L’uomo con la valigia
Una ventiquattro ore stretta in una mano e sempre vestito di tutto punto, anche sulla neve. In tutte le aziende del turismo si trovano sempre persone pronte a raccontare, non senza qualche rimpianto, quanto fosse più facile lavorare quando internet era ancora lontano da venire. Ma c’è anche chi quei periodi non li rimpiange poi troppo e anzi ammette che qualche vantaggio la tecnologia lo ha alla fine portato. È il caso di Alberto Cannavale (nella foto), responsabile prodotto di Futura Vacanze e vera e propria colonna portante dell’azienda. Sul campo dagli anni ‘90 come broker nel settore turistico e poi dal 2007 nella squadra di Futura, è lui ad occuparsi, insieme al suo collega Francesco Castaldo, della selezione delle strutture di tutta la programmazione dell’operatore: non solo quelle del Mare Italia, ma anche del segmento neve e del tailor made. Un lavoro di scouting fondamentale ma che, si intuisce dal suo racconto, non è sempre stato semplice portare avanti. “Prima si faceva ricerca del prodotto letteralmente porta a porta. Per parlare con le proprietà dovevi macinare chilometri, restare lontano da casa anche due o tre settimane di seguito, sempre in giro con la valigetta e vestito in giacca e cravatta anche sulla neve”. I fornitori più ostici con cui avere a che fare? “In certe zone di montagna, erano decisamente poco espansivi. La prima frase simpatica che ti dicevano era ‘no pampini gratis’”. Ma a volte qualcuno, ricorda Cannavale, era anche capace di dimostrarti della gratitudine inaspettata e allo stesso tempo disarmante. “C'erano albergatori con cui avevi già chiuso dei contratti, che quando andavi a incontrare ti accoglievano con tutti gli onori per ringraziarti del fatto che gruppi di clienti che gli avevi mandato avevano cominciato a prenotare da soli”.
“Siamo villaggisti con il Mare Italia nel dna. Il nostro obiettivo è offrire un prodotto che riesca a riflettere quello che il mercato ci chiede con una frequenza sempre maggiore”