Standard ISO 31030, come cambia il Business Travel Management
Lo standard ISO 31030 è in dirittura d’arrivo. Si tratterà di un documento internazionale unico nel suo genere, destinato a cambiare la gestione del business travel management in quanto detterà le linee guide sulla sicurezza dei dipendenti in trasferta. Roger Warwick, fondatore e amministratore delegato di Pyramid Temi Group e Expert UNI per lo sviluppo dello standard ci dà importanti anticipazioni
C’è una novità importante in materia di business travel management: lo standard ISO 31030 verrà ultimato nel 2020 e presentato al pubblico nel 2021, preparandosi a diventare una pietra miliare dell’epoca moderna per quanto riguarda la gestione dei rischi durante le trasferte aziendali. Al lavoro, per due anni, c’è stata una commissione di esperti che, dalla prima riunione a Baku, in Azerbaijan, nel 2018, ha revisionato diverse bozze fino alla versione finale che verrà presentata a maggio 2020 durante la plenaria che si terrà a Ottawa, in Canada quando verrà recepito come documento definitivo. Per ora il documento non è pubblico e l’accesso è riservato agli addetti ai lavori dei 40 Paesi che se ne stanno occupando. Insieme a Roger Warwick, fondatore e amministratore delegato di Pyramid Temi Group ed Expert UNI per lo sviluppo dello standard, continuiamo come nei scorsi numeri a darvi importanti anticipazioni sull’iso 31030, a partire da come ne è nata l’esigenza. “I governi occidentali hanno stabilito che il datore di lavoro è responsabile della sicurezza dei loro dipendenti in trasferta, ma non esistono indicazioni precise sul ‘cosa devono fare’. Lo standard vuole colmare questo vuoto. Si tratterà dell’unico documento internazionale che contiene linee guida che le aziende possono seguire per provvedere alla sicurezza dei suoi viaggiatori” spiega Warwick. “Nelle ultime riunioni – continua Warwick – il comitato internazionale ha valutato i commenti delle ultime versioni della bozza da parte dei Paesi coinvolti fino ad approdare a quella che verrà presentata come bozza definitiva. Una volta che il documento sarà approvato, verrà distribuito per sei mesi e in seguito pubblicato ufficialmente con una durata di 5 anni”. Le aziende avranno così a disposizione linee guida precise che “potranno leggere, seguire e consultare, ancora meglio con l’aiuto di esperti interni se presenti in azienda o avvalendosi dell’apporto di consulenti esterni (con competenze specifiche). In questo modo avranno per la prima volta indicazioni precise sulle precauzioni e i comportamenti corretti da seguire per curarsi della sicurezza del proprio personale viaggiante. Si tratta di un traguardo storico notevole, senza precedenti. In materia di travel risk management si passerà quindi dal condizionale all’imperativo, ci saranno certezze” conferma Warwick. Le certezze di cui parla Warwick sono quelle per le aziende, che potranno affidarsi allo standard per essere certe di applicare tutti gli accorgimenti necessari a garantire la sicurezza dei loro viaggiatori e per questo saranno meno reticenti, per esempio, ad accettare incarichi all’estero rispetto a oggi, ma avrà effetti positivi anche nel rapporto col personale, che si sentirà più tutelato dalla propria impresa e viaggerà sentendosi più sicuro. “Per ora lo standard contiene linee guida, ma non sarà certificabile. Uno step, quello della certificazione, che si affronterà più avanti. È stata fatta questa scelta perché l’iter per renderlo certificabile sarebbe stato più lungo di almeno 3 anni. Tra l’altro, un percorso non esclude l’altro e nel 2021 ci metteremo al lavoro per lo standard certificabile” conclude Warwick.