Italia, l’anno della crescita Arriva la conferma del boom
Il 2017 ha mantenuto le promesse e ha fatto registrare un +4,2 per cento di presenze
Con l’inizio del 2018 iniziano ad arrivare i primi dati su arrivi e presenze turistiche del 2017. E, naturalmente, non sono uniformi.Al di là delle polemiche sulle cifre, che in Italia sono all’ordine del giorno, quello che risulta evidente è che il 2017 si è confermato come un vero anno d’oro per il turismo tricolore. Primo a dirlo il ministro Dario Franceschini, che assegna al Paese un +7,8 per cento di arrivi e +7 per cento per la spesa degli stranieri in Italia. “Il turismo in Italia è in forte crescita, con i primi segnali positivi per quanto riguarda le politiche di destagionalizzazione e un significativo aumento degli arrivi dall’estero - ha detto Franceschini -. Bene anche il turismo sostenibile, con un primo successo dell’Anno dei Borghi dopo quello dell’Anno dei Cammini. Il 2017 verrà ricordato come un anno record per uno dei settori strategici dell’economia nazionale, che è doveroso accompagnare e sostenere nella sua crescita”.
Studio Confesercenti
Un primo consuntivo dell’anno prova a stilarlo Confesercenti, con il supporto del Centro StudiTuristici di Firenze.La crescita degli arrivi, secondo i dati,è stata di 5 milioni rispetto al 2016 e ancor di più sono aumentate le presenze, con un +17 milioni anno su anno. Gli incrementi hanno coinvolto tutte le tipologie di prodotto e di strutture ricettive.
La crescita complessiva per le presenze in Italia è stata del 4,2 per cento, con la componente italiana a +4 per cento e quella straniera a +4,3. Per quanto riguarda le strutture ricettive, gli hotel hanno avuto la performance migliore, recuperando terreno rispetto all’offerta extralberghiera. L’aumento per il ricettivo tradizionale è stato, infatti, del +4,3 per cento, mentre l’ospitalità alternativa ha portato a casa un +3,9.