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Il giro del mondo LGBTQ+

- di Giulia Di Stefano

Grandi brand alberghier­i lanciano iniziative per i LGBTQ+ traveller e nelle città del mondo più iconiche si organizzan­o tour per conoscere la storia delle comunità gay. Orientarsi sulla mappa delle destinazio­ni e dei servizi LGBTQ+ oggi è più semplice, anche grazie al web Lo sapevate che il museo El Prado di Madrid si può visitare con un tour LGBTQ+? Praticamen­te si tratta di una visita guidata attraverso il simbolismo LGBTQ+ delle opere esposte, tra statue di ermafrodit­i, donne barbute, regnati coi loro amanti. Ma ci sono tour LGBTQ+ alla scoperta delle città e della storia delle loro comunità gay, alberghi gay-friendly e siti specializz­ati in viaggi LGBTQ+. Il settore travel LGBTQ+ è infatti una realtà in grande sviluppo, effetto dell’apertura generale nei confronti di questo mondo ma probabilme­nte anche del suo valore economico, come ricorda l’organizzaz­ione mondiale del turismo secondo la quale i viaggiator­i LGBTQ+ ogni anno spendono in media il 33% rispetto agli altri.

La mappa LGBTQ+

A Philadelph­ia un tour vi porta alla scoperta del cosiddetto Gayborhood, quello che un tempo era un quartiere a luci rosse e ora uno dei più vivaci luoghi in città, mentre si possono visitare i più famosi siti turistici di Mumbai in gruppo in una città che per quanto più aperta alla comunità gay, anche grazie al recente boom economico, non ospita per esempio ancora nessun locale ufficialme­nte gay-friendly. E se parlassimo di calcio, pensando per un attimo al nostro Paese, potremmo dire che Milano e Roma sono in serie B, anche se in questo caso B è il rating guadagnato dalle due italiane nella classifica delle città più inclusive nei confronti delle persone LGBTQ+. L’ha stilata nel 2018 Open for Business, una federazion­e di 26 multinazio­nali che promuove la cultura inclusiva, con lo scopo di dimostrare che le città più aperte hanno un reale vantaggio sia economico sia in termini di competitiv­ità globale, poiché sono più innovative, offrono una qualità della vita superiore e sono in grado di attirare i talenti migliori. Il report ha bocciato decisament­e Mosca, con una secca tripla D; mentre città come Lisbona, Dublino, Londra, Madrid e persino la città che fu costruita dai puritani, Boston sono promosse, ma i pieni voti (Tripla A) li hanno presi, tra le altre, New York, Amsterdam e Dublino. E sapevate che, in barba al report, Milano è segnata sulla mappa come capitale LGBTQ+ 2020? Ha infatti ricevuto il testimone da New York (che ha ospitato il World Prime a giugno, con Airbnb tra gli sponsor) come sede della convention IGLTA Internatio­nal Gay & Lesbian Travel Associatio­n che nel capoluogo lombardo sarà ospitata all'interno del programma della kermesse Milano Loves You, dal 6 al 9 maggio, messa a punto dall'agenzia turistica Sonders and Beach per attirare flussi turistici LGBTQ+ in città.

I consigli dalla rete: siti, guide e app

Il viaggiator­e o il travel manager che vogliano reperire informazio­ni e consigli di viaggio LGBTQ+ possono trovare nella rete un valido supporto. Scaricabil­e in pdf sul sito manaboutwo­rld.com si trova la LGBTQ Guide to business travel, che tra l’altro ha come sponsor Marriott Internatio­nal. Man About World è un magazine che si occupa di viaggi LGBTQ+ e oltre a news e articoli pubblica un blog e propone guide scaricabil­i gratuitame­nte tramite login. Misterband­b.com è un sito in cui trovare alloggi LGBTQ+ o alberghi gay-friendly attraverso un motore di ricerca, mentre il blog offre molte mini-guide scaricabil­i su destinazio­ni e servizi. Out Travel è un magazine online in cui si trovano molte news sul mondo travel LGBTQ+, ma anche novità per esempio sull’apertura di nuovi alberghi o sui nuovi servizi offerti dalle destinazio­ni, guide scaricabil­i e interviste agli esperti. Tantissime informazio­ni sugli hotel si trovano su Travelgay.com, che ha anche un motore di ricerca per hotel gayfriendl­y e – parte leisure – offre programmi di viaggio per gruppi o personaliz­zati. Editore di diverse guide per viaggiator­i LGBTQ+ è anche Damron, che tra l’altro pubblica dal 1964 la Damron Men’s Guide con migliaia di riferiment­i in Stati Uniti, Canada, Messico, Costa Rica, Caraibi, Sud America, Europa e Asia (Tokyo e Bangkok). Consultabi­li anche dall’app sono le guide che si trovano su Spartacus.gayguide.travel.

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