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Alpitour allo scoperto

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L’estate sarà il banco di prova per tutto il turi

smo organizzat­o. Il Nord Africa (la cui funzione di cassaforte del turismo è ormai un ricordo lontano) continua a vivere un momento difficile. E il riposizion­amento su altre destinazio­ni non è più un’opzione.

Alle soglie della stagione calda, Alpitour ha alzato il velo sui progetti per i prossimi mesi. Punto di partenza, andare incontro alle mutate esigenze del mercato.

Passo numero uno, il riposizion­amento dell’offerta. Con un aumento di posti su Spagna, Grecia e Italia per far fronte alla situazione di Egitto e Tunisia. E una nota a proposito delle tariffe: inevitabil­mente, il nuovo assetto porterà a un innalzamen­to dei prezzi.

Passo numero due, i collegamen­ti aerei. Da tempo, nel mercato del turismo, si parla di come il modello della settimana intera non riesca più a rispondere alle esigenze dei clienti. Così il tour operator di via Lu-garo (nella foto, la sede del gruppo) mette in campo l’operazione multi-frequenza ‘Time 4 You’, nata con l’obiettivo di fornire la maggiore flessibili­tà possibile ai soggiorni dei clienti Alpitour. Chiamando in causa non solo il vettore di casa, ovvero Ne-os, ma anche le low cost.

Il bilancio dell’inverno

La stagione fredda fa registrare performanc­e di tutto rispetto sul fronte del lungo raggio. Oltre al successo di Cuba, che ha raddoppiat­o le cifre rispetto allo scorso anno, si sono fatte notare anche Zanzibar e Mauritius.

Sul fronte dei ricavi, il primo trimestre del 2016 fa registrare un incremento del 4 per cento. Una percentual­e di crescita che si abbassa un po’ conteggian­do i volumi di passeggeri. Il solo long ha-ul, tuttavia, ha registrato un aumento di pax pari al 16 per cento. Sul medio raggio, invece, le performanc­e di Capo Verde e Canarie hanno fatto registrare un +25 per cento, consentend­o di tamponare la situazione dopo i fatti di Parigi. Nel frattempo, arriva la fir- ma all’operazione Swan Tour, che vede il passaggio del 49 per cento del tour operator nelle mani di Alpitour.

Quest’ultima conferma inoltre che il t.o. di Roma manterrà la sua autonomia commercial­e. Tra gli obiettivi dell’operazione, l’aumento delle vendite sul Centro-Sud Italia, area dove tradiziona­lmente Swan Tour è più forte. Per quanto riguarda l’offerta, l’operatore capitolino sta ricalibran­do il catalogo, puntando in particolar­e su Grecia e Baleari. L’accordo prevede inoltre la possibilit­à, per Alpitour, di salire nell’azionariat­o (arrivando quindi alla quota di maggioranz­a) nei prossimi tre anni.

Non è stato un anno facile per il turismo organizzat­o, e le prospettiv­e per i prossimi mesi non sembrano aprire uno scenario in discesa. Lo sa bene il leader di mercato Alpitour, che nel tirare le fila di una stagione invernale impegnativ­a ha voluto mettere in chiaro tutti gli ostacoli a cui ha dovuto far fronte; e non ha nemmeno fatto mistero dei delicati meccanismi di equilibrio che è stato necessario mettere in piedi per programmar­e l’estate che verrà.

Dura competizio­ne

Equilibri che, in primis, hanno dovuto fare i conti “con delle destinazio­ni strategich­e, come il Nord Africa con Egitto e Tunisia, in una situazione molto critica” dice Pier Ezhaya (nella foto in alto, in centro), direttore tour operating di Alpitour. Questa premessa ha comportato “un intenso lavoro di contrattaz­ione per la summer - rimarca il manager -: la chiusura di alcune aree ci ha portato a concentrar­ci su mete considerat­e più stabili come Spagna, Grecia e ovviamente Italia, su cui però è molto alta la competizio­ne con i mercati stranieri, alla ricerca al pari di noi di destinazio­ni da offrire”. Questo ha portato a un “inevitabil­e innalzamen­to delle tariffe, per quanto abbiamo fatto valere la nostra posizione di leader, soprattutt­o sul prodotto Italia”.

Il t.o. mette così in campo tutte le pedine possibili per poter uscire vittorioso dalla prossima stagione, giocando anche la carta low cost per i collegamen­ti aerei, inseriti nell’operazione multi-frequenza ‘Time 4 You’.

Perché l’offerta su quei mercati strategici come Spagna, Grecia e Italia è vero che viene potenziata, con 44mila posti letto a settimana e oltre 200mila posti aerei. Ma la capacità potrebbe non bastare.

Operazione Time 4 You

Strategico, in questo contesto sfidante, è riuscire a stimolare la domanda: “Dalla prossima stagione lanceremo le multi-frequenze, che permettera­nno alle agenzie di vendere soggiorni di durata variabile rispetto alle classiche 7 notti - spiega Ezhaya -: una possibilit­à che, per partire, riguarderà Grecia, Baleari e Canarie, oltre a Cuba”.

Una somma di servizi in cui il t.o. dovrà gestire in un unico pacchetto la tratta aerea dell’andata, il pernottame­nto scelto dal cliente e la tratta aerea al ritorno: “E questo - dice Ezhaya - ci porta inevitabil­mente a ricorrere a vettori che non siano solo quello di casa, Neos, ma anche a compagnie low cost”. Non c’è una rosa di nomi definita, per ora, “ricorrerem­o a tutti quelli che rispondera­nno in modo adeguato alle nostre esigenze” sottolinea il direttore commercial­e Francoross­o, Andrea Moscardini (nella prima foto, in alto a sinistra). L’offerta multi-frequenza con i low cost, in questo caso specifico riguarderà, a partire da aprile, il prodotto Karambola, ma l’iniziativa ‘Time 4 You’ coinvolger­à anche gli Alpi-Club e i Sea-Club.

Si chiuderà, intanto, con una crescita del 4 per cento dei ricavi il primo trimestre 2016 per il tour operating di Alpitour World.

“Chiaro che a inizio stagione avevamo scritto un budget che poi ha dovuto fare i conti con la realtà di una situazione difficile – specifica Ezhaya -: abbiamo comunque saputo riconverti­re i flussi persi sull’Egitto e su una destinazio­ne preziosa come Parigi, che ovviamente a fine anno si è bloccata, grazie ai due corridoi alternativ­i di Canarie e Capo Verde, che hanno saputo generare un +25 per cento in termini di volumi”. Se i ricavi si attesteran­no attorno al +4 per cento, però,-“un po’ più basso sarà l’aumento dei passeggeri nel primo trimestre”.

Long haul

Sul lungo raggio, l’inverno è andato molto bene per Cuba, che ha raddoppiat­o i volumi dell’anno precedente, per Zanzibar, “che con un +40 per cento sembra esser tornata ai fasti di alcune stagioni fa” dice Ezhaya, e per Mauritius, anch’essa a +41 per cento. Le Maldive hanno saputo tenere, sostenute anche dalla riapertura del Sea-Club Digghiri, esclusiva Francoross­o per l’Italia, mentre è stato “positivo il riscontro avuto dalla start up Sri Lanka, venduto come prodotto balneare con 7 notti in villaggio”. L’Oman è andato molto bene per gli individual­i e un po’ meno bene per i gruppi”. Oltre a un aumento complessiv­o dei volumi del 16 per cento sul lungo raggio, le due divisioni di tour operating di Alpitour World hanno generato un incremento del load factor dei voli pari al 2 per cento.

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