Ci vuole coraggio!
Nell’ultima convention dei Travel & Mobility Manager la parola ricorrente nei quattro tavoli di lavoro del Think Tank è stata “Coraggio”. Il coraggio di sostenere un ruolo straordinario ed emergente, di affrontare le nuove sfide e di agire nel nuovo panorama evolutivo della mobilità aziendale sempre più sostenibile e integrato anche con il business travel.
Ma cosa è necessario fare perché la sfida del nuovo mobility management diventi sempre più concreta? “Fare un salto cognitivo e cioè passare da un’idea di politiche pubbliche del trasporto a politiche pubbliche della mobilità”.
Ad affermarlo è proprio Mauro Bonaretti, capo del dipartimento della Mobilità Sostenibile al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili lo scorso 25 ottobre a Milano.
Nascondersi dietro un problema di risorse o strumenti non è più possibile, poiché le politiche hanno previsto non pochi incentivi a riguardo. Ma la difficoltà più grande da affrontare rimane quella di una governance che sappia mettere in fila le questioni, che risolva il problema di soluzioni frammentate e faccia allineare gli intenti dei diversi attori.
Per questo ci vuole coraggio: il coraggio di cambiare e mettersi in gioco, di cooperare superando egoismi, di creare un piano di collaborazione trasversale che lavori su piani integrati territoriali.
Chi meglio del Mobility Manager, nuovo protagonista della transizione ecologica, può supportare questo cambiamento?
Non è più tempo di “politiche di piccoli passi”, che hanno solo fatto raggiungere la maggiore età al datato decreto Ronchi e che hanno mosso deboli interventi senza una vera consapevolezza.
Oggi le aziende e i corporate mobility manager possono essere attori del cambiamento attivo, non solo modale ma anche culturale e sociale. Lo dimostra la straordinaria esperienza di Unindustria Reggio Emilia che con il progetto dedicato alla mobilità aziendale ha saputo coinvolgere le più importanti organizzazioni del territorio e con un percorso educativo e formativo ha dato vita ad un tavolo di confronto permanente per la condivisione di progetti virtuosi e incentivanti per le imprese associate.
Un’esperienza concreta fatta di consapevolezza e di energia, che parte dalle aziende, generatori di traffico di persone e di merci certamente, ma anche potenzialmente i più grandi promotori della cultura sostenibile.
La mobilità sostenibile è un tema attuale che si lega inesorabilmente a quello della mobilità aziendale. Non tutte le aziende italiane sono però consapevoli di cosa significhi favorire in maniera green lo spostamento casa-lavoro dei dipendenti e soprattutto quali siano i reali vantaggi in termini ambientali, ma anche di risparmio e di benessere per i lavoratori. Se il Decreto Legge Rilancio (D.L.19 maggio 2020, n. 34) - abbassando a 100 dipendenti la soglia di obbligatorietà del piano spostamenti casa-lavoro e della nomina di un mobility manager per imprese in capoluoghi di Regione, città metropolitana, capoluoghi di Provincia o comuni superiori a 50.000 abitanti ha da un lato portato a una maggiore attenzione, dall’altro la scarsità di “cultura” e di informazioni a riguardo sono ostacoli difficili da superare. Si inserisce in questo contesto l’innovativo progetto di Travel for business e Unindustria Reggio Emilia pensato per generare “una nuova cultura per la mobilità sostenibile aziendale”. “L’obiettivo del progetto è stato quello di accompagnare le aziende del nostro territorio nel percorso verso una maggiore consapevolezza rispetto al tema della sostenibilità ambientale, ma anche di sostenerle nella stesura del piano spostamenti casa-lavoro e di creare sinergie con le istituzioni territoriali” sintetizza Bruno Marconi, Responsabile d’area Territorio e Urbanistica Unindustria Reggio Emilia.
L’unicità di questo percorso risiede soprattutto nell’aver saputo coinvolgere aziende di diverse dimensioni, settore e cultura in un ambiente stimolante e ricco di opportunità, per incidere positivamente sugli spostamenti quotidiani dei dipendenti e realizzare insieme soluzioni e benefici tangibili per la collettività e le imprese. Il progetto ha coinvolto già nella prima attività oltre 2.000 dipendenti dell’area.
Un progetto per il territorio: dalla formazione al confronto diretto
“All’indomani dell’approvazione del Decreto Rilancio abbiamo iniziato a ricevere diverse domande da parte delle aziende associate che dovevano adeguare la loro mobilità aziendale” ricorda Marconi. “Da lì abbiamo pensato di realizzare un progetto dedicato alla mobilità aziendale, un’esperienza completamente ex-novo per noi per la quale ci siamo appoggiati con ottimi risultati a Travel for business”.
Il progetto si è da subito mosso su due fronti: quello della formazione dei mobility manager aziendali e quello del supporto alle aziende per la stesura del PSCL.
Il primo step è stato un webinar di presentazione organizzato a fine 2020. “Nel nostro panorama, salvo qualche rara eccezione, nessuna azienda aveva prima di allora approcciato questo tema. Dopo il webinar, che è stata anche una prima occasione
formativa per illustrare gli orientamenti normativi, abbiamo raccolto l’adesione di 7 aziende. Tra loro ci sono anche alcuni importanti brand e imprese di grandi dimensioni, che si trovano nel Comune di Reggio Emilia, l’unico del nostro territorio a rientrare negli obblighi di legge sulla mobilità aziendale”. spiega Marconi.
A loro, insieme a Travel for business Unindustria Reggio Emilia ha proposto un percorso formativo che ha coinvolto i relativi mobility manager e una serie di iniziative, tra cui un questionario personalizzato per ognuna, in modo da raccogliere tutte le informazioni necessarie a stilare un’analisi di ogni singola situazione e delle specifiche esigenze.
I diversi momenti di formazione e di confronto hanno permesso agli associati di orientarsi su soluzioni come il decongestionamento del traffico nelle aree urbane con riduzione dell’uso del mezzo privato individuale e scelta di mezzi più sostenibili, il miglioramento di servizi e dei costi di mobilità per i collaboratori, anche attraverso l’uso delle tecnologie innovative. Inoltre, il modello formativo e il focus group appositamente ideato ha rafforzato l’ascolto delle esigenze di mobilità dei dipendenti e ha consentito di identificare i compiti e le figure professionali interne all’azienda per la mobilità sostenibile secondo il DM.
“Un passaggio importante - conferma Marconi - è stato quello di dedicare alle aziende un momento collegiale in cui l’analisi delle singole esigenze è stata messa a frutto per un confronto comune e per iniziare a dare risposte concrete”.
A quel punto è stata coinvolta anche l’amministrazione comunale di Reggio Emilia. “Non è un risultato scontato - specifica Marconi -, grazie a questo progetto ci siamo potuti presentare come gli stakeholder del territorio promuovendo per primi i temi della mobilità sostenibile aziendale. Siamo così arrivati alla costituzione di un tavolo permanente di confronto rivolto alle aziende associate e all’amministrazione comunale per fare nascere nuove collaborazioni e sinergia in un’ottica win-win” conclude Marconi.
Menzione speciale “Crescita culturale della collettività” al premio AIF
Il progetto è valso a Travel for business e Unindustria Reggio Emilia la menzione speciale “Crescita culturale della collettività” all’interno del premio AIF per l’eccellenza nella formazione 2021. Il premio dell’associazione Italiana Formatori, giunto alla VI edizione, mira a diffondere le buone pratiche inerenti ai percorsi di apprendimento e valorizzazione del capitale umano e dello sviluppo organizzativo, valutati nel merito e in base ai risultati ottenuti a livello individuale, collettivo e di organizzazione interna. Il prestigioso titolo riconosce l’impegno di Travel for business e di Unindustria Reggio Emilia nell’aver sviluppato un progetto generativo di “nuova cultura per la mobilità sostenibile aziendale”.
La decisione di attribuire questa menzione speciale è stata presa dal Presidente di Giuria, Antonella Parigi, già assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte Cultura e fondatrice del Circolo dei Lettori. “Questo premio dimostra la dedizione di Travel for business nei confronti delle tematiche della mobilità sostenibile e della collettività, che si concretizza attraverso lo sviluppo di percorsi formativi, di consulenza e di condivisione con la propria community e dall’impegno costante ad assistere le aziende sulle questioni oggi centrali per tutta la comunità”, ha dichiarato Rosemarie Caglia, CEO di Travel for business. “L’impegno delle aziende verso la mobilità sostenibile non è e non sarà solo una moda passeggera. Rappresenta un obbligo di responsabilità sociale oltre che normativo. La formazione in questa fase è fondamentale per raggiungere la piena consapevolezza sugli obblighi e sulle opportunità, ha il compito di trasformare le buone intenzioni in azioni, la teoria in pratica” ha dichiarato Ivano Gallino, esperto di mobility management e partner di Travel for business.
“Siamo onorati di questa menzione che dimostra l’impegno di Unindustria Reggio Emilia nel supportare i propri associati nelle diverse tematiche della sostenibilità. Aver intrapreso un percorso virtuoso in grado di sostenere le aziende e le nomine dei mobility manager del territorio ha potuto consentire ai nostri associati di sviluppare elevate capacità di gestione della mobilità sostenibile e raggiungere, attraverso un confronto attivo e una formazione adeguata e all’avanguardia, maggiore consapevolezza e competenze organizzative e strategiche”, ha concluso Bruno Marconi.