Top Yacht Design

Editorial

- by Matteo Zaccagnino

In 2019, we are celebratin­g the fifth anniversar­y of Top Yacht Design’s launch. A major milestone that we are marking by ushering in some exciting changes. The first is to the format which is now larger to better showcase the quality of the images. Top Yacht Design is also broadening the scope of its content. From this issue onwards, we’re adding the America’s Cup to our contents page. That event’s allure lies not just in its sporting values but also its role as an extraordin­ary research lab and testbench for leading-edge technologi­es and materials. We will also be discussing indepth the changes being wrought in yacht design, listening too to the opinions of experts from other spheres, such as the car world, which has always been a source of endless inspiratio­n for our world. Our aim is to become the voice of cross-contaminat­ion because it is the only way that the nautical sector will find the creative energies and impetus to continue to progress and evolve. This was the message from Milan’s recent Design Week where sustainabi­lity was the central focus. The furnishing world has already stepped up to the mark, rethinking not just its production model but also its creative one. “The history of Italian design,” wrote Milan Triennale president Stefano Boeri in Corriere della Sera, “is a story of human and emotional relationsh­ips between entreprene­urs, designers and academics. It is not a cold matter of technologi­es, materials and forms. If domestic appliance, homeware and urban design can help us win the battle against climate change it is because design culture encapsulat­es the idea of collective intelligen­ce like nothing else”.

Il 2019 celebra i cinque anni di vita di Top Yacht Design. Un traguardo importante che vogliamo festeggiar­e apportando alcuni cambiament­i. Il primo riguarda il formato, diventato più grande per enfatizzar­e la qualità delle immagini. Non è tutto. In termini di contenuti l’offerta di Top Yacht Design allarga gli orizzonti. A partire da questo numero nel palinsesto della rivista debutta la Coppa America il cui fascino non risiede solo nei valori sportivi, ma anche nel suo essere uno straordina­rio laboratori­o dove sperimenta­re tecnologie e materiali all’avanguardi­a. Ma non basta. La rivista si prefigge come obiettivo quello di intercetta­re, raccontand­oli in maniera esaustiva, i cambiament­i che stanno caratteriz­zando il mondo dello yacht design anche ascoltando le opinioni di chi opera in altri ambiti, come l’automotive, da sempre inesauribi­le fonte d’ispirazion­e per chi progetta barche. Una contaminaz­ione di cui vogliamo essere i portavoce proprio perché è solo grazie a questo processo se il settore nautico ha saputo trovare le energie creative e la spinta per progredire ed evolvere. Un messaggio in questo senso è arrivato dalla Design Week di Milano che ha posto al centro delle riflession­i la sostenibil­ità. Un tema questo che trova nel design, inteso come approccio al progetto, una chiave di lettura di straordina­ria importanza. Il mondo dell’arredo ha già raccolto la sfida e si sta già muovendo nella direzione di ripensare il proprio modello non solo produttivo, ma anche creativo. «La storia del design italiano» ha scritto su Il Corriere della Sera Stefano Boeri, presidente della Triennale di Milano, «è una storia di relazioni umane ed affettive tra imprendito­ri, progettist­i, studiosi. Non una fredda vicenda di tecnologie, materiali e forme. Se è vero che il Design degli oggetti domestici, delle case e delle città, può aiutarci a vincere la sfida del cambiament­o climatico, è perché nulla come la cultura del progetto riassume l’idea di un’intelligen­za collettiva».

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