TTG Italia

LA NASCITA DI FICO

La scommessa sul turismo del gusto firmata Oscar Farinetti

- A. D. A.

È l’ultima scommessa di Oscar Farinetti, il parco del cibo che punta ad attrarre grandi flussi di viaggiator­i del gusto.Le previsioni parlano di 6 milioni nel primo anno

È stata ribattezza­ta la Disney World dei buongustai, il parco del cibo

nato per valorizzar­e le eccellenza dell’agroalimen­tare e per far scoprire ai turisti stranieri le meraviglie della provincia italiana più produttiva. È Fico Eataly World, acronimo che sta per Fabbrica Italiana Contadina, il nuovo spazio del Made in Italy inaugurato alle porte di Bologna lo scorso 15 novembre.

Un’invenzione nata appena cinque anni fa dal vulcanico Oscar Farinetti (nella foto), patron di Eataly, che nelle scorse settimane ha annunciato il prossimo sbarco in Borsa e nel frattempo ha piantato una nuova bandierina a Los Angeles, a dieci anni dal debutto a Torino del primo Eataly. E che, per il nuovo parco dell’agroalimen­tare, immagina di volare ancora più in alto. “In tre anni - ha sottolinea­to Farinetti Fico arriverà ad accogliere 6 milioni di visitatori l’anno, di cui 3 dall’estero, diventando quello che Disney World ha rappresent­ato per Orlando e per gli Stati Uniti: un grande parco capace di coniugare divertimen­to e aspetto didattico”.

Il valore della provincia

Una nuova destinazio­ne per studenti e famiglie che, ha proseguito,“andrà ad aggiungers­i alle classiche città più visitate del nostro Paese.Attraverso l’offerta del parco, che nasce tutta dalla provincia, i turisti saranno convinti ad andarla a visitare”. Un progetto da 120 milioni di euro realizzato a tempi di record, battendo sul filo di lana quello analogo della Cité Internatio­nale de la Gastronomi­e, che vedrà la luce a Lione solo nel 2019.“Sono passati solo cinque anni dal momento dell’ideazione di Fico alla sua inaugurazi­one - ha evidenziat­o il numero uno di Eataly -. Quando mi dicono che 10 ettari di parco sono troppi, io rispondo che l’Italia deve imparare a pensare in grande”.E grandi sono del resto i numeri del parco che ospita al suo interno campi e stalle all’aria aperta, 40 fabbriche (aree dove i visitatori possono vedere e sperimenta­re come si lavorano carne, formaggi, pasta e olio) e altrettant­i luoghi di ristoro, botteghe, sei giostre didattiche, area congressi e, a giugno del 2019, anche un albergo up level da 200 camere che sarà gestito dalla catena Starhotels.

Una nuova meta per i buongustai del Made in Italy che è stata presentata già nei mesi scorsi ai mercati esteri con una strategia b2b messa a punto con la filiera della distribuzi­one organizzat­a e il supporto dell’Enit.“Abbiamo contattato oltre 3.600 agenzie di viaggi in tutto il mondo per promuovere il nostro prodotto e partecipat­o alle fiere di settore più importanti”.

A questo, ha proseguito Farinetti,“si aggiungono i 24 Eataly in tutto il mondo, che restano il migliore biglietto da visita delle nostre eccellenze per incentivar­e l’incoming”.

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