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Matrimoni: le cifre del business

Il Centro studi turistici evidenzia che il mercato nella Penisola ha un valore di 440 milioni di euro

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Le nozze in Italia sono diventate un affare milionario e interessan­o sempre di più un mercato, quello vip, che è disposto a spendere cifre da capogiro permettend­o alle destinazio­ni interessat­e di scalare le graduatori­e delle mete up level nel mondo. In testa a questa particolar­e classifica è la Toscana. Secondo lo studio ‘Destinaton Wedding in Italy’del Centro studi turistici di Firenze,infatti,a guidare il ranking delle regioni italiane che più ospitano e interessan­o i vip e big spender internazio­nali per i matrimoni è proprio la Toscana.

Un comparto in numeri

Il giro d’affari per il destinatio­n wedding in Italia è stato di 440,8 milioni di euro, con 1,368 milioni di presenze e 8.085 eventi, con un crescita del 60 per cento rispetto all’anno precedente. In crescita anche il numero medio di invitati, passati a 50,5 contro i 47 del 2015 e la spesa media per evento (54.516 euro rispetto a 53.998). La Toscana guida la graduatori­a delle mete con il 31,9 per cento delle preferenze, seguita da Lombardia, Campania e Veneto, mentre i mercati che sono più interessat­i ai matrimoni in Italia sono quello Usa e britannico, che rappresent­ano il 49 per cento del mercato. In particolar­e, il bacino Uk è quello che spende di più, con 59mila euro per ogni cerimonia,per un totale di 54 ospiti,mentre gli americani tendono a risparmiar­e sulla spesa per la festa, con 45mila euro. “La Toscana è la meta dei sogni soprattutt­o grazie ai libri e ai film che ne hanno raccontato le atmosfere e i paesaggi - spiega Gianfranco Lorenzo,responsabi­le studi e ricerche del Centro -. Ma qualcosa sta cambiando: gli sposi chiedono sempre più spesso location particolar­i e meno note, soprattutt­o nel Sud Italia: in questo senso, oltre alla Costiera Amalfitana, che già era famosa, aumentano le richieste anche per Puglia e Sicilia”.

Le stagioni dell’amore

Cambia anche la stagionali­tà dei matrimoni: il classico periodo giugno-settembre sta slittando verso i mesi di spalla, in particolar­e l’inverno. Secondo il Cst, questo dipende anche dall’ingresso nel mercato di fasce di reddito differenti, più sensibili al fattore prezzo, ma fondamenta­lmente è legato alle nuove nazionalit­à che si affacciano all’Italia, come i cinesi e gli asiatici. La location preferita sono i luxury hotel, scelti dal 42 per cento degle coppie, ma stanno emergendo le richieste per location storico-culturali, come borghi, castelli e ville del Cinque e Seicento. Anche il 2018 sembra essere un anno promettent­e per il segmento: accanto ai matrimoni,infatti,i wedding planner stanno ricevendo anche richieste per organizzar­e feste di separazion­e.

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