Il racconto italiano di Ryanair
Chiara Ravara, head of sales & marketing, illustra a TTG Italia gli sviluppi della compagnia sulla Penisola, tra una crescita più moderata e la volontà di continuare ad aprirsi al mondo delle agenzie di viaggi e dei t.o.
L’intervista con TTG Italia parte ancora una volta da quella Bergamo, pardon, Milano Bergamo, dove tutto è iniziato nella storia tricolore di Ryanair. Di sottofondo i rumori del bar dove Chiara Ravara si è rifugiata tra una conferenza stampa e un incontro con il trade, una pausa per raccontarci al telefono che, nonostante il 2020 si stia annunciando carico di insidie, i progetti sulla Penisola sono ancora molti.Anche se la tabella di marcia della crescita dovrà subire dei rallentamenti per la nota vicenda del B737 Max, che impedirà alla flotta del vettore, quest’anno, di avere 58 aerei in più.
I PROGETTI
Head of sales & marketing nel quartier generale di Dublino, la giovane manager spiega subito che c’è molta carne al fuoco quest’anno:“Abbiamo chiuso l’anno fiscale con 41,6 milioni di passeggeri trasportati da e per l’Italia e abbiamo un market share del 28 per cento” dice passando subito ai numeri che ribadiscono la leadership indiscussa sul mercato nazionale (la distanza di 20 milioni di pax dalla seconda,Alitalia, la dice lunga…).
E prosegue:“La proiezione attuale è ora di arrivare a 43 milioni. Certo, non è la crescita alla quale avevamo abituato il mercato, ma non possiamo fare di più vista l’assenza dei nuovi aerei. Però volevamo comunque dare un segnale”. Segnale che tradotto ancora in cifre significherà, per la summer, oltre 500 rotte e 37 nuove destinazioni (numero che poi la compagnia correggerà ancora in corso d’opera, come d’abitudine).
Per la programmazione invernale invece bisogna ancora aspettare qualche settimana: da Seattle si attendono novità in merito alle consegne del B737 Max, quindi per una volta meglio rinunciare al consueto grande anticipo e mettere in pista una programmazione sicura, che non necessiti ritocchi. Quello che è certo è che “quest’anno non aggiungeremo nuove basi in Italia - puntualizza -; ma ne abbiamo 14 e colleghiamo 29 aeroporti, ci sembra di avere una buona copertura”.
IL TRADE
Terminato l’argomento network Chiara Ravara tira fuori un altro asso dalla manica, toccando un tema che in Italia forse è più caldo che altrove, ovvero i rapporti con il trade.“Stiamo lavorando alla creazione di un’area dedicata alle agenzie di viaggi e più in generale al trade sul portale di Ryanair. È un passo che vogliamo fare da tempo e ora si sta avvicinando. Non voglio sbilanciarmi troppo sui tempi, ma speriamo che possa essere operativo entro il 2020”. Sono passati 6 anni da quando Michael O’Leary fece il grande passo, riaprendo le porte alla distribuzione come canale di vendita. Un’apertura che due anni dopo si era concretizzata con la creazione della divisione gruppi.
“È proprio da quest’area che sono arrivati i segnali positivi che ci hanno spinto a fare qualcosa di più - sottolinea la manager -; non a caso abbiamo ampliato il reparto dedicato a questo segmento, perché la domanda è forte”. Una mossa che non cambierà il dna di Ryanair, che resta votato alla vendita diretta“da cui arriva il 90 per cento almeno delle vendite”, specifica Ravara. Ma il percorso avviato di tenere in considerazione tutti i canali ha dato i suoi risultati e ora è il tempo per il passo in più.
DIETRO LE QUINTE
Archiviato definitivamente il capitolo policy bagagli (“le nostre interviste mensili rivelano che l’impostazione attuale è molto gradita, visto che porta a una maggiore puntualità dei voli”), la manager rivela invece quali sono le caratteristiche del pubblico italiano, evidenziando un pro e un contro.“I viaggiatori della Penisola sono quelli che rispondono meglio ai nuovi collegamenti che vengono proposti - spiega -: quando partono le vendite di un nuovo volo i biglietti vanno a ruba”. E il contro? “Tornando al tema bagagli, gli italiani sono quelli che ci provano di più ad aggirare le regole”.
Prima di riattaccare ci preme un’ultima domanda: punta a diventare la prima donna ceo di Ryanair? “Magari, perché no?”, risponde ridendo. E aggiunge:“Per ora per me è un grande onore come donna e come italiana ricoprire la carica che ho raggiunto e rappresentare l’Italia in Ryanair”.
“Quest’anno non aggiungeremo nuove basi in Italia, ma ne abbiamo già 14; ci sembra di avere una buona copertura”
CHIARA RAVARA
Head of sales & marketing