Uzbekistan, Albania, Islanda
Operatori a confronto su alcune destinazioni emergenti che in futuro potrebbero fare la differenza
Testimonianze storiche di inestimabile valore, natura incontaminata, panorami mozzafiato. Uzbekistan, Albania, Islanda e Serbia hanno tutte le carte in regola per imporsi nel novero dei prodotti turistici più accattivanti del pianeta. Se ne stanno accorgendo anche i clienti italiani, con grande soddisfazione di chi, tra i tour operator, su queste mete emergenti ha deciso di scommettere, pur non nascondendo difficoltà e nodi da risolvere, soprattutto nel campo della qualità dell’offerta ricettiva.
“Siamo stati i pionieri del turismo in Asia Centrale - racconta Maurizio Levi, fondatore e titolare de I Viaggi di Levi - dunque, con tutti questi anni di esperienza, siamo specialisti nell’area. L’Uzbekistan è tra i primissimi posti nella classifica di tutte le nostre destinazioni in termini di vendita”.
Soddisfazione anche in casa di Quality Group:“Tra le mete emergenti - spiega il direttore commerciale Marco Peci - l’Uzbekistan è senza dubbio quella che genera il maggior numero di richieste e ha un’infrastruttura turistica che consente la gestione organizzata di grandi numeri”.
Decisiva, poi, la decisione di eliminare il visto d’ingresso, come osserva Salvatore Sicuso, direttore commerciale di Boscolo Tours, che aggiunge:“È un prodotto su cui stiamo investendo molto, inserendo all’interno del nostro organico persone esperte della meta”.
Così come esperti saranno gli accompagnatori che guideranno gli itinerari a partenza garantita di Originaltour, per il quale l’Uzbekistan non può più definirsi una meta emergente, quanto piuttosto un prodotto consolidato da anni:“Abbiamo deciso di proporre nuovi tour - spiega il direttore generale Loredana Arcangeli - che, oltre a Samarcanda, Bukhara e Tashkent includono anche località insolite come la valle di Fergana, probabilmente la regione più fertile e bella dal punto di vista naturalistico di tutta l’Asia Centrale”.
SOLUZIONI DI CHARME
Di profondo interesse storico-culturale anche Albania e Serbia, due mete europee avviate con decisione sulla strada dello sviluppo turistico.A credere tra i primi nelle potenzialità del Paese delle Aquile è stato il Gruppo Alpitour, che gli ha addirittura dedicato un portale: Albania Travel.com. “L’intento iniziale - racconta l’a.d. Eliana Bertozzi - era di trovare un’alternativa a destinazioni che hanno subito improvvise frenate, come la Tunisia o il Mar Rosso e il successo è stato immediato”. Ma l’aspetto balneare non è il solo asso nella manica dell’Albania: “Proponiamo un tour che, in sette giorni, consente di vedere anche le città più pittoresche come Berat e Argirocastro, i parchi archeologici come Butrinto e le tante fortezze”. La programmazione di AlbaniaTravel.com sarà destinata ad ampliarsi con l’apertura nel 2021 del nuovo scalo aeroportuale di Valona, che andrà ad aggiungersi