Silvia RUSSO
«Ci siamo scoperti all’improvviso vulnerabili, in balìa di qualcosa di invisibile e immateriale, difficilmente razionalizzabile». Ma la psicologa Silvia Russo ci guida verso un domani più sereno: «le risposte di stress vanno disattivate. Siamo animali evoluti, capaci di reagire»
Più di tre mesi. Un lasso di tempo importante e inedito, quello determinato dal Coronavirus, che ha disegnato, anche per il futuro, scenari nuovi nei rapporti sociali, nel modo di vivere vacanze, viaggi e benessere e, per alcuni, nell’equilibrio che si originerà in ognuno di noi. La psicologia da sempre permette di indagare nella propria persona, favorisce l’accettazione che l’individuo ha con la sua mente e nelle relazioni con il prossimo, incluse culture, società e persone differenti da quelle che conosciamo e con le quali normalmente interagiamo.
Una socialità inusuale e mai vissuta prima d’ora giustifica quindi la domanda: quali sono e saranno i nuovi paradigmi di rapporti, sia verso gli altri e nei confronti del proprio io, sia per chi è alla ricerca di esperienze di vita inedite? «Inevitabilmente – suggerisce la psicologa Silvia Russo – cambieranno molte cose per noi stessi e nei confronti del prossimo: tutto dipende dal vissuto personale e da come ognuno ha elaborato il momento e la consapevolezza che ne deriva. Il Coronavirus ha toccato aspetti, anche di profonda intimità mentale, delicati. Ci siamo scoperti all’improvviso vulnerabili, in balia di qualcosa di invisibile e immateriale, di sconosciuto e difficilmente razionalizzabile. Eccoci isolati, in attesa di capire, possedere e vivere il nuovo; difficile tornare a un’antica e rassicurante normalità, ora parlano le emozioni primordiali, come ansia e dubbi». Sensazioni, vissuti e suggestioni spiazzanti, del tutto nuove e inattese che vanno affrontate in modo diverso, in virtù di caratteristiche caratteriali personali: quali le chiavi per elaborarle al meglio? «Vanno disattivate – prosegue Silvia – le risposte di stress, capiti i nostri nuovi bisogni, recuperato il controllo,
riequilibrati i rapporti, ora sbilanciati, tra emozionalità e razionalità. Ma siamo animali evoluti, troviamo quindi sempre il modo di uscire, e bene, da situazioni di emergenza che diventano opportunità, di reagire a novità a volte destabilizzanti; la parola d’ordine è resilienza, ed è insita in ognuno di noi». Cambierà quindi il modo di affrontare un viaggio, una vacanza, la ricerca di una “finestra” di benessere, nel senso più ampio del termine, e di ciò che ci è ignoto e vogliamo vivere? Anche queste sono esperienze, molto spesso nuove. «Il ritmo di vita più lento che il lockdown ci ha imposto – conclude Silvia – ci aiuterà; sarà fondamentale ripristinare i rapporti con gli altri e con la scoperta di ciò che non si conosce. Per alcuni relazioni sociali e viaggi diventeranno più virtuali di prima, per altri rimarranno fisiche, magari più protette ma, essendo noi alla continua ricerca della novità e dell’interazione e conoscenza con i nostri simili troveremo la chiave che, per ciascuno, sarà diversa. E, per molti, questa ricerca del nuovo diventerà ancora più sincera e autentica, frutto di una spontaneità quasi primitiva».
Sarà fondamentale ripristinare i rapporti con gli altri. Essendo noi alla continua ricerca della novità e dell’interazione e conoscenza con i nostri simili troveremo la chiave che, per ciascuno, sarà diversa.