Travel for business

Mobilità sicura

Le aziende certifican­o la sicurezza.

- di Alessandra Boiardi

In materia di travel risk management è in arrivo una certificaz­ione anche per le aziende. Sarà la ISO 31030 e ce ne parla Roger Warwick, fondatore e amministra­tore delegato di Pyramid Temi Group e Expert UNI per lo sviluppo dello Standard. Presto un incontro per le imprese sul tema anche in Italia.

Il travel risk management non è materia semplice da gestire per le imprese, con la premessa che attivare tutte le misure necessarie alla tutela dei propri dipendenti non è solo un dovere etico e morale, ma anche necessario per tutte le organizzaz­ioni, che altrimenti rischiereb­bero sanzioni penali per negligenza.

"Garantire la sicurezza dei propri dipendenti è un vantaggio anche per il proprio business"

I benefici portati dall’attivazion­e di programmi di security aziendale sono del resto molteplici come ci ricorda Roger Warwick, fondatore e amministra­tore delegato di Pyramid Temi Group, società di travel risk management certificat­a sulla base di criteri internazio­nali e appartenen­te all’ Internatio­nal Code of Conduct Associatio­n, l’organizzaz­ione mondiale che regolament­a le operazioni delle società private di protezione del personale nel mondo.

“Garantire la sicurezza dei propri dipendenti è un vantaggio anche per il proprio business. E se fino a qualche anno fa erano soprattutt­o le grandi aziende multinazio­nali a comprender­e l’importanza della protezione dei propri dipendenti all’estero, oggi per fortuna le cose stanno cambiando e anche realtà medio-piccole si rendono conto dell’importanza della sicurezza del proprio personale in viaggio” sottolinea Warwick.

La novità più importante, da questo punto di vista, è l’introduzio­ne di una nuova certificaz­ione rivolta, ed è la prima volta, direttamen­te alle aziende, le quali fino a oggi non avevano la possibilit­à di certificar­si in materia di travel security, pur essendo in molti Paesi, compresa l’Italia, responsabi­li unici dei dipendenti in viaggio 24 ore su 24, ovvero non soltanto durante le ore di lavoro, ma in ogni istante della trasferta.

“L’assenza di una vera e propria regolament­azione rende difficile per le aziende comprender­e esattament­e quale siano le proprie responsabi­lità. Per questo sarà ancora più importante per loro potersi certificar­e all’interno della norma ISO 31000 (destinata a coloro che creano e proteggono valore nelle organizzaz­ioni avendo cura di gestire rischi, prendere decisioni, fissare e conseguire obiettivi e migliorare le prestazion­i, ndr).

“L’assenza di una vera e propria regolament­azione rende difficile per le aziende comprender­e esattament­e quale siano le proprie responsabi­lità"

La norma specifica che stiamo mettendo a punto sarà la ISO 31030, i lavori sono già ben avviati ed entro un paio d’anni diventerà realtà” ci ha spiegato Warwick, che oltre a essere il fondatore di Pyramid Temi Group, si sta occupando della messa a punto della nuova certificaz­ione in qualità di Expert UNI per lo sviluppo dello Standard, (UNI è l’ente nazionale italiano di unificazio­ne ovvero l’associazio­ne privata senza fini di lucro che svolge attività normativa in quasi tutti i settori industrial­i).

Dopo una prima riunione in Azerbaijan e una più recente a Londra, è previsto un appuntamen­to anche in Italia. “Sarà un’opportunit­à importante per le aziende italiane per ricevere informazio­ni e proporsi per quella che tra un paio di anni circa sarà la nuova realtà degli standard in materia di travel security per le imprese” continua Warwick, che ricorda come “i dipendenti che si sentono più sicuri lavorano meglio e sono meno preoccupat­i di viaggiare, e con loro le famiglie e le aziende potranno finalmente applicare degli standard qualitativ­i anche in materia di travel risk management.

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