Travel for business

Il volto umano dell’esperienza

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Il viaggiator­e è tutto sommato e prima di tutto una persona. E una persona sempre più consapevol­e dei suoi gusti e delle sue preferenze, che non è più disposto a dimenticar­e neanche quando si tratta di partire per lavoro.

Da questo punto di vista si complica il compito del travel manager, che può scegliere di prendere in consideraz­ione le nuove richieste da parte dei traveller–cogliendon­e anche le opportunit­à in termini di produttivi­tà e soddisfazi­one – oppure non farlo.

Rispondere alle nuove esigenze signi ca essere disposti a ripensare anche il concetto di sicurezza, per viaggiator­i che mostrano di essere più consapevol­i anche nella percezione del rischio e desiderosi di ricevere informazio­ni precise e puntuali, ma soprattutt­o aggiornate, sulla destinazio­ne della trasferta.

Secondo la ricerca di Acte il 54% dei travel manager dichiara di avere già previsto misure più severe in materia di sicurezza nella travel policy aziendale, che includono la possibilit­à di geolocaliz­zare chi si trova in trasferta.

ll traveller di oggi chiede più indipenden­za nell’organizzaz­ione del suo viaggio

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