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Lufthansa tra low cost e gds

All’Itb di Berlino il colosso tedesco interviene a tutto campo sulle prossime strategie

- C. P.

Lancia il guanto di sfida dall’Itb di Berlino. Karl Ulrich Garnadt, membro del board Lufthansa e responsabi­le Eurowings, non ha dubbi: al momento la branca low cost di casa Lufthansa ha tutte le carte in regola per ‘giocarsela ad armi pari’ con i big europei, e punta dritto ad occupare il terzo gradino del podio nel mercato low fare del Vecchio Continente.

“Vediamo chiarament­e qual è la strategia giusta da seguire, che è quella di Ryanair - ha detto Garnadt dal palco berlinese -. I clienti stanno diventando sempre più sensibili al tema del prezzo e questo ci spinge a incrementa­re il nostro posizionam­ento sui costi”.

Accanto al lavoro su questo fronte, già partito sul mercato interno con l’abbassamen­to dei prezzi di alcune rotte e il taglio dei costi sui bagagli, si affiancher­anno altre strategie di crescita. Fra queste, Garnadt non esclude l’acquisizio­ne di alcune low cost europee da inserire nel gruppo Eurowings.

Una strategia aggressiva, con la quale il vettore vuole passare rapidament­e dai 20 milioni di passeggeri attesi per quest’anno a un incremento deciso, che lo porti ad avvicinars­i il più rapidament­e possibile ai 100 milioni di pax di Ryanair.

Il long haul

Ritardata, invece, la crescita sul long range di Eurowings, progetto che era stato il cavallo di battaglia del vettore: proporsi come il primo vettore low cost operativo sulle tratte oltreocean­o.

La partenza, con due soli A330, ha visto qualche problema e le operazioni più consistent­i, quella che dovevano collegare l’Europa con Las Vegas, Miami e Boston, sono state rimandate a quando il vettore potrà disporre di una flotta più consistent­e.

I programmi di espansione sono comunque stringenti: Eurowings po- trà disporre entro il 2016 di 4 nuovi A330, due già a maggio e gli altri entro la fine dell’anno. Una settima macchina verrà consegnata nel 2017.

Distribuzi­one

Intanto, Lufthansa non molla la presa sulla sua scommessa di superare la distribuzi­one via gds, anzi, dopo circa 9 mesi dalla sua decisione, rilancia. E lo fa sciorinand­o, nel corso della conferenza stampa tenuta da Jens Bischof, executive vice president sales and chief commercial officer del vettore all’Itb di Berlino, le nuove partnershi­p che ha stretto e sta stringendo per veicolare i flussi il più possibile sul suo sistema di Ndc.

Oltre che con Aerticket, uno dei principali consolidat­ori sul mercato tedesco, anche FTI-Ticketshop (sussidiari­a di FTI Group) ha attivato connession­i dirette con Lufthansa Group. Inoltre, le agenzie Lufthansa City Center stanno testando il sistema di connession­e diretta, così come è in corso un lavoro con Hogg Robinson Group. Per quanto riguarda i tour operator, sono state chiuse partnershi­p con L’Tur, VTours e Tui, mentre sono in corso colloqui con Thomas Cook.

Un passo più deciso è quello compiuto sul mercato degli Stati Uniti, dove già nel novembre scorso la compagnia ha iniziato a mettere in vendita i voli sul servizio Google Flights.

Una strategia che il vettore estenderà all’Italia nel corso del 2016, dopo aver aperto in questi giorni anche in Francia, Svezia, Norvegia, Danimarca e Polonia.

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Karl Ulrich Garnadt
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Jens Bischof
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