Viaggiare, i 12 perché...
1 Rafforza il sistema immunitario...
Il viaggio espone il corpo a diversi tipi di ambienti. Quando ci si sposta da un luogo all’altro, l’organismo deve adattarsi a migliaia di batteri nuovi creando anticorpi che lo rendono più forte. Inoltre, gli studi di Framingham hanno evidenziato che gli uomini e le donne che viaggiano spesso hanno molto meno probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari.
2 Mantiene in forma...
Il viaggio costringe a essere più attivi e a cimentarsi in esperienze nuove che forse non si intraprenderebbero mai nella vita di tutti i giorni: fare escursioni, camminare per diverse ore, salire e scendere dai veicoli ecc.
3 Aumenta la creatività e riduce la paura
Fare nuove esperienze rende le persone più aperte alla novità, maggiormente predisposte ad accettare situazioni rischiose e a trovare soluzioni creative per fronteggiarle. In aggiunta, la paura che accompagna l’individuo che deve confrontarsi con situazioni nuove e incerte, diviene sempre minore. Più esperienze si vivono e più si diventa coraggiosi perché ci si mette alla prova, si sperimentano le proprie capacità e si incrementa l’autostima.
4 Rinforza le relazioni e aumenta il senso di condivisione...
Far partecipi gli altri al viaggio attraverso foto, video e racconti delle avventure vissute consolida i rapporti umani e aumenta il senso di condivisione. Forme particolari di compartecipazione sono rappresentate sia dal ricercare “compagni di avventura” con cui partire o fare esperienze di “travel sharing” e “home exchange”, sia dal confrontarsi e comunicare, durante la vacanza, con persone sconosciute.
5 Aiuta ad affrontare le perdite...
Il viaggio, metafora del cambiamento e della rigenerazione, può essere un alleato prezioso per affrontare la perdita di un lavoro, di una relazione, di una persona cara o un cambiamento di vita e la sofferenza che l’accompagna. Spostarsi da un luogo a un altro può aiutare a ripristinare il senso di sé, ad accarezzare il proprio dolore e ritrovare il senso della vita.
6 Aumenta la lucidità mentale...
Viaggiare aiuta a vedere l’esistenza da una prospettiva diversa, a osservare in modo più lucido e distaccato gli eventi e a focalizzarsi con maggiore attenzione sugli obiettivi, sviluppando un senso più profondo di consapevolezza e di crescita personale. Il viaggio allontana dal “pilota automatico” della routine e costringe a vivere con maggiore presenza mentale ed emotiva le esperienze, perché la mente di fronte all’incertezza delle novità tende a vivere di più il tempo presente e a non lasciarsi rapire dai ricordi del passato e dalle paure del futuro.
7 Insegna a gestire le emozioni e rende le persone più tolleranti...
Le persone che si spostano molto sono più aperte alle emozioni ed emotivamente più stabili. Imparano a gestire le proprie reazioni emotive agli inconvenienti che si presentano nel viaggio e nella vita, allenano la pazienza e la capacità di comprensione. Alcune ricerche hanno dimostrato che i soggetti abituati a spostarsi sviluppano una maggiore umiltà rispetto a coloro che lo fanno poco, probabilmente perché percepiscono meglio la grandezza e la poliedricità del mondo, provando un più grande senso di soggezione e rispetto per ciò che visitano.
8 Incrementa la crescita personale...
Il viaggio rappresenta l’esperienza di perdersi e di ritrovarsi. Esistono delle caratteristiche del tutto personali che influenzano il viaggiatore nel ricercare ambienti nuovi e maggiormente rischiosi o, viceversa, nel prediligere luoghi più tranquilli e familiari. Al di là delle particolari caratteristiche di personalità, lo spostamento rappresenta comunque la “ricerca dell’avventura” e mette alla prova l’individuo che ritorna a casa propria ogni volta un po’ più cambiato.
Attualmente, vari studi scientifici dimostrano che l’esperienza del viaggiare, indipendentemente dalla meta e dalla motivazione, è sempre correlata al benessere psicofisico.
9 Migliora la salute del cervello...
Viaggiare aumenta la “flessibilità cognitiva” perché consente di “aprire la mente” ampliando la propria visione della realtà. Stimola a pensare in modo diverso e più originale e aiuta ad affrontare con più creatività le difficoltà che si presentano durante il viaggio e nella vita stessa. Inoltre, il cervello allena il cosiddetto “pensiero laterale” adattandosi rapidamente a nuove situazioni e a culture diverse. Infine, ottimizza la memoria poiché stimola l’integrazione fra le conoscenze pregresse e quelle presenti allenando la memoria autobiografica e quella visuospaziale.
10 Amplifica la capacità di problem solving e di decision making...
dal momento che organizzare un viaggio implica la scelta di una destinazione, la progettazione dei vari passaggi, la pianificazione dell’itinerario, l’incastro dei tempi, il coordinamento degli spostamenti ecc.
11 Riduce i livelli di stress...
giacché è stato scientificamente provato che viaggiare incrementa il senso di felicità, rilassa e diminuisce il rischio di sviluppare depressione. Le ricerche hanno dimostrato che sono sufficienti tre giorni di vacanza per iniziare a sentirsi meno ansiosi e più riposati. Sospendere le regole di tutti i giorni, dilatare i tempi e stare in contatto con ambienti naturali e con l’acqua sembra essere un vero toccasana per ridurre lo stress.
12 Rinforza le proprietà auto-curative...
del nostro organismo se ci si sposta in luoghi particolarmente energizzanti, come le sorgenti termali. Ci sono luoghi nei quali tutti i poteri della terra sembrerebbero convergere per curare e ringiovanire l’individuo, come per esempio Stonehenge e le Piramidi d’Egitto, Sedona e Maine negli Stati Uniti. Quei siti possiedono spiccate proprietà curative per la pelle, il dolore e il corpo.