Uscita di sicurezza
Imperativo, sopravvivere. E traghettare con sè la base delle agenzie che è ricchezza e forza del mercato. È stata, ed è questa la sfida dei network italiani di fronte alla più pesante crisi che il turismo abbia mai affrontato, almeno in epoca moderna.
Un obiettivo non facile, che ha obbligato le reti di agenzie a ripensare il loro modo di essere e di rapportarsi con i loro associati. Perché se scompaiono le agenzie, giocoforza scompaiono anche i network.
Un gioco di mutuo soccorso, quindi, quello messo in campo dalle reti, che hanno dispiegato tutte le loro forze per mantenere il più possibile integro il loro bacino di professionisti, andando a sostenere e rivedere tutte le possibili variabili e raccontando un’altra storia.
Una storia in cui le reti si fanno squadra, si fanno salvagente e sicurezza anche andando a modificare regole e contenuti: perché cambiare, in questo momento storico, è l’unico modo per sopravvivere.
Via libera quindi a nuove forme contrattuali, anticipi sulle provvigioni, abbattimento dei canoni. E poi ancora investimenti sul prodotto, per poter dare ossigeno e dignità ai tanti agenti fermi al palo, che non chiedono altro di poter vendere e lavorare, per trovare la via d’uscita alla crisi. E che lo vogliono fare con le loro forze e con il loro mestiere. Così nascono modelli flessibili e semplificazioni, ma si sviluppa anche un nuovo approccio, basato sull’ascolto dei singoli imprenditori, su strategie personalizzate e create su misura, sul lavoro di squadra, appunto, per sostenere i punti vendita fino alla ripresa.
Un nuovo inizio per il sistema dei network: meno strandardizzazioni, più personalizzazione. In cerca di un legame che salvi tutti quanti.