L’ITALIA DEL CLUB MED.
Il tour operator chiama a raccolta le agenzie di viaggi per supportare l’espasione
È indubbiamente l’anno dell’Italia il 2018 di Club Med. L’anno di Cefalù, quell’oggetto del desiderio atteso per tanti anni e che finalmente a giugno aprirà le sue porte ai primi clienti. L’anno del Lido di Venezia, secondo 5 Tridenti tricolore per il quale inizieranno presto i lavori. L’anno del work in progress per nuovi progetti, tra la Sardegna e le Dolomiti.
Una grande ripartenza sulla Penisola e che prevede investimenti ad hoc per promuovere il Paese. Insieme al resto della programmazione si trasforma in tanta carne al fuoco per le vendite sul nostro mercato e per le quali è necessario avere un supporto forte da chi, per quest’ultimo aspetto, è fondamentale: le agenzie di viaggi. Club Med si è quindi messo all’opera e ha messo a punto un programma preciso per la distribuzione.
Gruppo Facebook per gli agenti
“Attualmente - spiega Pietro Fornari, trade marketing executive Southern Europe - i progetti più significativi sono due: la gestione di un gruppo su Facebook in cui l’accessibilità dei contenuti è immediata (prodotti, news, foto, video, locandine e offerte) e che, a oggi, coinvolge oltre 1.300 agenzie, dimostrandosi uno strumento in crescita in quanto facile e veloce da usare. A questo si aggiunge il rinnovamento, a partire da marzo, del sito Clubmedagenti.it”.
Tante novità, inoltre, all’interno delle pagine web dedicate ai resort, al fine di supportare l’agenzia a 360 gradi nelle fasi di presentazione e della vendita. Saranno presenti schede descrittive sempre aggiornate con l’andamento dei prezzi e i dettagli sulle strutture in tempo reale. Un meccanismo completamente automatizzato, corredato da informazioni pratiche come il meteo a 30 giorni e il dress code per le serate in programma durante il soggiorno.
I Blue Days a metà marzo
Club Med, inoltre, ha pensato di stimolare il turismo italiano (e non solo) attraverso un’iniziativa spot, ma dal forte impatto, per la programmazione del prossimo inverno: i Blue Days. Saranno tre giorni (14-15-16 marzo), durante i quali si potrà usufruire di uno sconto del 15 per cento prenotabile in agenzia sulle partenze dall’1 novembre 2018 al 30 aprile 2019. Nessuna meta è esclusa. “È un modo - spiega Eyal Amzallag, managing director commercial Sud Europa - per aiutare le famiglie a gestire al meglio il budget destinato alle vacanze, dando loro la possibilità di prenotare in anticipo e al miglior prezzo”. Un approccio, una spinta pensata soprattutto per gli italiani, per modificare la mentalità da late booker che li contraddistingue.
“Il ruolo delle agenzie di viaggi - puntualizza Amzallag -, è quello di far capire ai propri clienti i vantaggi di un early booking: ampia scelta e costi più bassi. L’Italia rappresenta per Club Med un player importante e l’obiettivo è di conservare la quota di mercato fin qui ottenuta”.
Gli investimenti nei villaggi
Tornando sul tema delle nuove aperture “Cefalù - sottolinea Amzallag -, che riaprirà i battenti a giugno, costituisce soltanto la punta dell’iceberg. In cantiere abbiamo un secondo cinque tridenti al Lido di Venezia (in previsione per il 2021), che renderà l’Italia l’unico Paese al mondo con due resort a 5 Tridenti. Si aggiungono poi dei progetti ancora in trattativa per possibili nuove strutture in Sardegna e nelle Dolomiti”.
E poi c’è la montagna, con Pragelato che sta regalando grosse soddisfazioni a Club Med sia in estate, sia in inverno, il prodotto neve maggiormente richiesto dagli italiani che ha registrato su quasi tutte le settimane oltre l’80 per cento di riempimento fino ad aprile. Ed è proprio quest’ottimo andamento che ha portato il management a deliberare, per dicembre 2019, un’estensione di 100 camere.
La spinta digital per cambiare passo
C’è poi un altro ambito in cui Club Med si sta muovendo per non perdere il treno delle evoluzioni nel turismo. Non si tratta soltanto di implementare le procedure di booking online, ma di disegnare un approccio multi-channel che costituisca un’esperienza per il cliente in ogni fase della propria vacanza, da prima della partenza fino al rientro.
La tecnologia entra dunque anche nei villaggi grazie a strumenti come l’easy arrival che, come illustra Giorgio Trivellon, sales manager, “permette di prenotare “una serie di servizi prima di giungere in loco, e il braccialetto hi-tech che non funge soltanto da chiave della propria camera ma serve anche, per esempio, a effettuare pagamenti all’interno del resort. A tutto ciò si somma un’app che aiuta il cliente a vivere appieno la propria vacanza dettagliandolo su tutto quello di cui necessita”.
Posizionamento sulla fascia alta
Club Med gode di uno dei tassi di loyalty (circa il 75 per cento) più alti del mercato grazie soprattutto all’esperienza premium offerta da un ventaglio di destinazioni assolutamente unico. “È anche per questo motivo - rivela Trivellon che l’azienda ha deciso di chiudere le strutture a 3 tridenti o riposizionarle da 4 in su”. Un turismo sempre più luxury e un obiettivo strategico non indifferente: essere il principale punto di riferimento sulla montagna. “Dicembre 2018 - continua Trivellon - vedrà la nascita di un club nelle Alpi francesi in Alta Savoia: Les Arcs Panorama, un 4 tridenti con uno spazio a 5 stelle”. Una vista panoramica mozzafiato e una struttura completamente integrata nella pineta locale a 1.600 mt di altezza. Area wellness, una cucina raffinata e con formula ‘all day dining’, il tutto condito dalla presenza di uno chef stellato.
“Altra novità per l’inverno 2019 - aggiunge il sales manager - è poi l’ investimento‘ sole’ di La Po in teaux Canonniers sull’isola di Mauritius.
Un makeover che mira a rendere questo resort (che riaprirà a settembre 2018), il riferimento per le famiglie nell’Oceano Indiano”. Si tratterà di un 4 tridenti sito sulla spiaggia più bella del Paese. Verrà effettuato un ampliamento, con 96 camere superior comunicanti, una family pool, un restyling del ristorante principale e un grosso investimento per quello in spiaggia.