I charter mancanti sull’area del Centro-Sud
Un’estate col vento in poppa, ma poche ali su cui volare. La stagione calda ha portato traffico in agenzia, ma l'andamento oltre le aspettative del Mar Rosso, la fuga di Ferragosto di Aviro Air, che ha costretto i t.o. del Centro Sud a riproteggere migliaia di clienti sui voli di altre compagnie, e un modello di business in costante cambiamento hanno reso più evidente una situazione ormai cronica: la minore capacità di voli charter in partenza da Roma. La summer, dicono i network, si è chiusa con un segno più davanti alle partenze dagli scali di tutta Italia. Eppure, spiega Claudio Busca, direzione generale leisure di Bluvacanze, “abbiamo ricevuto alcune segnalazioni circa la scarsa disponibilità di offerta charterizzata nella zona di Roma e di tutto il Centro Sud”. La ragione è da attribuire a diversi fattori: in primis, riassume Busca, “la preoccupazione dei t.o. di non riuscire a riempire gli aerei”. Una questione spinosa che, secondo Antonella Ferrari, di Gattinoni MdV, “si spiega col fatto che la filiera turistica ha dinamiche precise: alcuni voli sono stati accorpati perché non c’era una domanda così forte fino a un determinato periodo”. Più che una diminuzione di capacità charter, sottolinea Antonello Lanzellotto, d.g. Uvet Network, “stanno cambiando le scelte dei t.o. in merito al trasporto aereo: molti privilegiano l’opzione del block-space su voli di linea operanti su destinazioni europee e mediterranee”. Inoltre, aggiunge Manola Agroppi, responsabile prodotto Geo Travel Network, “il Centro Sud prenota in ritardo rispetto al Nord e questo influisce sulle strategie di t.o. e vettori”.