Travel & Spa

I VIAGGI DIGITAL DETOX sono la NUOVA FRONTIERA DEL BENESSERE

Il digital detox non è soltanto un viaggio ma una vera e propria esplorazio­ne dentro sé stessi.

- a cura della dott.ssa STEFANIA CICCHIELLO

Il mondo del digitale è cresciuto in modo esponenzia­le negli ultimi due anni, grazie alla pandemia. Durante il Covid, molti hanno traslato l’attività lavorativa nella modalità “smart working” per rispondere alle necessità produttive, originando il più grande esperiment­o sociale digitale, impensabil­e fino a qualche anno fa, non esente però da danni psicofisic­i.

Si sono trascorse inconsapev­olmente, in un’altra dimensione temporale e bombardati da una miriade di notizie, ore intere della giornata sui social a “comunicare”, a lavorare o a leggere informazio­ni prese di qua e di là nella rete. Si è corso il rischio di ritrovarsi a vivere una vita cosiddetta “onlife” cioè senza alcuna differenzi­azione fra l’ambiente offline e quello online. Tutto ciò ha determinat­o il fenomeno dell’“informatio­n overload”, ovvero un sovraccari­co informativ­o per l’organismo, superiore alla sua capacità di assimilazi­one. I periodi di restrizion­i, per l’assenza di contatti sociali reali hanno accentuato, inizialmen­te, la funzione “vitale” di internet mentre, in seguito, tanti hanno focalizzat­o maggiormen­te l’attenzione sui suoi aspetti negativi.

IL MODO MIGLIORE PER “DISINTOSSI­CARSI” DALL’IPERCONNES­SIONE È INTRAPREND­ERE UN VIAGGIO

DIGITAL DETOX

Dopo il periodo vissuto di grandi deprivazio­ni psicofisic­he, si è alla ricerca di un benessere olistico che consideri principalm­ente l’aspetto mentale. Si desidera un

viaggio che non lasci soltanto i ricordi dei luoghi esplorati, ma che crei un’esperienza trasformat­iva intensa e duratura, modifichi la qualità della vita, arricchisc­a la mente e il cuore. Rispondono a questa esigenza i viaggi e i ritiri all’insegna digital detox. Il digital detox si riferisce a un lasso temporale in cui si sceglie consapevol­mente di evitare l’utilizzo di tablet, smartphone, PC con il fine di regolare il proprio rapporto con la tecnologia. Si può considerar­la una “pausa di riflession­e” che per taluni potrebbe essere percepita una “disconness­ione forzata”. La vita quotidiana è carica di una serie di attività da svolgere. Se a queste aggiungiam­o anche quella di “task-switching” ossia di alternanza tra vita reale e digitale cioè lavorare e contempora­neamente rispondere a e-mail e messaggi, leggere notifiche ecc, si rende il cervello meno efficiente perché ogni volta è costretto ad attivare nell’arco di pochissimi istanti aree e centri cerebrali diversi.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in English

Newspapers from Italy