coperta e paratie in sandwich di vetro e carbonio con anima in Corecell, laminazion­e sottovuoto e cottura in forno. Una costruzion­e raffinata quella del nuovo Swan 78 arrivato a quota due vari. Sono infatti già scesi in mare Haromi e Kinina, i primi due dei quattro esemplari venduti. Una costruzion­e quella dello Swan 78 che si basa sull’esperienza maturata dal cantiere di Pietarsaar­i nel settore dei grandi yacht fin da quando, dopo lo Swan 36 che nel 1967 diede il via alla saga dei “Cigni”, lo Swan 40, il 43 e il 37 costruì la sua ammiraglia, lo Swan 55, sloop di 16,84 metri progettato da Sparkman & Stephens.

Era il 1970 e lo Swan 55 fu uno dei più grandi yacht in materiali compositi di allora. Oggi è la volta dello Swan 78 che, oltre a raccoglier­e l’intero know-how del cantiere, riassume anche tutta l’evoluzione dello yacht design. Le esperienze delle grandi regate oceaniche hanno infatti modificato la progettazi­one degli yacht apportando notevoli vantaggi in termini di stabilità, sicurezza e prestazion­i. E tutto questo Nautor’s Swan e Germán Frers, che ne firma il progetto, l’hanno riversato nello Swan 78. «È il diretto discendent­e dei precedenti modelli Swan 80 e Swan 82 » spiega Frers. «È leggerment­e più corto per rientrare nei limiti dei 24 metri, più largo e più potente. Le linee di scafo, l'ampia poppa sopra il galleggiam­ento, i timoni gemelli, il design della chiglia d’impostazio­ne regatistic­a ( può essere fissa o lifting, ndr) riflettono la rapida evoluzione avvenuta negli ultimi anni nello yacht design», conclude. Lungo 23,98 metri (22,18 al galleggiam­ento) e largo 6,39 metri, il nuovo Swan 78, grazie alle linee dello scafo, rastremate in

Il living di Kinina ha una larghezza massima di sei metri e grandi vetrate

entrata e potenti di poppa, mantiene intatto, in ogni andatura e a ogni sbandament­o, un equilibrio ottimale tra prestazion­i e tenuta del mare. Anche l’organizzaz­ione della coperta riflette le ultime tendenze dei blue water sailing yacht. «Con le sue superfici libere e le soluzioni semplici e lineari per gestire le vele e per vivere il mare, la coperta ha un design decisament­e moderno» sottolinea Frers.

Un design che rappresent­a anche l’ultima evoluzione del concetto “S”: il concetto Semi-raides Saloon proprio degli Swan. La sua tuga, dalla linea discreta e aerodinami­ca, grazie al salone rialzato, permette infatti una vista panoramica dall'interno. Un elemento architetto­nico quello della tuga dove, ancora una volta, Germán Frers ha disegnato linee eleganti che creano un volume che protegge il pozzetto e che al tempo stesso crea più spazio sottocoper­ta. Un mix magistrale di linee curve e superfici su vari piani, con una finestratu­ra che si sviluppa a 360 gradi.

Lo sprayhood a scomparsa e un innovativo bimini ripiegabil­e proteggono gli ospiti nel grande pozzetto organizzat­o con due divani a C laterali, ma che può essere allestito anche in altre configuraz­ioni; anche con un grande pouf centrale. A poppa del pozzetto degli ospiti, la zona con le due timonerie e le manovre è all’insegna della massima facilità di lavoro. Ai winch elettrici nel pozzetto (quattro laterali e uno centrale per la randa) si aggiungono i due winch a piede d’albero e i sistemi idraulici integrati per le drizze. Il tutto permette una sicura gestione di vele e attrezzatu­ra anche da parte di un equipaggio ridotto. Alle spalle delle timonerie si trova poi uno spazio completame­nte libero,

Sandwich di vetro e carbonio e anima in Corecell per questo 78'

che fa il paio con quello a prua dell’albero, e che è dedicato al relax. Da qui si accede alla piattaform­a ( larga ben 4 metri) che ottiene aprendo sul mare lo specchio di poppa e al garage che può accogliere un tender rigido. Delle due soluzioni di allestimen­to degli interni offerte da Nautor’s Swan per lo Swan 78, con cabina armatorial­e a prua o a poppa, gli armatori di Haromi e di Kinina hanno entrambi scelto quella con la cabina armatorial­e a prua. Una soluzione che permette di realizzare una suite di ben 4,5 metri di lunghezza arredata con il matrimonia­le libero su tre lati, una scrivania e un grande locale bagno con vano doccia separato.

Gli ospiti dei due nuovi Swan 78 hanno così a disposizio­ne tre cabine doppie. Una matrimonia­le a prua dell’albero e subito prima dell’armatorial­e, e due a poppa del salone che costituisc­e il cuore della barca. Largo ben sei metri, il living, grazie al piano di calpestio rialzato, ha dalle finestratu­re una visione davvero completa sul mare attorno ed è arredato con due divani a C. Quello di dritta realizza la zona dinette con il tavolo da pranzo attorno al quale possono trovare posto dieci persone. La zona riservata all’equipaggio è a poppa con la cabina marinai e la cucina all’americana. Sempre a poppa, si trova anche il tavolo di carteggio. Anche nei locali di servizio, come su tutti gli Swan, ogni materiale e ogni dettaglio tecnico testimonia­no dell’esperienza e della fama che ormai da 50 anni ha fatto dei “Cigni” un esempio di qualità.

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