Dove fare workation: quali sono le destinazioni migliori per trasformare il lavoro in una vacanza
Fino ad oggi lavorare da destinazioni paradisiache è stato nell’immaginario collettivo appannaggio di grandi imprenditori digitali, travel blogger o fortunati manager; oggi la percezione sta cambiando: abbiamo compreso quanto l’equilibrio ideale tra lavoro e vita privata sia possibile. Il boom del lavoro a distanza a causa dell’emergenza sanitaria, unito alla ricerca delle persone di vivere esperienze cucite su misura delle proprie esigenze e il bisogno di evasione dopo anni di restrizioni e viaggi cancellati sono culminati nel concetto di workation
Certamente non mancano diffidenze nei confronti di una modalità lavorativa che associa la vacanza a call, progetti e scadenze, ma la sfida è proprio diffondere quanto più possibile un nuovo modo di lavorare che cambia la vita, che allunga le vacanze e alleggerisce la percezione del lavoro. Chi si è fatto carico di una tale mission sono strutture ricettive e tour operator visionari sparsi nel mondo che si impegnano quotidianamente a promuovere il nuovo stile di vita.
Dove fare workation nel mondo: classifiche e progetti apripista
Il fenomeno del workation è potenzialmente portatore di grandi benefici non solo per la qualità della vita dei singoli lavoratori; anche per il settore del turismo, uno tra i più flagellati dalla pandemia, costituisce una risorsa importante sia per le strutture ricettive che per valorizzare un turismo lento. Come già anticipato, sono diverse le iniziative dei tour operator e le strutture alberghiere che hanno deciso di adattare la propria offerta alle esigenze di un nuovo target di turisti: i “workationers”. D’altronde la nuova tendenza è ben chiara anche a chi è sempre all’avanguardia nel settore. Infatti, passando in rassegna alcune delle principali piattaforme turistiche, si può notare un nuovo criterio tra i filtri per le ricerche degli alloggi: “smart working”.
Le migliori destinazioni per fare workation secondo Holidu
Holidu, un sito di settore dedicato alle vacanze, ha realizzato una classifica sulle migliori destinazioni per fare workation a partire dalle “100 migliori città del mondo” elette da bestcities.org. La ricerca ha tenuto in considerazione una serie di fattori particolarmente importanti per un lavoratore da remoto. Tra questi indici compaiono innanzitutto quelli legati alla prestazione professionale: il costo mensile di un monolocale, gli spazi di coworking a disposizione, il costo dei drink dopo il lavoro ma anche del caffè, il prezzo medio di una corsa in taxi, le ore medie di luce e, soprattutto, l’affidabilità della connessione Wi-fi. Questi criteri sono stati incrociati con quelli legati allo svago offerto dalle diverse destinazioni: il numero di attività e intrattenimenti presenti su Tripadvisor con una media di recensioni oltre le 4 stelle, il cibo, l’instagrammabilità (il numero di foto con il #cityname). Qual è stato il risultato di questo studio?
Bangkok è in testa alla classifica. La capitale della Thailandia è caratterizzata da uno dei costi della vita più accessibili al mondo. La velocità internet non è il punto di forza di questa destinazione, tuttavia ci sono oltre 450.000 punti di accesso gratuito al Wi-fi. Quasi tutti gli abitanti parlano inglese e la città è stata al centro di un boom di investimenti da parte di multinazionali.
La prima destinazione europea si piazza al terzo posto. Stiamo parlando di Lisbona che, sebbene non spicchi in nessuna delle singole categorie, vanta un punteggio totale tra i più alti. Al quarto posto compare Barcellona che scala la classifica per le sue attrazioni turistiche e per l’instagrammabilità delle sue bellezze. Per quanto riguarda il lavoro, Barcellona conta il secondo più alto numero di spazi di coworking in Europa, subito dopo Londra.
Seguono Budapest, Buenos Aires, dove risultano molto vantaggiosi alloggio e costo del caffè. Istanbul è al quarto posto nella lista europea, mentre Bucarest occupa il sesto posto in virtù di una delle connessioni Wi-fi più veloci al mondo e le tariffe per i taxi più economiche.
Il progetto europeo workation.com
Workation.com è una piattaforma online nata dal desiderio di creare una rete per condividere location ideali sparse in tutta Europa per lavorare da remoto. In ogni città sono proposte soluzioni ottimali che organizzano il periodo di workation in ogni suo aspetto, dal transfert per e dall’aeroporto all’abbonamento per i mezzi pubblici, da una sim card valida per il traffico telefonico locale al Wi-fi, da un alloggio accogliente ai servizi di pulizia settimanali. Al pacchetto base valido per un mese è possibile aggiunge la possibilità di ottenere una serie di upgrade. Tra i servizi aggiuntivi sono proposti: accesso ad aree di coworking e noleggio di auto, abbonamenti in palestra e ingressi a centri benessere e molto altro ancora per vivere la città ed entrare a pieno nello spirito locale. Atene, Bucarest, Budapest, Dubrovnik, Cracovia, praga, Roma, Spalato, Tallin e Zagabria sono le destinazioni attualmente incluse nel progetto. In ogni città Workation.com ha selezionato più di una struttura in ogni città, in quartieri professionalmente strategici, che assicuri tutti i servizi inclusi nel pacchetto-soggiorno.
Dove fare workation in Italia: il bel paese “work(n)ation” per eccellenza
Da una ricerca promossa da Travel for business e Alma Travel, è emerso che il 55% degli intervistati preferirebbe trovare una destinazione italiana per lavorare da remoto, il 22% in Europa e il 23% fuori dal vecchio continente. Le potenzialità dell’italia per diventare “work(n)ation” per eccellenza non mancano: cultura, buon cibo, clima, natura, ospitalità e vita lenta sono ingredienti speciali per un mix inimitabile. A tal proposito cominciano a comparire diversi progetti, iniziative o semplicemente soluzioni che puntano a cogliere i bisogni dei nuovi vacanzieri-lavoratori, i quali spesso cercano sistemazioni per periodi medio-lunghi.
Se il workation ideale lo immaginiamo in una città italiana, è innanzitutto necessario assicurarsi che siano presenti ambienti per lavoratori autonomi. Anche per assecondare i desideri dei sempre più numerosi freelance, nelle principali città italiane stanno comparendo spazi di coworking: uffici temporanei costituiti da postazioni dotate di prese, computer, stampanti, aria condizionata e connessione veloce. Ad esempio a Bologna si trova lo spazio Kilowatt nelle Serre dei Giardini Margherita provvisto anche di un asilo nido e a Firenze B9 di Manifattura Tabacchi sorge in un ex complesso industriale riqualificato nel quale si tengono mostre, laboratori ed eventi; a Mi
lano si trova piano C, il coworking che ha annesso un asilo, mentre a Napoli è stato aperto lo Spazio Melagioco, anch’esso provvisto di area per i piccoli.
Workation in “smart suite”
Nelle città italiane gli stessi hotel si stanno attrezzando per ospitare lavoratori da remoto, adattandosi alle nuove esigenze e cavalcando l’onda del trend di settore. Ad esempio a Roma il Rome Cavalieri e l’aleph Hotel offrono suite attrezzate per lo smart working con impianti tecnologici, connessioni super veloci e smart tv; oppure hanno messo a disposizione gli ambienti delle lounge per i lavoratori da remoto che preferiscono un albergo in città invece di un appartamento in affitto. A Rimini l’i-suite Hotel ha messo a punto delle “smart suite office”, cioè delle stanze d’albergo dotate di una scrivania spaziosa con connessione internet. Il gruppo internazionale Best Western Hotel ha allo stesso modo dotato 66 delle strutture in territorio italiano di “smart room”: comodi spazi per lavorare con tutti i comfort digitali necessari. E ancora, l’auberge de la Maison a Courmayeur propone al nuovo target lo “Chalet du desir”: una piccola struttura privata in legno tipicamente alpina, dotata di pc, di Wi-fi e di un’impagabile vista sul Monte Bianco.
Workation nella natura
Non solamente le strutture alberghiere nelle grandi città hanno compreso la nuova tendenza. Sulle piattaforme turistiche come Booking.com o Airbnb.it cominciano a comparire sempre più soluzioni interessanti tra montagna, mare e campagna per lavoratori alla ricerca di luoghi appartati in cui riscoprire il valore di una vita lenta tra una call e una mail. L’alto Adige si propone come meta ideale in cui coniugare lavoro e vacanza (e non si fa fatica a crederlo!). Un territorio in cui vivere in sintonia con la natura è da sempre parte della cultura locale è la destinazione perfetta per chi sceglie di fare smart working lontano dalla quotidianità, alla ricerca di nuove idee e ispirazioni. Spazi di coworking e alloggi attrezzati garantiscono agli ospiti connettività e produttività, in un ufficio dalla vista invidiabile. Sul sito ufficiale del Südtirol è stata creata una pagina interamente dedicata al workation in Alto Adige in cui sono elencati alloggi, gli spazi da condividere, gli attori del territorio con cui fare networking e le attività da svolgere dopo il lavoro immergendosi in paesaggi meravigliosi. Anche la Franciacorta, terra di grandi vini a sud del Lago d’iseo, è pronta ad accogliere lavoratori da remoto. Vecchi casolari, come l’elegante Antica Dimora delle Scuderie del Castello di Bornato, offrono alloggi con tutti i comfort: dalla rete Wi-fi, all’angolo cottura, fino al camino o alla terrazza per le pause tra un file excel e un webinar. E che dire poi delle degustazioni in cantina, dei tour enoturistici in bici e delle escursioni tra borghi e cascinali che aspettano i lavoratori al termine della giornata lavorativa in Franciacorta?
Per concludere, è interessante scoprire quali siano le destinazioni più ambite per fare workation nel “bel paese” citando uno studio portato avanti dal portale Airbnb, che ha individuato le mete più desiderate per soggiorni medio-lunghi nell’estate 2021. Al primo posto c’è Rovereto in Trentino Alto Adige, una località che offre tutti i servizi tipici di una città ma a pochi passi da boschi e montagne. La stessa statistica ha in realtà rivelato che la destinazione sul podio cambia in funzione della stagione, come dimostra il successo in autunno delle ambitissime cittadine della Toscana. In costante crescita è invece la ricerca di soluzioni di lungo soggiorno nei piccoli borghi che stanno vivendo un boom di richieste. Nell’estate del 2021 il resoconto Airbnb ha eletto tra le destinazioni più prenotate: Termoli, Bormio, Rapallo, tutte le Marche e la puglia. Anche francesi, tedeschi e svizzeri apprezzano i paesaggi italiani per lavorare da remoto; loro hanno prediletto: Langhe, Cinque Terre, Lago di Como, Lago di Garda, Conero con Sirolo nelle Marche e Termoli in Molise.
A questo punto non ci resta che scoprire quali saranno le destinazioni più ambite del 2022.