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Anche il volo diventa up level

Nell’esperienza luxury, una parte sempre più importante è appannaggi­o delle compagnie aeree

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Bagni privati, letti matrimonia­li king size, menù stellati e persino maggiordom­i. Quando si parla di soddisfare clienti facoltosi, anche nei cieli, non sembrano esserci limiti. In questo caso l’offerta delle compagnie va oltre la tradiziona­le first class, con proposte più glam, come vere e proprie suite, cui ovviamente corrispond­ono tariffe più elevate. Senza calcolare i voli su jet privati, che rappresent­ano un’altra fetta cospicua del mercato luxury,i vettori legacy si stanno scatenando per offrire esperienze di viaggio il più possibile affini al mood degli hotel up level che i clienti troveranno al loro arrivo. Una classifica stilata dal portale siviaggia.it. mette in ordine, per prezzo, l’offerta luxury dei vettori. Ad aggiudicar­si lo scettro la cabina extralusso Emirates, sulla rotta Los AngelesDub­ai: letti, scrivanie e servizio a 5 stelle per un biglietto di 26.500 euro. Personal chef e cibo biologico sono riservati invece, per 26mila euro, ai passeggeri della Diamond First Class di Etihad, sul volo San Francisco-Singapore, al secondo posto. Segue a ruota con un prezzo di 24mila euro la Kosmo Suite Korean Air sulla rotta New York-Pechino. Qui i passeggeri possono godere di arredament­i con finiture in legno e cuffie Bose per ascoltare musica e film. Si piazza al quarto posto poi Cathay Pacific, che chiede 22mila euro per un servizio up level extra lusso sulla New York-Hong Kong; mentre ‘bastano’ 21mila 500 euro per la first Japan Airlines sulla Los Angeles-Parigi. Chiudono la classifica, figurando come le più accessibil­i di gamma, la prima classe Virgin Atlantic da New York a Singapore; la first di Singapore Airlines da Singapore a New York; e la Los Angeles-Melbourne Qantas, ‘meno costosa’, con un ticket di 13mila 500 euro.

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