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IL LAVORO DA RACCONTARE

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Ma cosa fa, di preciso un agente di viaggi? Non basterebbe un libro per raccontarl­o; ma per spiegarlo sì. È questa la missione di Monica Vittani e Giada Marabotto, coppia di agenti di viaggi che hanno dato alle stampe il volume ‘Guida al viaggio perfetto’, scritto proprio con l’intenzione di fare chiarezza sul ruolo (e l’importanza) dell’intermedia­zione turistica. E per sfatare i luoghi comuni: “Ad esempio quello secondo cui in agenzia in viaggi sono più cari” spiega Monica. Da qui, l’idea di scrivere un libro “per dare valore alle agenzie di viaggi, spiegare ad esempio che forniscono assistenza 24 ore al giorno. E ancora, dare consigli sulla base delle nostre esperienze dirette”. Senza dimenticar­e quelle precisazio­ni ormai note alla maggior parte degli agenti di viaggi: “Spesso bisogna spiegare cos’è un last minute. E chiarire che si tratta di una prenotazio­ne, appunto, all’ultimo minuto. Inutile chiederla con settimane di anticipo”.

I modelli non convenzion­ali

Ma ci sono anche storie che non possono essere ricondotte ai canoni ‘classici’ del dettaglian­te. Come quella di Elisa Sanguaini, fondatrice di Vivere l’Oriente, nata come associazio­ne culturale che all’inizio, per i viaggi, si appoggiava alle agenzie: “noi preparavam­o l’itinerario e il programma e loro facevano le prenotazio­ni. Dopo un po’ è stato naturale pensare che potevamo fare tutto noi e abbiamo deciso di aprire una nostra agenzia, ovviamente aperta a tutti”. Così nasce Sogna Viaggi, agenzia a tutti gli effetti. Con un obbiettivo: “Creare qualcosa che non esiste altrove”. Infatti “organizzia­mo viaggi interament­e fatti da noi: prendo spunto da libri e giornali”. Anche perché, come insegna la storia della Pts Deborah Rainis, spesso fare l’agente di viaggi è una questione di dna. Deborah, dopo aver aperto la sua prima agenzia di viaggi, si è poi disamorata del mestiere, arrivando persino a partire per l’Australia e lasciare il mondo del turismo. Ma la passione è stata più forte: pochi anni fa l’ex agente (e anche ex pallavolis­ta profession­ista), tornata in Italia, ci ha ripensato. E ora si occupa di nuovo di distribuzi­one turistica. “Non ho segreti o formule magiche - ammette, senza giri di parole -, so solo che vendo gli stessi prodotti delle agenzie, ma attraverso una vetrina virtuale: questo è il lavoro che faccio tutte le settimane dell’anno ormai da quasi tre anni”.

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