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TRAVEL RISK

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I riscatti vengono pagati?

Diciamo che è molto raro che ciò non accada. Per quanto concerne i sequestri politici c’è sicurament­e una sorta di coerenza da parte di alcuni Paesi. Per esempio, il governo britannico off re di norma sostegno, ma tale assistenza non è disponibil­e nel caso in un cui il sequestrat­o sia in mano a un gruppo terroristi­co.

Infatti, in questi casi il pagamento di un riscatto diventa molto più complicato anche se, per assurdo, le organizzaz­ioni in questione sono molto più esperte nel gestire le negoziazio­ni. In un caso recente un’organizzaz­ione religiosa italiana ha dovuto interloqui­re con un negoziator­e profession­ista con sede in Pakistan, il quale agiva come consulente per conto di un gruppo armato afgano.

Si possono stipulare assicurazi­oni per questi casi?

Da molti anni esistono prodotti assicurati­vi speci catamente mirati a coprire il costo di un sequestro. Questi però in Italia non sono legali, il quadro legislativ­o vigente vieta la stipula di un contratto assicurati­vo simile ed esiste anche il divieto di intervenir­e per la famiglia o l’azienda. Lo Stato è l’unica contropart­e nella negoziazio­ne di un rilascio, fatto salvo alcune eccezioni in cui terzi possono essere coinvolti, ma ciò

viene stabilito dal titolare del fascicolo, come è accaduto in passato con Emergency, Croce Rossa Italiana e aziende private del settore energia. Inoltre, anche laddove è contemplat­a, la polizza rimborsa il riscatto, non lo paga, quindi la famiglia o l’azienda devono prima trovare il denaro necessario (ipoteca, mutuo, prestito da parte dei famigliari, prestito da parte dei soci, ).

Cosa possono fare le aziende italiane?

In realtà l’Italia resta molto indietro rispetto ad altre Nazioni europee, sono poche le aziende italiane che hanno investito nel rapporto con società specializz­ate in Travel Security e Corporate Intelligen­ce, anche perché non se ne trovano molte con una specializz­azione ad hoc in grado di dare l’apporto necessario in questi f rangenti. L’esperienza estera insegna che per un’azienda non è importante soltanto la consapevol­ezza del rischio, ma anche una predisposi­zione ad affrontare la questione attraverso l’assistenza di specialist­i.

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