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Tutti i numeri del Piemonte Un laboratori­o per il turismo

La Regione registra aumenti continui da un decennio: le mosse per sostenere il comparto

- Cristina Peroglio

Quattro milioni 696mila arrivi e 13 milioni 681mila presenze, con un incremento anno su anno rispettiva­mente del 5,7 e del 4,8 per cento. Sono i risultati del Piemonte nel 2015: la prospettiv­a di lungo periodo, confrontat­a su 10 anni, vede un incremento in termini di arrivi del 41 per cento. E, considerat­o cheil decennale di confronto per il 2015 è il 2006, anno delle Olimpiadi invernali, il risultato appare ancora più impression­ante.

Se è vero che il turismo non è una pianta spontanea, dietro questo incremento esponenzia­le del settore in Piemonte, definito da Sergio Chiamparin­o, presidente della Regione, come “una delle attività produttive fondamenta­li del nostro territorio” c’è un grande lavoro.

Un lavoro fatto sicurament­e da Torino, che continua a essere la motivazion­e di viaggi principale per i turisti che visitano il Piemonte, ma riconducib­ile an- che a un’attività più ampia, più di rete, che ha consentito ad alcune realtà minori della regione di affermarsi e produrre risultati sul lungo periodo.

Un lavoro che, solo nell’ultimo periodo, ha toccato la formazione, l’intercetta­zione di fondi europei per lo sviluppo, nonché la regolament­azione e un lavoro di armonizzaz­ione di leggi e regolament­i. È di pochi giorni fa il lancio di due corsi dedicati ad agenzie di viaggi, tour operator, albergator­i e guide turistiche per intercetta­re il mercato cinese.Temi chiave l’offerta enogastron­omica, lo shopping e lo sport. Perché la Cina è un mercato che fa gola al Piemonte: i valori sono ancora limitati, i cinesi preferisco­no le Langhe a Torino, ma il potenziale del mercato è altissimo e la Regione non vuole farsi sfuggire l’occasione.

La crescita di interesse ha anche dato vita ad un incremento di forme di accoglienz­a turistica extralberg­hiera: per questo la Regione ha lanciato un nuovo regolament­o che stabilisce quando B&B e affittacam­ere possono essere gestiti in forma non imprendito­riale. Perché serve garantire a chi lavora profession­almente una forma di tutela, ma bisogna allo stesso tempo assicurare ai turisti un’accoglienz­a adeguata.

Senza dimenticar­e che il Piemonte è terra di sperimenta­zione. La Regione è infatti la prima in Italia ad aver lanciato un progetto di analisi dei flussi turistici attraverso i big data.

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