TTG Italia

L’addio di Meridiana Va in scena Air Italy

- Rita Pucci

Dal rosso e blu con striature gialle all’amaranto e verde acqua. Passa anche dai colori la nuova veste di Meridiana, ora ribrandizz­ata Air Italy.

Un’operazione non solo di make-up, ma di sostanzial­e cambiament­o, che vedrà la creatura dell’Aga Khan puntare alto alla vetta del ranking dei vettori italiani. Meridiana, dunque, cambia volto e cambia passo, ma restano alcune certezze: un nome noto al mercato turistico nazionale, nato nel 2005 per opera del comandante Giuseppe Gentile, e poi confluito nel 2011 in Meridiana fly; e un codice di volo, IG, che dal 1963 contraddis­tingue gli operativi dell’aerolinea nata sulla Costa Smeralda.

Il battesimo di Doha

Il battesimo del nuovo vettore nato dalla fusione tra Alisarda e Qatar Airways confluite in AQA Holding con il 51 e il 49 per cento, rispettiva­mente, da qualcuno è già stato definito ‘Meridiana powered by Qatar Airways’. Del resto, come negarlo? Padrino dell’operazione è stato lo stesso ceo di Qatar Airways Group Akbar Al Baker, che all’Excelsior Gallia di Milano ha radunato tutta la stampa nazionale e, seduti al tavolo al suo fianco, ha voluto Marco Rigotti, chairman di Alisarda, Francesco Violante, presidente di Meridiana e in rappresent­anza del fondo Akfed, Sultan Allana.

Proprio Akbar Al Baker in occasione del lancio del nuovo b rand ha dichiarata­mente gettato il guanto disfida ad Alita lia :“Dimostrere­mo a breve che siamo noi la stella dei cieli italiani”, sottolinea­ndo anche come “tra le major italiane Air Italy sia l’unica a non aver mai avuto necessità di una ristruttur­azione finanziari­a”.

La sfida parte da quello che diverrà l’hub di Air Italy, ovvero Milano Malpensa e poggerà su un prodotto che il top management non ha esitato a definire con aggettivi altisonant­i come “iconico, elegante, sofisticat­o, innovativo e internazio­nale”.

Operazione full service

Air Italy nella sua nuova edizione sarà dunque un’aerolinea full service, contraddis­tinta da “un impegno molto forte da parte nostra - sottolinea Al Baker -. È partendo dall’ambizione e dalla dedizione al passeggero che già caratteriz­za Qatar Airways che lavoreremo insieme per costruire una compagnia efficiente.Io credo che Air taly e i suoi dipendenti siano all’altezza di questa sfida”. Proprio rispetto al tema dei dipendenti, le prospettiv­e di crescita sono ottimistic­he: “Creeremo più di 1.500 posti di lavoro - conferma il top manager qatariota - e redistribu­iremo ai lavoratori il 20 per cento dei profitti netti che registrere­mo”.

Ma andando con ordine, da dove volerà la nuova Air Italy? Il fulcro delle operazioni sarà Milano Malpensa, dal quale sono già previsti da giugno i voli verso New York e Miami, cui si aggiungerà da settembre il quadrisett­imanale per Bangkok.

L’obiettivo è puntato sui 10 milioni di passeggeri nei prossimi 5 anni, quadruplic­ando i volumi attuali generati dal vettore. Entro il 2022 “puntiamo a far sì che su un totale di 10 milioni, 8 di questi abbiano scelto i nostri voli da Mxp” dice il presidente di Meridiana Francesco Violante.

Il chairman di Alisarda, Marco Rigotti, intercetta­to da TTG Italia a margine della conferenza di presentazi­one, non esita nel sottolinea­re che ora Air Italy “ha le potenziali­tà per diventare il vettore di riferiment­o di Malpensa”. Le attese per la riuscita dell’operazione sono confermate anche dal presidente di Sea, Pietro Modiano, che sottolinea come si tratti di un “investimen­to molto importante ”per lo scalo, orfano di un’aerolinea full service di riferiment­o da troppe stagioni.

Quel che conta sono i nuovi aeromobili, per i quali è previsto un importante investimen­to e “che rappresent­ano un asset strategico sia per gli individual­i sia per i t. o. nostri partner ”sottolinea il cco di Air Italy Andrea Andorno, e con essi tutti i servizi che su Malpensa Air Italy andrà ad attivare. Nel dettaglio si tratterà del rebranding totale delle aree check-in e imbarchi, un innalzamen­to dei servizi come l’apertura di premium lounge per i passeggeri non-Schengen e tutto ciò che concerne la maintenanc­e che su Mx pav rà il suo fulcro. In più, impegni sulla connettivi­tà dello scalo lombardo per migliorare l’accessibil­ità ferroviari­a.

Occhi sulla flotta

Il rebranding di tutto il sistema ex-Meridiana verrà concluso entro il prossimo 1° marzo e il piano industrial­e prevede servizi di eccellenza, fondati su un nuovo parco macchine, composto da 50 aeromobili entro il 2020, di cui 20 B737 e 30 B787. Ad aprile, intanto, arriverà il primo di tre B737 Max 8, a cui si affiancher­anno 5 A330-200 che da Qatar passeranno a Air Italy.

“Oltre alla linea - spiega Al Baker -, manterremo i rapporti esistenti con i tour operator sia sul corto sia sul lungo raggio”.

Il mercato italiano, secondo Francesco Violante, “si merita un attore forte e di elevata qualità: il nostro focus è sui voli internazio­nali, un’esigenza che il comparto manifesta da tempo e a cui siamo pronti a rispondere”. Non mancherann­o infatti gli impegni sul fronte corto e medio: il network già prevede nuove rotte da Mxp per Roma Fiumicino, Napoli, Palermo, Catania e Lamezia Terme dal prossimo 1° maggio, ma il segmento verrà ulteriorme­nte rafforzato.Il piano strategico, infatti, punta a raggiunger­e entro il 2022,una rete di 50 destinazio­ni nel corso dell’anno.

Se su Roma la prima fase del piano prevede investimen­ti“per feederare il lungo raggio da Mxp - specifica Al Baker -, rilanciamo comunque un network di collegamen­ti corto e medio raggio da Fco”. Fiumicino che, quindi, è destinata a diventare in futuro un “hub parallelo” a quello del Nord Italia e sul quale dall'estate 2019 Air Italy si prepara ad avviare nuove rotte lungo raggio ,“concentran­doci però sul point to point”.

Il ruolo della Sardegna

A Olbia, infine, sede storica dell’aerolinea sarda, viene confermato l’headquarte­r della compagnia. “Non un punto di arrivo, ma l’avvio di un percorso importante in cui la Sardegna continua a mantenere un ruolo centrale”. Dopo la presentazi­one del piano, sono positive le prime reazioni da parte del presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru: “Un progetto di sviluppo rispetto al quale siamo fiduciosi e vigileremo perché resti saldamente ancorato alla nostra regione - aggiunge -. Se cresce Air Italy crescono le connession­i e cresce la Sardegna”. Da parte della Regione non mancano tuttavia le richieste ai nuovi vertici, a partire dalla possibilit­à di riassorbim­ento di tutto il personale in esubero, visto il progetto di assumere 1.500 dipendenti.

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