Viaggi in Usa: nuove regole
Dal primo aprile sono cambiate le procedure: Esta solo con il passaporto biometrico
Sono operative dall’inizio del mese le nuove procedure per accedere negli Stati Uniti rivolte ai cittadini che fanno parte dei Paesi, come l’Italia, parte del Visa Waiver Program.
Dal primo aprile, infatti, l’unico passaporto accettato per l’Esta (la procedura online per ottenere il permesso), è esclusivamente quello biometrico-elettronico, ovvero il passaporto che contiene anche il chip.Tutti i viaggiatori che non ne sono provvisiti devono richiedere il visto al Consolato Usa prima di partire.
La nuova procedura si unisce così alla recente restrizione messa a punto dal Governo americano per innalzare i livelli di sicurezza. Secondo quanto si legge nel comunicato pubblicato sul sito del Consolato di Milano “i cittadini di paesi Vwp che hanno effettuato viaggi, o risultano essere stati, in Iran, Iraq, Sudan o Siria a partire dal 1 marzo 2011 (fatte salve limitate eccezioni per viaggi diplomatici o per scopi militari in servizio di un paese Vwp); i cittadini di paesi Vwp in possesso di doppia cittadinanza iraniana, irachena, sudanese o siriana non saranno più idonei a viaggiare e ad essere ammessi negli Stati Uniti nell’ambito del Visa Waiver Program”.
Il Governo degli States ha messo in campo una serie di misure per incrementare
la sicurezza dei viaggiatori
Gli stessi potranno comunque richiedere il visto presso il Consolato.
Sempre in materia di Esta, va inoltre ricordato che il nuovo modulo introdotto alcuni mesi fa va compilato esclusivamente da chi viaggia e non può essere delegato ad agenzie o tour operator.
Per quanto riguarda la richiesta del visto, già negli scorsi mesi l’associazione Visit Usa aveva raccomandato ai viaggiatori di avviare la pratica per la richiesta almeno un mese prima della partenza. Tuttavia è disponibile anche una procedura ‘Expedited’ che, in casi di particolare urgenza, può consentire di ottenere il documento nel giro di circa una settimana.
Inoltre è necessario precisare che tutti coloro che viaggiano verso gli Stati Uniti e all’interno del Paese sono soggetti a un’ulteriore procedura, il Secure Flight Program sviluppato dalla Tsa.