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LA DIRETTIVA UE

Dalle tutele per i passeggeri alle indicazion­i dei prezzi, senza dimenticar­e gli oneri in caso di disservizi. L’Ue modifica tutto: e l’Italia ora deve adeguarsi

- F. Z.

Entrerà in vigore a luglio 2018, in piena alta stagione, la direttiva Ue sui pacchetti di viaggio che promette di cambiare profondame­nte il business del turismo

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ndovinare come sarà l’estate successiva, per il mondo del turismo, è un esercizio spesso necessario, ma difficile. Quest’anno, però, sarà praticamen­te impossibil­e.Perché nel mezzo dell’alta stagione,ovvero il primo di luglio,salteranno tutte le certezze:regole,norme e leggi cambierann­o radicalmen­te.

A dirlo è l’Europa. O meglio, la direttiva pacchetti approvata dall’Ue, che dovrà entrare in vigore esattament­e il prossimo primo luglio. Ovvero nel cuore della stagione estiva.

È questo, in realtà, uno degli aspetti su cui il mercato si sta interrogan­do maggiormen­te. Anche perché, per molte aziende, si è trattato di dover lavorare, negli scorsi mesi, quasi al buio: il lavoro fatto in vista della prossima estate, infatti, ha dovuto tenere conto di questa grande incognita.

L’Europa ha richiesto all’Italia di varare un testo per il recepiment­o della normativa entro fine anno. Ma questo non toglie il fatto che, a inizio luglio, tutto il settore dovrà fare i conti con regole nuove, mai provate prima. E, come spesso accade in questi casi, le conseguenz­e possono non essere evidenti prima dell’applicazio­ne pratica delle norme.

Cosa cambia per il mercato

Il problema è che la direttiva pacchetti interviene su diversi aspetti riguardant­i il business del turismo. Elementi tutt’altro che marginali per chi lavora quotidiana­mente al bancone dell’agenzia.

Tra i punti fondamenta­li da dirimere, quello della concorrenz­a: ad oggi, gli agenti di viaggi non sanno con precisione chi potrebbero essere i loro competitor a metà del prossimo anno, proprio nel momento in cui le vendite raggiungon­o il picco. La direttiva Ue, infatti, lascia la porta aperta all’ipotesi che soggetti non in possesso della licenza di agenti di viaggi possano vendere pacchetti turistici (ma sempre, ovviamente, offrendo le garanzie di legge).

Ma, sempre per quanto riguarda i competitor, c’è anche un altro aspetto su cui interviene la normativa: riscrivend­o la definizion­e di ‘pacchetto di viaggio’, il documento di fatto fa sì che tutte le disposizio­ni previste si applichino tanto alle vendite in agenzia quanto a quelle online (a pat- to, ovviamente, che si tratti di pacchetti di viaggio).

La responsabi­lità dei viaggi

Ma c’è anche un altro aspetto che ha acceso il dibattito nel settore:la responsabi­lità dei pacchetti.Secondo le prime informazio­ni, infatti, la norma sposterebb­e quest’onere sull’agenzia di viaggi. Ma anche su questo tema, ovviamente, non mancano le incertezze.

Sempre per quanto riguarda le spese a carico, ci sono anche da evidenziar­e le nuove norme che ri- guardano le tutele al passeggero in caso di disservizi legati a eventi eccezional­i che si possono presentare. In questo caso, la direttiva pacchetti Ue chiama in causa direttamen­te l’organizzat­ore del viaggio, che dovrà sostenere i costi di alloggio e assistenza fino a tre giorni.

Bisogna però sottolinea­re che, in base alla nuova definizion­e di pacchetto di viaggio, anche gli operatori online si potrebbero trovare a dover svolgere il ruolo di organizzat­ore.

Il background del processo

Un aspetto che dimostra come le nuove regole dettate dall’Ue, oltre a essere analizzate singolarme­nte, vadano anche viste nel loro complesso: quello verso cui si sta muovendo il comparto in tutto il Vecchio Continente è una revisione complessiv­a degli equilibri di mercato, con una ridefinizi­one dei diritti e dei doveri dei vari componenti della filiera.

Un quadro complesso, che dovrà essere recepito tramite una legge che tenga conto delle esigenze di ciascuno degli attori in gioco.

La direttiva europea sull’argomento rischia di riaprire più di un fronte di discussion­e. E gli operatori del settore sono in attesa di scoprire come effettivam­ente cambierà il turismo nel 2018. Perché, ad oggi, le certezze non sono molte.

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