SHARING FUTURE
Digitalizzazione, flotte elettriche e città sempre più a misura di futuro: la tecnologia è il motore propulsore di un nuovo modo di intendere la mobilità: ecologica, efficiente e condivisa (ovviamente)
Secondo una stima nel 2050 due terzi della popolazione mondiale abiterà in città producendo il 70% delle emissioni inquinanti e dei gas effetto serra. Ridurre l’impatto ambientale diventa una priorità di tutti, anche a partire dalle modalità che scegliamo per spostarci sia nel tempo libero sia in ambito lavorativo, optando per esempio per la mobilità condivisa, e cioè prendendo a noleggio un mezzo soltanto quando ci serve effettivamente, magari pensando di integrarlo con il trasporto su mezzi pubblici.
Ma per quanto l’approccio ambientale può essere un punto da cui partire per comprendere meglio quali siano i vantaggi della sharing mobility, non basterebbe a convincere se non aggiungessimo, per esempio, la comodità di disporre di un veicolo sempre efficiente, che si paga soltanto per l’effettivo utilizzo e per il quale non ci si deve preoccupare di nulla.
Sono le premesse che hanno già affascinato, in tema di mobilità, anche il mondo corporate, che in una certa misura più di chiunque altro potrà beneficiare di quelli che saranno gli sviluppi futuri di questa modalità di spostamento.
Al centro, la digitalizzazione dei processi, che renderà sempre più efficienti i servizi pensati per il traveller, ma anche per le aziende, come ci ha spiegato Giovanni Maistrello, b2b key account manager South Europe di Car2go: “La digitalizzazione del processo di noleggio permette alle aziende di ottimizzare l’esperienza del traveller, ma è anche un fattore importante di risparmio per le aziende, sia temporale – dati e fatture sono facili da tenere sotto controllo – sia in termini di parametri di budget, stimabili in maniera semplice grazie a calcoli basati esclusivamente su tariffe fisse per chilometro”