Veratour e i suoi segreti: il racconto di #TTGPeople
TTG Italia ha bussato alla porta del tour operator della famiglia Pompili. Negli uffici dell’operatore un team di 160 persone lavora con passione
Un direttore generale che ogni mattina controlla tabelle piene di numeri e statistiche per capire quali destinazioni ed aeroporti stanno funzionando di più, cartelloni e totem pubblicitari dai colori pieni e vivaci in perfetto stile pop art, una nutrita squadra del booking che lavora gomito a gomito con le agenzie di viaggi e un team di manager che in giro nelle diverse destinazioni coordina maestranze e si impegna affinché la complessa macchina dei villaggi funzioni. Basta trascorrere alcune ore negli uffici di Veratour per rendersi conto che l’organizzazione delle vacanze è una cosa seria.
Dalla realizzazione dei cataloghi che ti accompagneranno per tutto l’anno, al dialogo costante con le compagnie aeree per la programmazione dei voli della stagione, passando per la pianificazione delle nuove aperture, ogni singola operazione richiede il lavoro e il coordinamento di reparti diversi. Per il quarto appuntamento di #TTGPeople, il viaggio di TTG Italia nell’industria dei viaggi della Penisola, che mette il naso dietro le quinte delle aziende che fanno turismo, siamo andati a bussare alla porta degli uffici di Veratour, a Spinaceto, nella periferia Sud della Capitale. Qui, tra spazi aperti e pareti a vetri, si confrontano quotidianamente i reparti di un’azienda nata agli albori degli anni ‘90 da un’intuizione di Carlo Pompili, ancora oggi saldamente in sella, e poi cresciuta insieme ai figli Stefano e Daniele.
DINAMICI E COERENTI
Una realtà dai grandi numeri - basti pensare alle 160 persone che oggi vi lavorano e ai 250 milioni di fatturato che saranno raggiunti quest’anno -, ma sempre rimasta fedele alle sue radici:“Siamo un’azienda dinamica, ma allo stesso tempo coerente e tradizionale dal punto di vista del modello di vendita. In trent’anni siamo cambiati e cresciuti tantissimo, ma abbiamo sempre creduto nelle agenzie come nostro unico interlocutore” sottolinea il direttore generale Stefano Pompili. Da 34 anni in questo settore, il suo è un ufficio pieno di ricordi e cimeli: alcuni, come il paio di sci bianchi con il marchio Veratour regalati da Carlo Stradiotti di Neos, parlano di un settore che sa anche fare squadra.
Altri, come la foto della prima pubblicità a bordo campo in occasione del Roma-Juventus del 2001 o il cartonato a forma di pesce utilizzato per le telepromozioni all'interno di Striscia la Notizia nel 2015, ricordano traguardi e investimenti importanti.Altri ancora, come la bottiglia di Moët & Chandon tra le immagini delle partite di calcio e la fila di cataloghi degli ultimi vent'anni indicano, invece, un’azienda sempre concentrata sul raggiungimento dei risultati, ma anche pronta a festeggiarli.“L’ultima bottiglia l’abbiamo aperta la scorsa estate, quando - ricorda Pompili - abbiamo raggiunto i 51 milioni di euro di fatturato per il solo mese di agosto, contro i 45 dell’anno precedente”.
IL CUORE OPERATIVO
Ma se nell’ufficio di Stefano, al piano terra, si controllano numeri e report finanziari, è di sopra che una squadra guidata dal fratello Daniele lavora alla personalizzazione dei villaggi.“Le emozioni - spiega il general manager divisione Villaggi Veraclub - partono da questo reparto. Il nostro compito è trovare location bellissime, ma è poi un team di persone appassionate, alcune delle quali vivono fuori sede anche 180 giorni l’anno, che deve riempire questo hardware con il software e farne qualcosa di unico”.
Come l’operations manager Veraclub Simone Cacciotti, in questi giorni alle Maldive per preparare l’ultima apertura dell’operatore, il Veraclub Aaaveee Nature’s Paradise. O il corporate chef Massimo Sgobba, che si occupa di reimpostare le cucine di tutti i nuovi villaggi e allinearle allo standard delle altre strutture. Oppure il responsabile dell’animazione Fabrizio Aparo, in arte Robin, il deus ex machina dell’intrattenimento stile Veratour e uno dei volti più conosciuti dalla distribuzione.
LE COLONNE DELL’AZIENDA
Bilanci societari, adempimenti fiscali e rapporti con gli istituti di credito sono invece il pane quotidiano della responsabile amministrativa Maria Rita Giovannenze, vera e propria colonna portante dell’azienda.Al fianco di Carlo Pompili da quattro decadi, la parabola dell’operatore lei l’ha vissuta tutta: dalla prima avventura nel settore incoming cominciata con Viajes Ecuador, alla nascita della Veratour di impronta generalista di viale Cesare Pavese, all’Eur, fino alla specializzazione nel segmento villaggi e al trasferimento, nel 2004, negli uffici più ampi di Spinaceto.
Di gruppi si occupa invece Antonella Magnasco, entrata in Veratour nel '99 e oggi a capo della divisione gruppi e incentive.“Prima di entrare in Veratour - racconta - avevo lavorato sette anni e mezzo dietro il banco di un'agenzia di viaggi, prima a Palermo e poi a Roma. Un’esperienza che ancor oggi mi è utilissima per il mio lavoro quotidiano”.