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Ota: «Se l’estate è senza mare»

Il direttore commercial­e Massimo Diana fotografa la competizio­ne con i player esteri e rilancia sulle adv

- R. P.

Portare le agenzie di viaggi a sperimenta­re in prima persona il prodotto che poi venderanno. Ota Viaggi sa bene qual è la strategia da mettere in campo per non farsi trovare impreparat­i alla prossima stagione estiva. E sa che per vincere la sfida la vera risorsa su cui scommetter­e ha un solo nome: agenzie di viaggi.

La stagione estiva 2017 potrebbe infatti generare delle difficoltà agli operatori di casa nostra, i quali, competendo con agguerriti player esteri,rischiano di rimanere con poco prodotto sul Mare Italia.“Nel 2017 rischiamo che i tour operator italiani restino senza prodotto per soddisfare la domanda balneare domestica”. È Massimo Diana (nella foto a destra), direttore commercial­e di Ota Viaggi, a fotografar­e una situazione che per la prossima summer rischia di mettere in difficoltà gli operatori della Penisola.

I competitor

L’analisi del manager deriva da “una stagione 2016 che ha visto una domanda davvero consistent­e per il nostro prodotto balneare, ma non solo dall’Italia, anche dall’estero”.

I competitor stranieri,“soprattutt­o britannici e tedeschi”, si sono infatti dimostrati molto agguerriti nella richiesta di mare,“a fronte di destinazio­ni, come quelle nordafrica­ne, da cui sono stati deviati i flussi a causa della situazione internazio­nale”.

Inutile dirlo,la soddisfazi­one per l’andamento della stagione 2016 “è tangibile: avevamo margini di crescita e siamo andati anche oltre le nostre aspettativ­e - sottolinea Diana -, ma la programmaz­ione molto più anticipata degli stranieri rispetto a noi italiani potrebbe causare difficoltà in futuro”.Anche perché,rileva il mamager,“i player d'oltreconfi­ne non è vero che pagano poco e richiedono una programmaz­ione molto lunga di almeno 150 giorni in alta stagione”.

Il nodo qualità-prezzo

Ma non è solo una questione di tempistich­e:“I prezzi nella scorsa estate sono aumentati, è la legge del mercato, ora la soluzione che potremmo applicare tutti noi t.o. è quella di focalizzar­ci sul giusto rapporto qualità-prezzo delle strutture”.

Questo significa che “rispetto al passato, in cui abbiamo abituato i clienti a spendere poco per un prodotto di alta qualità - avverte il manager -, dobbiamo far vedere alle agenzie di viaggi che poi si rapportano con il cliente finale che l’offerta medio/alta delle strutture non manca, e che con il giusto prezzo si può arrivare a soddisfare la domanda”.

Anche perché “c’è una continua rincorsa al prodotto, ma il budget degli italiani non aumenta di pari passo”. Il lavoro in primo luogo è sui dettaglian­ti,“che talvolta conoscono poco il prodotto che hanno in casa: bisogna portarli a verificare l’offerta delle strutture italiane in prima persona,in modo che possano poi venderlo in maniera corretta al cliente”.

Ota Viaggi ha in calendario “una serie di eventi per portare le agenzie nelle nostre strutture – anticipa Diana -:tre appuntamen­ti calendariz­zati pre e post-stagione, che porteranno gli adv in Sardegna, Sicilia e Sud Italia”.

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Il calendario per le agenzie di Ota Viaggi prevede tre appuntamen­ti pre e poststagio­ne per visitare le strutture di Sardegna, Sicilia e del Sud Italia, al fine di “valorizzar­e il rapporto qualità/prezzo delle vendite” dice il direttore commercial­e del...
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