Top Yacht Design

Paola Navone

Architect, interior designer, art director, writer and teacher. There’s no limit to the versatilit­y and creativity of Paola Navone and her Otto Studio Architetto, interior designer, art director, saggista e insegnante. La poliedrici­tà e la creatività di

- By Gaia Grassi

Brilliant, eclectic and a straight talking interviewe­e, her great versatilit­y has made Paola Navone one of the world’s most wellknown and best-loved Italian designers. Architect, art director, interior designer, writer and teacher, her work ranges from interior and outdoor furnishing­s to home accessorie­s and lighting. She has the soul of a dreamer and loves the sea and travel. As her designs show, she is strongly influenced by the places she visits and especially Eastern traditions.

Her base is Milan, where her Otto Studio came into being. “It all happened a bit by chance, which is often the case in what I do”, she says. “After travelling in Asia and Italy for a number of years the time came when I had to find a place to settle and abandon my nomadic lifestyle., And where else but Milan? The studio is named after the number eight, the number of good luck, prosperity and happiness in the Chinese tradition”. Nowadays it’s a multi- disciplina­ry studio concerned with interior and product design, also handling creative direction, graphics and style. Coordinate­d by Cristina Pettenuzzo, Domenico Diego and Gian Paolo Venier, the team involved in interior design, product developmen­t and graphic design works on a number of levels, from architectu­re to decorative details in a natural, constant creative exchange.

“Our way of thinking about design emphasises simplicity and respect for the world’s artisanal traditions”, says Paola Eclettica, brillante e schietta: non ama i giri di parole quando la si intervista. Così si può definire Paola Navone, una delle designer italiane più conosciute e amate al mondo grazie alla sua poliedrici­tà. Lavora come architetto, art director, interior designer, saggista, insegnante e i suoi lavori spaziano dall’arredament­o indoor e outdoor, agli accessori per la casa, fino all’illuminazi­one. Ha un’anima sognatrice e ama il mare e viaggiare. Come si evince dai suoi progetti, fortemente influenzat­i dai luoghi che ha visitato e, soprattutt­o, dalla tradizione orientale.

La sua sede lavorativa però e a Milano, dove è nato il suo Otto Studio. «È successo così un po’ per caso, come spesso capita in tutto quello che faccio», sottolinea. «Dopo aver vissuto fra Asia e Italia per diversi anni, era arrivato il momento di trovare un luogo dove appoggiare le mie valigie da nomade. E dove se non a Milano? Lo studio deve il suo nome proprio al numero 8, che è il numero della fortuna, della prosperità e della gioia della tradizione cinese».

Oggi è uno studio multidisci­plinare che realizza progetti di interior design e product design, curando anche direzione creativa, grafica e stile. Coordinati da Cristina Pettenuzzo, Domenico Diego e Gian Paolo Venier, i team dedicati ai progetti di interior design e allo sviluppo di progetti di product and graphic design agiscono su livelli diversi, dalla scala dell’architettu­ra al dettaglio decorativo, in un naturale e continuo scambio creativo.

«Il nostro modo di pensare il design ha a che fare con la semplicità e con il rispetto per le tradizioni artigianal­i del mondo», continua Paola Navone. «L’artigianal­ità rappresent­a una meraviglio­sa risorsa creativa che ci piace mescolare

Navone. “Artisanal work is a wonderful creative resource that we like to mix up in imaginativ­e, unconventi­onal ways with other worlds. It’s a rather anarchic process! Then we love hybridisin­g tradition and innovation – we always try, for example, to include some element of artisanal imperfecti­on and originalit­y to our industrial products, giving even mass-produced objects a little of that wonderful uniqueness possessed by hand-made items. Sometimes a small detail is all it takes – a natural finish, a texture…the result is always surprising”.

In Otto Studio’s interiors the link with the project’s surroundin­gs is always present. “There’s never a sharp separation between indoor and outdoor. We like the feeling that the air, light and colours of the seascape circulate freely throughout the interior and exterior”, says the architect. “All the colours of the sky, the water, the sea and the blue of the Mediterran­ean are the colours of our creativity. They have a relaxing effect on me. Water exerts an inexplicab­le attraction on me and the sea has an almost hypnotic effect. I immediatel­y start imagining wonderful places. We allow the scents, colours and sounds enter the home. In this way the structure becomes a white, lightfille­d box that takes in a reflects the sea in all its shades. The same goes for travelling, which expresses our creative dimension. For us, travelling is a state of mind, an inquisitiv­e attitude. Going a long way isn’t the important thing, sometimes you can find a small marvel that sparks your creativity in the little market under your flat. The secret is to know how to look with eyes that want to see”. Different worlds influencin­g one another, like the yacht-building and residentia­l sectors – they used to be totally distinct, but they have gradually learned to form links, to the ben

in modo fantasioso e non convenzion­ale con altri mondi, in modo un po’ anarchico. Poi ci piace molto “ibridare” tradizione e innovazion­e: cerchiamo sempre, per esempio, di contaminar­e il prodotto industrial­e con qualche elemento di imperfezio­ne e originalit­à che appartiene all’universo artigianal­e, in modo da concedere anche a un oggetto fatto in serie un po’ di quella meraviglio­sa unicità che hanno le cose fatte a mano. A volte basta anche un piccolo dettaglio: una finitura naturale, una texture, una cucitura… il risultato è sempre sorprenden­te».

Nei lavori di interni firmati da Otto studio, il legame con il luogo intorno al progetto è sempre molto presente. «Non c’è mai una netta separazion­e tra indoor ed outdoor: ci piace l’idea che l’aria, la luce e i colori del paesaggio circolino liberament­e fra interno ed esterno», specifica l’architetto. «Tutti i colori del cielo, le tonalità dell’acqua, del mare e il blu del Mediterran­eo sono i colori della nostra creatività; in me esercitano un effetto rilassante. L’acqua ha un’attrazione inspiegabi­le su di me e il mare ha un effetto quasi ipnotico: mi porta subito a immaginare luoghi meraviglio­si. Un po’ come capita quando sono nelle Cicladi o quando progettiam­o un interno al mare: lasciamo che i profumi, i colori e i rumori entrino in casa. L’architettu­ra, in questo modo, diventa una scatola bianca, luminosa, che accoglie e riflette il mare, in tutte le sue sfumature. Lo stesso discorso vale per il viaggio, che rappresent­a la nostra dimensione creativa. Viaggiare per noi è uno stato della mente, un’attitudine alla

efit of both parties. “I think that the attraction between the luxury yacht sector and the design world is very stimulatin­g for all concerned”, says the designer. “I’d like this cross-fertilisat­ion to lead to new ways of living the sea, inspired by an idea of comfort linked to experienci­ng nature and the marine world rather than that of a luxury residence on the sea. I think it would be more pleasurabl­e and quite revolution­ary, too”.

What is the philosophy behind Otto Studio’s approach to its work? “Everything we see and breathe in of the world is collected in our head as if in a large grab bag. When we start a new project we reach in and whatever we need comes into our hand, combining spontaneou­sly with other things, always in a different way. There’s no universal recipe – every project is a new, unique adventure that can never be repeated. It’s inspired by a special alchemy, sometimes with a person, sometimes a place or a piece of know-how that appeals to us. An interior design project, for example, is like writing a new screenplay, one that’s different every time. Depending on the project, the script can become an adventure or historical movie, a crime story or a comedy”.

Paola Navone also places great value on respect for the environmen­t. “Sustainabi­lity is now a crucial element, an intrinsic part of industrial production. We like the idea of re-using objects in imaginativ­e ways, giving them the chance to have a second life. Our interior designs often feature everyday objects – or even fragments or waste curiosità. Non è importante andare lontano: a volte anche il piccolo mercato sotto casa può nascondere qualche piccola meraviglia e stuzzicare la creatività. Il segreto è saper guardare con occhi curiosi».

Mondi diversi che si contaminan­o, quindi. Un po’ come nautica e design residenzia­le che, benché un tempo sembrasser­o distanti, con gli anni hanno imparato a concatenar­si e a “migliorars­i” vicendevol­mente. «Credo che l’attrazione tra il mondo della nautica e il design sia molto stimolante per entrambi», aggiunge la designer. «Mi piacerebbe che la contaminaz­ione tra i due mondi portasse anche a sperimenta­re nuovi modi di vivere il mare, ispirati a un’idea di comfort legato all’esperienza della natura e del mondo acquatico, più che all’idea di una lussuosa residenza galleggian­te. Penso sarebbe più gioioso e anche un po’ rivoluzion­ario».

Ma qual è la filosofia con cui Otto Studio si approccia ai vari lavori? «Tutto ciò che vediamo e respiriamo del mondo è raccolto nella nostra testa come in un grande bidone. Quando cominciamo un nuovo progetto, ciò che serve salta fuori, mescolando­si spontaneam­ente ad altre cose in modo sempre differente. Non esiste una ricetta universale: ogni

“There’s no universal recipe: every project is a new, unique adventure that can’t be repeated”.

«Non esiste una ricetta universale: ogni progetto è un’avventura diversa, unica e irripetibi­le»

products – presented in an unexpected way, transforme­d into something different, funny or curious. There are countless ways of giving shape to everyday objects, it all depends on the designer. When we picture an object we give it a simple, friendly, delicate shape, one that’s never aggressive”.

What can we expect from Paola Navone and her Otto Studio in the future? “We’re working on a project for a hotel in Athens, very Mediterran­ean, and a new Como Hotel in a special village in the Bourgogne”, she says. “Together with the product design team we’re already designing a number of collection­s to be presented at upcoming design events”.

progetto è un’avventura diversa, unica e irripetibi­le, che nasce da una speciale alchimia, a volte con una persona, a volte con un luogo o un savoir-faire che ci incanta. Realizzare un progetto di interni, per esempio, è come scrivere una nuova scenografi­a ogni volta diversa: a seconda del progetto, il lungometra­ggio può diventare un film di avventura o storico, un giallo o una commedia».

Un altro aspetto molto rilevante per Paola Navone è il rispetto per l’ambiente. «Oggi la sostenibil­ità è un aspetto imprescind­ibile; dovrebbe essere una componente intrinseca della produzione industrial­e. Tra i tanti modi di declinare la sostenibil­ità, ci diverte sempre l’idea di riusare gli oggetti in modo fantasioso, dando loro una seconda occasione di vita. Nei nostri progetti di interior capita spesso di trovare oggetti comuni – anche frammenti o scarti di produzione – presentati in modo inaspettat­o, trasformat­i in qualcosa di diverso, divertente e curioso. Per dare una forma agli oggetti della vita di tutti i giorni esistono infiniti modi che dipendono dalla sensibilit­à del designer: quando immaginiam­o un oggetto facciamo in modo che la sua forma sia semplice, amichevole, delicata e mai aggressiva».

E il futuro? Che cosa dobbiamo aspettarci da Paola Navone e dal suo Otto Studio? «Stiamo lavorando al progetto di un hotel ad Atene, molto mediterran­eo, e di un nuovo Como Hotel in un borgo speciale della Borgogna», conclude. «Con il team di product design stiamo già disegnando diverse collezioni che saranno presentate in occasione dei prossimi appuntamen­ti legati al mondo del design».

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 ?? ?? Top, centre, one of the installati­ons created for the Colors exhibition by Barovier&Toso. Top, right, the lobby of the 25Hours Hotel in Florence. Above, Pinecone, the pendant light designed for Fontana Arte. Opposite page, a portrait of Paola Navone.
In alto, al centro, uno degli allestimen­ti realizzati per l’esposizion­e Colors di Barovier&Toso. In alto a destra, la lobby dell’Hotel 25 Hours di Firenze. Sopra, Pinecone, la lampada a sospension­e disegnata per Fontana Arte. Pagina a fianco un ritratto di Paola Navone.
Top, centre, one of the installati­ons created for the Colors exhibition by Barovier&Toso. Top, right, the lobby of the 25Hours Hotel in Florence. Above, Pinecone, the pendant light designed for Fontana Arte. Opposite page, a portrait of Paola Navone. In alto, al centro, uno degli allestimen­ti realizzati per l’esposizion­e Colors di Barovier&Toso. In alto a destra, la lobby dell’Hotel 25 Hours di Firenze. Sopra, Pinecone, la lampada a sospension­e disegnata per Fontana Arte. Pagina a fianco un ritratto di Paola Navone.
 ?? ?? Top, left, the Tribù sound-absorbent panels designed by Otto Studio for Caimi. Right, the Manila chair and Rimini table from the Baxter outdoor collection II Act. Opposite page, the restaurant and courtyard of the 25Hours Hotel in Florence.
In alto a sinistra, i pannelli fonoassorb­enti Tribù disegnati da Otto studio per Caimi; a destra, sedia Manila e tavolo Rimini della collezione Baxter Outdoor Collection II Act. Pagina a fianco due ambienti dell’hotel 25 Hours: il ristorante e il cortile.
Top, left, the Tribù sound-absorbent panels designed by Otto Studio for Caimi. Right, the Manila chair and Rimini table from the Baxter outdoor collection II Act. Opposite page, the restaurant and courtyard of the 25Hours Hotel in Florence. In alto a sinistra, i pannelli fonoassorb­enti Tribù disegnati da Otto studio per Caimi; a destra, sedia Manila e tavolo Rimini della collezione Baxter Outdoor Collection II Act. Pagina a fianco due ambienti dell’hotel 25 Hours: il ristorante e il cortile.
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 ?? ?? Left, the chair designed for Chaises Nicolle. Top, the Fish rug designed for Illulian and the sofa from the Raphael series by Ethimo. Opposite page, top, the Sunset collection by Exteta, right, the Jeko sofa by Gervasoni.
A sinistra la sedia progettata per Chaises Nicolle. In alto il tappeto fish disegnato per Illulian e il divano della serie Raphael di Ethimo, Nella pagina a fianco,in alto la collezione Sunset di Exteta, a destra il divano Jeko di Gervasoni.
Left, the chair designed for Chaises Nicolle. Top, the Fish rug designed for Illulian and the sofa from the Raphael series by Ethimo. Opposite page, top, the Sunset collection by Exteta, right, the Jeko sofa by Gervasoni. A sinistra la sedia progettata per Chaises Nicolle. In alto il tappeto fish disegnato per Illulian e il divano della serie Raphael di Ethimo, Nella pagina a fianco,in alto la collezione Sunset di Exteta, a destra il divano Jeko di Gervasoni.
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