Sostenibilità, una mentalità che si evolve
"Sempre più spesso si tende a parlare della sostenibilità non più come solo indice economico o preminentemente destinato a qualificare lo sviluppo o l’innovazione"
È pur vero che la strada per lo sviluppo sostenibile in chiave di SDGs è f rammentato: il Festival dello sviluppo sostenibile ha documentato che su 17 obiettivi (i Goal dell’Agenda 2030) in Italia mostrano segni di miglioramento solo 10 (povertà, salute, uguaglianza di genere, condizione economica e occupazionale, innovazione, disuguaglianze, condizioni delle città, modelli sostenibili di produzione e di consumo, qualità della governance, istituzioni sociali, cooperazione internazionale) e si peggiora invece in diversi settori (alimentazione, agricoltura, acqua, strutture igienico sanitarie, sistema energetico condizioni ed ecosistemi terrestri, lotta al cambiamento climatico, flora e fauna).
Quando si afferma che si “migliora” signif ica che i passi in positivo sono proprio di piccola entità e il livello di manchevolezza di tutto il sistema economico è notevole.
Ma l’analisi delle tendenze è importante non quanto una osservazione che sta all’apice di ogni evoluzione durevole nel tempo ed indice di vero cambiamento.
È proprio la stessa concezione culturale.
Perché il tema della sostenibilità alberga in ogni ambito, in ogni settore della società, in ogni atteggiamento della persona e di ogni età, in ogni processo produttivo, in qualunque fase di processo, in ogni decisione personale e sociale.
Si può tranquillamente affermare che non esiste - o quasi non esiste – ambito in cui l’agire della persona non debba fare i conti non solo con gli SDGs ma con un modo diverso di interpretare il proprio ruolo sociale.
Per troppo tempo la sostenibilità è stata conf inata nel mondo della ecologia, dell’ambientalismo, e politicamente nel mondo “Verde”. È una limitazione evidentissima. Parlare del pianeta non è solo intendersi sul clima o sul buco dell’ozono, sono le persone le vere protagoniste del cambiamento del pianeta. È l’agire della persona che rende buono o meno buono il cammino storico e traccia una linea di sviluppo che giunge alle nuove generazioni, in ogni forma, o impedisce che l’eredità futura sia una tragedia immane le cui vittime saranno impossibilitate ad un cambiamento a ritroso.
Un primo concetto base è definito dalla parola IMPATTO.
L’impatto è il risultato complessivo della azione. È una misura. È l’oggetto della verif ica.
Se la sostenibilità non è uno stato o una visione immutabile, ma piuttosto è un processo continuo che richiama la necessità di coniugare il capitale economico, il capitale umano sociale e il capitale naturale. E queste dimensioni sono interdipendenti. Occorre una strategia di percorso e la misurazione f inale di impatto. Esso non può che rifluire nelle tre dimensioni espresse.
La congruità di ciascun riscontro abiliterà il processo di sviluppo.
Non si tratta di una questione semplice, fatta di qualche albero in più da piantare,
o di un programma per la riduzione unicamente del CO2; qui si tratta di intervenire nelle diverse filiere di comportamento.
"Per troppo tempo la sostenibilità è stata confinata nel mondo della ecologia, dell’ambientalismo..."
Si pensi alla città, ma doverosamente anche alla famiglia, ai processi educativi, al territorio, all’uso delle risorse naturali come l’acqua, l’energia, i cibi, alla conservazione degli stessi, alla salute, al gravissimo problema dei rif iuti e alle piccole decisioni come il dove e il come fare vacanza, il vestire, fare la spesa al supermercato, i trasporti privati e pubblici, alle infrastrutture del vivere, ecc. Ciascuna di queste realtà genera un impatto utile o dannoso.
E non si tratta di divenire immediatamente moralisti dei comportamenti: trattandosi di una concezione culturale, la Sostenibilità diventa una parola comune, che porta con sé il signif icato e la necessità di indicazioni che si inseriscono nel linguaggio comune, al pari delle esigenze concrete del vivere quotidiano. Il mangiare e il bere ad esempio, ma con una qualità in più, un aggettivo che si aff ianca al sostantivo, per indicare un processo positivo ed un impatto di cui si conosce l’esito.
La qualità del vivere necessariamente deve cambiare.
La misurazione di impatto implica una armonia tra ambiente, comunità locale, culture popolari, impegni economici e tale misurazione si pretende sia durevole nel tempo.
Si danno consigli in ogni settore per migliorare la vita di ciascuno.
Quando intervengono “i consigli” signif ica che siamo ancora indietro nel processo culturale, siamo ancora alle buone regole del vivere, non siamo giunti alla consapevolezza.
Ce ne sono alcuni che fanno sorridere. Penso ai 10 consigli per il turismo sostenibile, ne cito solo due:
- Scegli ristoranti gestiti dalla gente del posto (come se quell’idea di rusticocontadino-locale fosse di per sé un valore senza la verifica). Ai ristoratori vanno fatte le stesse domande che ci faremmo noi davanti al cibo sulla sua integrità, sull’igiene all’origine e nella lavorazione, ecc.)
- Quando è possibile evita l’aereo, preferisci treni, auto elettrica e passaggi condivisi (le osservazioni le tralascio).
Una cosa è evidente le regole non hanno mai cambiato la struttura conoscitiva della persona.
Essa innova, modifica le proprie abitudini attraverso l’esperienza, l’aver visto una evidenza migliore.
La Sostenibilità vive perciò di testimonianza, di fatti che si possono raccontare.
E alla f ine una parola determina il successo della Sostenibilità: la convenienza.
La Convenienza in ogni ambito. Per ciascuno. Per l’evidente riscontro positivo che ne deriva.
È una parola che sta sempre alla base di ogni comportamento umano.
Ebbene Sostenibilità e Convenienza viaggiano insieme.
È la ragione per cui la Sostenibilità è una concezione culturale: le persone nel corso del tempo hanno attivato misure e comportamenti sulla base della convenienza: innovazione – quelle che oggi rifiutiamo, sono l’amianto, il carbone o il petrolio – ricerca e apprendimento – che diventano indispensabili per valutare in ogni periodo verifiche ed impatti – senso del tempo – che indica un atteggiamento realistico nella introduzione delle novità.
il tempo rende necessari cambiamenti e impone il non essere troppo attaccati alle conquiste raggiunte.
La Sostenibilità è una mentalità che si evolve e tende a migliorare ciò che si credeva immutabile.
"La Sostenibilità vive di fatti, che si possono raccontare..."