ALPITOUR, NUOVA ERA
L’operatore ha iniziato dall’estate il lavoro sui brand
Completato il closing per l’incorporazione in Alpitour di Eden Viaggi, l’estate ha visto il gruppo al lavoro per dare una giusta collocazione a tutte le new entry in modo da fornire a ogni marchio un volto preciso e chiaro.
Un processo iniziato proprio dal brand Eden, che a partire dalla stagione invernale si presenterà al pubblico e in agenzia con un’importante novità, i CiaoClub, che contraddistinguerà circa 15 strutture in programmazione, dislocate tra Caraibi, Maldive, Oriente e Mar Rosso.“Il lancio di questo format ci consentirà di essere ancora più competitivi nell’offerta verso i clienti - sottolinea il business unit director Franco Campazzo -. Le strutture CiaoClub saranno selezionate per bellezza e posizione (tutte direttamente affacciate sul mare, ndr) e arricchite della formula Club, garantendo ai nostri ospiti un livello di servizio molto amato a un costo competitivo”.
A SETTEMBRE IL CATALOGO
Il catalogo di riferimento sarà disponibile da settembre mentre le prenotazioni saranno possibili da novembre. Nei complessi, a 4 o 5 stelle, sarà garantito l’assistente italiano, offerta culinaria italiana di alto livello, mini club e animazione. Anche il brand Made, in arrivo dalla galassia Eden, si presenterà con una nuova collocazione nel segno della filosofia ‘Emotion’, con itinerari realizzati nel segno dell’esperienza con in più eventi particolari come la serata di tango in milonga a Buenos Aires oppure il safari nautico tra gli iceberg argentini del Perito Moreno.
Più in generale, il gruppo Alpitour farà sentire la sua forza sul mercato con sette nuove esclusive per l’inverno, concentrate su Repubblica Dominicana, Messico e Kenya; new entry che saranno accompagnate da un rafforzamento dei collegamenti aerei effettuati dai nuovi B787 di Neos.
In parallelo, per Alpitour si apre anche l’avventura Albania, meta per la quale è stata costituita una società ad hoc, AlbaniaTravel.com. Un progetto e una scommessa fortemente voluta dallo stesso presidente Gabriele Burgio: “Un Paese dal potenziale importante - ha sottolineato in una recente intervista pubblicata su Repubblica -.Abbiamo costituito una società apposita e selezionato 350 alberghi; sono sicuro che sarà un successo”.
TRA REDDITIVITÀ E NUOVA CRESCITA
E se questi sono i primi passi a livello operativo, lo stesso Burgio ha anche tracciato il primo quadro della filosofia da perseguire per avvicinarsi a passo spedito verso il traguardo dei due miliardi di fatturato. Una filosofia fatta di una continua spinta alla crescita, in base a un semplice, spietato assunto: i piccoli, nel momento in cui si affacciano sul mercato internazionale, sono destinati a soccombere sotto il peso della concorrenza. “Per noi - ha spiegato il manager nel corso dell’intervista - crescere era un imperativo: quando selezioni destinazioni nel mondo e vai a riservare migliaia di camere ti confronti con colossi che hanno multipli di fatturato rispetto al nostro e più sei piccolo, meno potere hai sui prezzi e sulla qualità”.
Un percorso comunque non ancora finito, ha aggiunto, senza dimenticare che l’imperativo principale non è la dimensione, ma la redditività.“Questo - ha poi concluso - è un settore che ha margini bassi: siamo partiti nel 2012 con un ebitda dell’1 per cento e ora siamo al 3,8, ancora inferiore alla media europea che si attesta tra il 4 e il 5 per cento. Ci manca ancora mezzo punto, che però contiamo di aggiungere presto”.
“L’imperativo era crescere: più sei piccolo, meno potere hai sui prezzi e sulla qualità. Ma fondamentale rimane sempre la redditività” GABRIELE BURGIO Presidente Gruppo Alpitour