Enit riparte: il nuovo piano
L’Agenzia lancia una strategia che ruota attorno a tre pilastri: digitale, big data e struttura
Saranno tre gli asset fondamentali su cui si muoverà il piano strategico di Enit, presentato dal consigliere delegato Fabio Lazzerini in occasione del Forum Confcommercio svoltosi a Cernobbio nei giorni scorsi. Ecco quindi una nuova struttura organizzativa, il rifacimento totale del supporto digitale e un osservatorio che non solo dia i dati degli arrivi, ma anche i trend dei mercati in crescita.
“Stiamo mettendo responsabili di prodotto che siano anche cross regionali - spiega Lazzerini - e che facciano riferimento a un direttore commerciale. Per quanto riguarda il digitale, il concetto di portale era vecchio quando è nato italia.it, oggi è decisamente obsoleto. Devono entrare in gioco social e mobile”. Infine, il tema dell’osservatorio: “La parola d’ordine è avere non solo i dati sui turisti che arrivano, ma comunicare anche i Paesi in crescita, a supporto del trade e dei tour operator”.
Via, quindi, allo smantellamento dell’attuale portale italia.it, che verrà rimpiazzato da un eco-sistema impostato su social e applicazioni mobile; l’area statistica, invece, sarà realizzata con l’utilizzo dei big data forniti da realtà già attive come Istat, Ciset, Confcommercio che, con i loro os-
PROSPETTIVE La promozione
dell’Italia avverrà tramite campagne dedicate a diversi target e focalizzate su differenti
territori
servatori, contribuiranno a dare aggiornamenti in tempo reale delle tendenze.
Altra area d’intervento, sarà quella della mappatura delle delegazioni Enit all’estero, tutta da rivedere, in quanto era stata disegnata per i mercati turistici di vent’anni fa. Per quanto riguarda la promozione, Lazze- rini anticipa un’azione mirata su diversi target e differenti territori.“Vogliamo agire in modo mirato su specifici target e solo con certe Regioni - dice -. In quest’ottica abbiamo razionalizzato la partecipazione alle fiere, ma adotteremo al più presto un’attività di marketing generazionale, raccontando l’Italia almeno in quattro linguaggi diversi indirizzati ai millennial, ai babyboomer, agli active-senior e alla X Generation”.
L’idea è lavorare con i motori di ricerca per promuovere l’Italia in modo virale e con una strategia che Lazzerini definisce “chirurgica”.