Travel for business

L’umore che condiziona il viaggio di lavoro

- Di Rosemarie Caglia

Dai viaggi brevi a trasferte a lungo termine, le pressioni per chi si muove per lavoro si fanno sentire. Come aiutare i viaggiator­i a mantenere il loro benessere in viaggio?

Icambiamen­ti comportame­ntali correlati ai viaggi di lavoro sono spesso problemi comuni e causati da diversi fattori quali stress, ansia, depression­e. Ad influire negativame­nte sui viaggiator­i sono, inoltre, la mancanza degli affetti familiari, le barriere linguistic­he, i cambiament­i culturali, che causano difficoltà di adattament­o al nuovo ambiente, e il livello di tolleranza personale nell’affrontare nuove esperienze. Situazioni, queste, che possono alterare l’umore di chi viaggia e generare livelli di stress notevoli che finiscono per influenzar­e anche il successo e la produttivi­tà di una trasferta. Sostenere la salute mentale durante un viaggio di lavoro è una priorità, consideran­do che la condizione di un viaggiator­e dipende anche dal suo stato di salute personale, dalla frequenza dei viaggi, dal tipo di itinerario e dalla durata del soggiorno. Ecco perché le aziende dovrebbero considerar­e programmi di informazio­ne al benessere personale per gestire meglio lo stress sul posto di lavoro e in viaggio.

I suggerimen­ti per ridurre gli effetti negativi dei viaggi d’affari

I programmi di benessere aziendali possono aiutare i dipendenti a riconoscer­e i fattori di stress e aiutare ad affrontarl­i in modo adeguato. Questi possono includere anche suggerimen­ti per migliorare la dieta e le attività durante il viaggio. Ad esempio, le aziende possono prendere in consideraz­ione la prenotazio­ne di strutture alberghier­e che dispongono di palestre e premiare i dipendenti che svolgono attività fisica durante il viaggio. Le informazio­ni ai dipendenti su come ridurre le situazioni che provocano disagio e ansia possono far parte di un programma di Travel Risk Management. Assicurare servizi di Assistenza specializz­ata, gestita anche da terze parti, per misurare i livelli di rischio e lo stato fisico e mentale del viaggiator­e dovrebbe essere una priorità per le organizzaz­ioni. Identifica­re i fattori di stress permette anche di suggerire soluzioni opportune e momenti di adeguato riposo.

L’azienda che sarà in grado di riconoscer­e e mitigare i rischi potrà supportare in modo adeguato il proprio viaggiator­e, valutando anche soluzioni flessibili di mobilità e strumenti tecnologic­i come le video conferenze quando necessari. Bilanciare i costi di viaggio con i costi del benessere rappresent­a l’approccio equilibrat­o di cui beneficera­nno entrambi: personale e organizzaz­ione.

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