COME COLTIVARE IL LEGAME BIOFILICO?
I costrutti principali su cui si basa la biofilia sono: la fascinazione e l’empatia. La fascinazione è quella forma di attenzione umana involontaria indiretta, rigenerativa e rassicurante che si distingue da quella cosiddetta “diretta”, cioè volontaria che richiede una certa quota di sforzo e determina fatica mentale se sottoposta a un utilizzo prolungato.
La fascinazione, se attivata, determina la rigenerazione mentale perché subentrando all’attenzione diretta e volontaria le consente di riposare. Quest’ultima si innesca spontaneamente in presenza della natura o attraverso le pratiche di meditazione di consapevolezza Mindfulness che, quando vengono svolte a contatto con la natura, potenziano ulteriormente il riciclo energetico e la salute psicofisica. L’empatia, altro elemento della biofilia, è la capacità degli esseri umani di condividere e partecipare alle emozioni e ai pensieri altrui. L’empatia asimmetrica è una forma di affiliazione che si manifesta nei confronti di forme di vita non umane e per gli oggetti naturali. Oltre la semplice condivisione empatica c’è la compassione che è una forma di empatia sviluppata in coloro che praticano la meditazione ed è collegata alla gentilezza e alla generosità per cui si desidera il meglio per l‘altro.
Per ridurre il senso di isolamento e di scollegamento con l’ambiente naturale sono utili le pratiche di meditazione Mindfulness poiché consentono il recupero del senso di connessione e di sintonizzazione empatica con il mondo esterno ed interno. Spesso, giustifichiamo l’incondizionato sfruttamento della natura e dei nostri simili con l’eccessiva voglia di possedere beni materiali e con la frenesia quotidiana, tipiche della nostra epoca.
La convinzione, da parte di tanti, di poter controllare e addomesticare la natura, è ultimamente vacillata dinanzi alla pandemia di Covid 19 che ci ha costretti a ripensare all’Homo Sapiens in quanto individuo capace di osservare la realtà intorno a lui e di trovare delle soluzioni per assicurarsi un’esistenza più confortevole e tranquilla. Sicuramente è dall’incontro con quella parte più autentica e selvaggia di noi, trasmessaci dal nostro progenitore, che troveremo le chiavi per stare in piena armonia con il creato, per trarne benefici e diventarne custodi perché “la natura non è un posto da visitare. È casa nostra”