TTG NEWSROOM SARDEGNA
Durante la diretta al centro del dibattito le prospettive per l’isola, che si candida come una delle principali mete
L’isola protagonista della seconda puntata dei Talk di TTG. Fra gli ospiti Paolo Manca, Federalberghi
Occhi puntati sulla Sardegna. Considerata la situazione attuale, l’isola potrebbe rivelarsi una delle carte principali da giocare per il turismo organizzato nella prossima, ancora una volta strana, estate.
La destinazione è stata al centro del secondo appuntamento con TTG Newsroom, il talk in diretta di TTG Italia moderato dal direttore responsabile Remo Vangelista, che ha riunito virtualmente Francesca Marino, passenger department manager di Grimaldi Group, Stefano Pompili, direttore generale di Veratour, Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna, Massimiliano Cossu, ceo di Portale Sardegna e Gianluigi Tiddia, meglio conosciuto come ‘Insopportabile’, noto influencer nativo della Sardegna.
La discussione affronta immediatamente un argomento centrale, sia per la Sardegna sia per ogni altra destinazione: il bisogno di regole chiare e soprattutto stabili.
Il talk ha infatti luogo nelle convulse ore che seguono la decisione del ministro della Sanità Roberto Speranza di introdurre l’obbligo di quarantena per chi ritorna dall’estero, anche da Paesi Ue; scelta che ha fatto seguito alle polemiche sulla possibilità di andare in vacanza all’estero, ma non in Italia (viste le regole pasquali sulla zona rossa nazionale).
La nuova normativa è stata varata in pochissimo tempo, stravolgendo i piani del turismo organizzato.
UN GRAN BISOGNO DI CHIAREZZA
“Quello che ci ha insegnato questa pandemia è che si continuano a prorogare soluzioni temporanee - è la denuncia di Manca -, che di fatto non fanno altro che allontanare quella tranquillità necessaria per organizzare la stagione 2021”. E avverte: “Occorre chiarezza. Speriamo che si inizi da adesso a mettere dei punti fermi”.
Non meno limpido Stefano Pompili, che rilancia:“Appena provi a montare qualcosa, qualcuno te lo smonta. È quello che è successo con le Canarie”.
A questo proposito Cossu precisa :“Ovviamente noi non siamo contro chi viaggia all’estero: le agenzie hanno bisogno di fatturare. Insomma, bene le Canarie, ma bene anche la Sardegna…”
Uno dei nodi fondamentali restala comunicazione, come evidenzia anche‘ Insopportabile ’:“Manca una comunicazione chiara istituzionale, soprattutto in ambito turistico. Servono informazioni che rimangano tali senza dover essere spiegate con puntualizzazioni, Faqo interviste .” Perché se una comunicazione necessita immediatamente di un chiarimento, è evidente che è di per se stessa fallimentare.
La mancanza di chiarezza, denuncia Marino, ha anche costretto “a ore e ore di lavoro per capire chi poteva viaggiare”.
LA QUESTIONE DEI POSTI
Un nodo importante, per quanto riguarda le prospettive per la Sardegna, è legato ai trasporti. Un tema che per l’isola è da sempre fondamentale e che quest’anno ancor di più, visto l’attuale quadro della situazione soprattutto legata al trasporto aereo, rischia di diventare discrimine fra il successo di una meta o il suo fallimento.
In sostanza, la prossima estate vedrà posti sufficienti sui traghetti e sugli aerei per soddisfare le richieste?
“Per noi operatori - afferma Cossu -, queste sono ‘esternalità’ su cui non possiamo agire, possiamo solo pregare. In questo momento ci sono migliaia di aerei a terra che le compagnie saranno ben felici di rimettere in attività. Stanno arrivando segnali positivi, speriamo in bene”.
A questo proposito, Pompili ribadisce la necessità di difendere il ‘tesoretto’ dei trasporti dall’assalto delle low cost, che negli ultimi mesi hanno dimostrato di saper mettere in campo strategie aggressive.
“Spero che siano premiate le compagnie nazionali - afferma il manager -.Alitalia o Ita, se riesce a partire prima dell’estate. E ancora di più Neos, che ha investito molto in questo anno complicato. Privilegerei i nazionali, non le low cost.Avrei piacere che questo mercato restasse in casa”.