Mobilità sicura
Le aziende certificano la sicurezza.
In materia di travel risk management è in arrivo una certificazione anche per le aziende. Sarà la ISO 31030 e ce ne parla Roger Warwick, fondatore e amministratore delegato di Pyramid Temi Group e Expert UNI per lo sviluppo dello Standard. Presto un incontro per le imprese sul tema anche in Italia.
Il travel risk management non è materia semplice da gestire per le imprese, con la premessa che attivare tutte le misure necessarie alla tutela dei propri dipendenti non è solo un dovere etico e morale, ma anche necessario per tutte le organizzazioni, che altrimenti rischierebbero sanzioni penali per negligenza.
"Garantire la sicurezza dei propri dipendenti è un vantaggio anche per il proprio business"
I benefici portati dall’attivazione di programmi di security aziendale sono del resto molteplici come ci ricorda Roger Warwick, fondatore e amministratore delegato di Pyramid Temi Group, società di travel risk management certificata sulla base di criteri internazionali e appartenente all’ International Code of Conduct Association, l’organizzazione mondiale che regolamenta le operazioni delle società private di protezione del personale nel mondo.
“Garantire la sicurezza dei propri dipendenti è un vantaggio anche per il proprio business. E se fino a qualche anno fa erano soprattutto le grandi aziende multinazionali a comprendere l’importanza della protezione dei propri dipendenti all’estero, oggi per fortuna le cose stanno cambiando e anche realtà medio-piccole si rendono conto dell’importanza della sicurezza del proprio personale in viaggio” sottolinea Warwick.
La novità più importante, da questo punto di vista, è l’introduzione di una nuova certificazione rivolta, ed è la prima volta, direttamente alle aziende, le quali fino a oggi non avevano la possibilità di certificarsi in materia di travel security, pur essendo in molti Paesi, compresa l’Italia, responsabili unici dei dipendenti in viaggio 24 ore su 24, ovvero non soltanto durante le ore di lavoro, ma in ogni istante della trasferta.
“L’assenza di una vera e propria regolamentazione rende difficile per le aziende comprendere esattamente quale siano le proprie responsabilità. Per questo sarà ancora più importante per loro potersi certificare all’interno della norma ISO 31000 (destinata a coloro che creano e proteggono valore nelle organizzazioni avendo cura di gestire rischi, prendere decisioni, fissare e conseguire obiettivi e migliorare le prestazioni, ndr).
“L’assenza di una vera e propria regolamentazione rende difficile per le aziende comprendere esattamente quale siano le proprie responsabilità"
La norma specifica che stiamo mettendo a punto sarà la ISO 31030, i lavori sono già ben avviati ed entro un paio d’anni diventerà realtà” ci ha spiegato Warwick, che oltre a essere il fondatore di Pyramid Temi Group, si sta occupando della messa a punto della nuova certificazione in qualità di Expert UNI per lo sviluppo dello Standard, (UNI è l’ente nazionale italiano di unificazione ovvero l’associazione privata senza fini di lucro che svolge attività normativa in quasi tutti i settori industriali).
Dopo una prima riunione in Azerbaijan e una più recente a Londra, è previsto un appuntamento anche in Italia. “Sarà un’opportunità importante per le aziende italiane per ricevere informazioni e proporsi per quella che tra un paio di anni circa sarà la nuova realtà degli standard in materia di travel security per le imprese” continua Warwick, che ricorda come “i dipendenti che si sentono più sicuri lavorano meglio e sono meno preoccupati di viaggiare, e con loro le famiglie e le aziende potranno finalmente applicare degli standard qualitativi anche in materia di travel risk management.