Se l'experience è in hotel
Cosa chiedono i viaggiatori business agli hotel per i loro soggiorni? Esperienze digitali, ma anche socializzazione e buon cibo. Ecco come cambia la travel experience negli alberghi
Per pochi o molti giorni che sia, altro che questa casa non è un albergo, l’hotel diventa al contrario il luogo dove il viaggiatore non solo dorme, ma cerca relax, socializzazione e qualche buon piatto, un luogo tutto sommato centrale rispetto alla sua esperienza di viaggio. Ecco perché, quando è il momento della scelta, non si accontenta del primo albergo che capita, ma ricerca una struttura che oltre a essere logisticamente comoda, gli dia modo di soddisfare i propri gusti e le proprie abitudini, oltre alla possibilità di svolgere in maniera ef ciente il proprio lavoro anche in albergo. “Il viaggiatore d’affari arriva oggi in hotel già molto bene documentato su servizi e caratteristiche della struttura” ci spiega Sara Digesi, chief marketing of cer Best Western Italia, con cui abbiamo cercato di capire come cambia la travel experience in albergo.
“Prima della partenza, consulta il web per ottenere tutte le indicazioni di cui ha bisogno sulla raggiungibilità dell’hotel ma anche su tutte le altre informazioni che ritiene gli possano essere utili durante il suo soggiorno.
Apprezza inoltre la dimensione aggregativa degli alberghi, utilizzando per momenti di socializzazione gli spazi comuni e soprattutto le hall, che diventano di conseguenza sempre più funzionali, f ruibili e accoglienti, oppure quelli dedicati al tness.
E pone più attenzione alla sicurezza, un tema al quale è sensibile il viaggiatore così come l’azienda”.
E se connessione wi- e servizi alberghieri ef cienti sono tra gli elementi che il business traveller dà praticamente per scontati, oggi più che mai l’esperienza di viaggio deve essere prima di tutto digitale.
"Il viaggiatore d’affari desidera essere felice durante la sua trasferta di lavoro, e per farlo, sa cosa vuole anche – e soprattutto – quando si tratta del suo soggiorno"
"I viaggiatori ci chiedono una digital experience che sia la più efficiente possibile e soprattutto mobile"
“I viaggiatori ci chiedono una digital experience che sia la più ef ciente possibile e soprattutto mobile, che inizi prima dell’effettiva partenza e continui durante il soggiorno, mettendo a disposizione servizi online come il digital check-in” continua Sara Digesi.
Ma l’experience che cerca il viaggiatore è anche legata al food: “i palati diventano sempre più raf nati e i traveller si aspettano piatti curati e materie prime di qualità da un pranzo o da una cena in hotel.
Abbiamo notato anche la tendenza verso una maggiore attenzione alla sostenibilità, sia per quanto riguarda gli sprechi alimentari sia per le scelte ecosostenibili degli hotel.
Dal nostro canto, cerchiamo di incentivare comportamenti rispettosi dell’ambiente: abbiamo per esempio lanciato un programma che premia con punti del nostro loyalty program Best Western Rewards i clienti che, attenti alla sostenibilità, scelgono di rinunciare al servizio di housekeeping”