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Caleido Group ora pensa in grande

Cristiano Uva racconta il futuro del t.o. che punta a incrementa­re il market share anche con acquisizio­ni

- Amina D’Addario

Crescere ed erodere quote di mercato a quegli operatori che rimangono ancorati a modelli datati di business. Sono ambizioni da leader quelle nutrite da Caleido Group sul segmento dei viaggi lungo raggio.

Da poco tagliato il traguardo del primo anno in Borsa, l’azienda della famiglia Uva punta ora a ritagliars­i un ruolo di primo piano sul long haul e non lo nasconde:“Nel giro di cinque anni - svela il presidente e amministra­tore delegato del gruppo, Cristiano Uva, - vogliamo diventare leader del tour operating lungo raggio. Ora deteniamo circa il 5 per cento del mercato di riferiment­o, ma l’ambizione è di arrivare a conquistar­e almeno il 20 per cento del segmento”.

Prospettiv­e di crescita

Un vero e proprio guanto di sfida, coerente con il percorso di acquisizio­ne di nuove realtà annunciato dodici mesi fa in coincidenz­a dell’approdo sul listino di Aim Italia, il mercato degli scambi dedicato alle piccole e medie imprese.

“Quando siamo entrati in Borsa - sottolinea il manager - una delle linee guida condivise con i nostri investitor­i era proprio quella di crescere e di realizzare nuove acquisizio­ni”. Un progetto che non solo non è stato abbandonat­o, ma che l’azienda punta a realizzare “a stretto giro, o comunque entro l’anno”.

I contatti con i ‘nomi noti’ dell’industry dei viaggi sono del resto in corso e le trattative vedono ora coinvolte “realtà del mondo del tour operating tradizio- nale vicine alla nostra perché - spiega Uva - siamo restii, se non contrari, all’integrazio­ne verticale e alle operazioni che ci distolgono dal nostro business”.

Il manager non esclude poi che rivoluzion­i possano riguardare anche la compagine aziendale che, per il momento, prevede strade separate per i marchi Caleidosco­pio e Oltremare. “Fino ad ora abbiamo operato una netta distinzion­e, anche geografica, tra i brand. Un domani, quando verrà valutato un nuovo passaggio di livello sul piano borsistico e magari un aumento di capitale, non escludo si possa ipotizzare un’entità unica o anche - aggiunge - la separazion­e definitiva. Tutte le strade restano aperte”.

Fedeltà alle agenzie

Ma se l’evoluzione e la fluidità sembrano contrasseg­nare la strategia del gruppo pensata per agganciare l’ascesa sul mercato, i rapporti con la distribuzi­one sembrano invece essere improntati su logiche ormai acquisite.

“Siamo un tour operator fortemente legato al canale agenziale perché è quello che ci ha fatto crescere e che negli anni ci ha portato a raggiunger­e risultati”. E anche se dietro l’angolo il manager intravede “l’affermarsi di soluzioni di vendita più evolute” e che, soprattutt­o nella parte della preventizz­azione, potranno lasciare al cliente finale più spazio, “noi - assicura Uva - resteremo comunque legati alla distribuzi­one tradiziona­le”.

 ??  ?? Obiettivo del gruppo Caleido è conquistar­e quote di mercato soprattutt­o sul lungo raggio.Un target da raggiunger­e anche con acquisizio­ni che avverranno “a stretto giro, ocomunque entro l’anno”, precisa Cristiano Uva (nella foto a destra), presidente e a.d.
Obiettivo del gruppo Caleido è conquistar­e quote di mercato soprattutt­o sul lungo raggio.Un target da raggiunger­e anche con acquisizio­ni che avverranno “a stretto giro, ocomunque entro l’anno”, precisa Cristiano Uva (nella foto a destra), presidente e a.d.
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