L’Italia delle agenzie
Si registra un’impennata nelle vendite intermediate delle spiagge tricolori
Tutti lo davano per disin terme diato. E invece si sta rivelando l’arma
segreta delle agenzie, in un’estate dove la mappa del turismo sta diventando sempre più ristretta. Il Mare Italia, secondo le stime di Gfk, sarà il re della distribuzione fisica. Stando alle cifre dell’istituto di ricerca, le vendite delle spiagge della Penisola hanno registrato una vera e propria galoppata delle prenotazioni, con un +27 per cento a gennaio.
Un dato che fa ben sperare, in un momento in cui le alternative alla parte Sud del Mediterraneo sono fondamentali per il turismo organizzato. Tut- tavia, secondo l’istituto di ricerca, il Mare Italia non ha beneficiato unicamente delle minori prenotazioni su Egitto e Tunisia. In base ai dati, infatti, il fenomeno sarebbe iniziato già in tempi meno sospetti.
L’importanza del budget
Non solo: il ritorno in agenzia sarebbe stato dettato da una maggiore attenzione al budget. Secondo Gfk, avendo meno soldi a disposizione per i viaggi, quella estiva diventa ‘ la’ vacanza, l’unica dell’anno. E, dunque, per salvaguardare quella sola occasione di svago, i turisti sono più pro- pensi a tutelarsi maggiormente rivolgendosi a un professionista.
Le spiagge italiane sembrano avere la meglio anche sui competitor. Lo share totale di Grecia e Spagna, infatti, non raggiunge quello della sola Italia.
Insomma, quello che sembrava un prodotto ormai lontano dai banconi sta tornando prepotentemente all’intermediazione. Bisogna vedere se i prossimi mesi manterranno le promesse delle prime settimane dell’anno, ma i segnali positivi sembrano esserci tutti.
Altro dato importante, la quota del target famiglie, che si attesta al 60 per cento delle prenotazioni.
Sul fronte della clientela estera, la Penisola si rivela competitiva soprattutto per quanto riguarda l’esperienza complessiva dei viaggiatori. E le destinazioni cosiddette ‘minori’ guadagnano punti rispetto alle mete più consolidate nell’immaginario collettivo.
Resta, per la clientela italiana, lo spettro del last minute. Nonostante tutte le iniziative messe in campo all’interno del settore dei viaggi, la rincorsa all’ultimo minuto sembra non passare di moda. E Gfk prevede, anche per l’estate ormai alle porte, l’assalto alla ricerca della partenza a pochi giorni di distanza.
Solo land per Puglia e Calabria, traghetto per la Sardegna, aereo per la Sicilia. Saranno queste le scelte nelle agenzie di viaggi dei vacanzieri che prenoteranno il Mare Italia per l’estate 2016. A rivelarlo è una ricerca GfK che ha analizzato le vendite relative al mese di gennaio che prendono in considerazione i vari prezzi di una vacanza di otto giorni per una persona nelle diverse regioni italiane.
Non sorprende, quindi, trovare tra le mete più vendute Sardegna e Sicilia, con un costo medio rispettivo di 1.164 e 1.065 euro: “Solitamente - illustra l’industry leader di GfK, Daniela Mastropasqua - circa l’80 per cento delle prenotazioni Italia sono solo land con un prezzo medio di 620 euro per otto giorni, ma in questo caso la componente trasporti è rilevante e si riflette sul costo”.
Qualche sorpresa arriva sull’Emilia Romagna, che si piazza al terzo posto con 855 euro, più del doppio della Puglia, 400 in più della Toscana e 300 in più della Calabria.“Non è più la destinazione zaino in spalla di un tempo - spiega la manager -. Ci sono catene di rilievo che hanno investito nella riviera romagnola e questo è il risultato”.
Per quanto riguarda le tempistiche di prenotazione, gli italiani si confermano un popolo dedito al last minute, visto che la gran parte delle pratiche viene concretizzata a giugno e luglio per le partenze nei mesi successivi. Il 60 per cento delle prenotazioni riguardano viaggi di 8 o più giorni e quasi il 60 per cento sono famiglie.“È ovvio che ci troviamo davanti a uno scenario in continua evoluzione - argo-
Interessante la distribuzione geografica: se quattro regioni ( Lazio, Toscana, Lombardia e Veneto, che radunano le grandi città d’arte) accolgono più visitatori stranieri di tutte le altre 16 messe assieme (circa il 60 per cento), il turista trova più soddisfazione nell’altra Italia, quella ‘minore’. nel nostro Paese, visto che il 20 per cento ha visitato l’Italia più di 3 volte. Internet è la prima fonte di informazioni, ma non rinunciano al passaparola per trovare strutture a prezzi accessibili.
Le famiglie mostrano esigenze organizzative più rigide e tendono a pianificare le vacanze a lungo termine indirizzandosi verso soluzioni ricettive che già conoscono. I maturi