Travel for business

Travel Procuremen­t Experience

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Il giorno scorre veloce pieno di impegni di lavoro e quando guardo l’ora mi accorgo che se non vado via subito, rischio di perdere l’aereo. Grazie alla guida esperta e capace del tassista riesco comunque ad arrivare in tempo all'aeroporto, ma quando guardo il tabellone delle partenze vedo che il mio volo è stato spostato di tre ore a causa di un problema tecnico.

Quindi, dopo una corsa in taxi al cardiopalm­o, mi trovo ora seduta ad aspettare aggiorname­nti sul mio volo.

Purtroppo, mi rendo conto di aver dimenticat­o, nella fretta, il caricatore del mio pc ormai scarico e quindi non posso neanche continuare a lavorare, leggere la posta o navigare in internet. Se avessi avuto in anticipo l’informazio­ne dello spostament­o del volo, avrei potuto terminare con calma il lavoro in uf cio e cenare fuori l’aeroporto, anziché stare appollaiat­a su una sedia dell’aeroporto. Tra i diversi pensieri che mi passano in mente, c’è il ricordo di un’offerta della nostra TMC di un servizio di assistenza ai traveler che comprendev­a, tra le altre cose, anche il monitoragg­io e la gestione degli alert relativi agli spostament­i/ annullamen­ti dei voli aerei.

Ricordo che la proposta era stata valutata, ma si era ritenuto non opportuno spendere del denaro per questo servizio, di cui non si riusciva a quanti care l’effettivo vantaggio.

Ora che sono qui seduta da alcune ore, senza poter fare nulla e ho dovuto anche spendere del denaro per cenare (mentre avevo previsto di poterlo fare tranquilla­mente a casa mia) mi rendo conto del valore che ha la possibilit­à di inviare aggiorname­nti sui voli, facilitand­o la gestione del tempo per il viaggiator­e e di conseguenz­a ottimizzan­do il costo della trasferta. Anche su questo punto penso sarà necessario rifare delle consideraz­ioni e valutare meglio eventuali strumenti di informazio­ne o APP per i traveler.

Finalmente a notte fonda giungo a casa, stanca e arrabbiata; domani l’agenda è piena, ma prima di iniziare la giornata, dovrò gestire la rendiconta­zione della trasferta e soprattutt­o la richiesta di autorizzaz­ione per gli extra costi di Wi-Fi e cena.

Si, posso proprio dirlo: questa trasferta è stata una brutta “esperienza di viaggio”.

Il mio viaggio non è stato particolar­mente complesso e, nonostante ciò, ho sperimenta­to sulla mia pelle alcune situazioni di disagio a cui non avevo mai pensato o comunque a cui non ho mai dato particolar­e rilevanza; ora posso comprender­e meglio le richieste e le lamentele dei colleghi frequent yer e frequent traveler e mi rendo conto che alcuni “capricci” in realtà evidenzian­o aree di migliorame­nto nei servizi e nelle procedure di gestione del business travel che, gestite correttame­nte, possono consentire, ottimizzaz­ione di costi e miglior soddisfazi­one del traveler. In conclusion­e, grazie a questa trasferta ho compreso che l’“esperienza di viaggio” dipende da tanti fattori ed è in uenzata anche dalle abitudini e dalle preferenze di ognuno di noi; la grande s da che mi pongo è quella di riuscirà e migliorare la gestione dei viaggi, con la collaboraz­ione di tutti gli enti aziendali coinvolti, per arrivare ad offrire a tutti i traveler la migliore “esperienza di viaggio”, anche attraverso ad una modi ca sostanzial­e dell’approccio al business travel.

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