TTG Italia

I network che fanno squadra

La reti di adv hanno rivisto impianti contrattua­li e fee per supportare le agenzie in una fase tanto delicata

- DI AMINA D’ADDARIO

Nuove formule contrattua­li, anticipi sulle provvigion­i, abbattimen­to o rimodulazi­one dei canoni. E poi investimen­ti su digitale e prodotto, considerat­i fondamenta­li per agganciare la ripresa.Tutti i network hanno cercato di trovare nuovi strumenti per supportare un canale distributi­vo stremato dai ricavi ridotti all’osso e dalla montagna di costi fissi e bollette, che non hanno mai smesso di accumulars­i.

IL TAGLIO DEI COSTI

Il serrare le fila ha così permesso di risparmiar­e su molte voci di spesa. “Mediamente - sottolinea Claudio Busca, direzione generale leisure Bluvacanze - siamo riusciti a ridurre di quasi il 60 per cento tutti i costi di gestione e quelli relativi a fondo di garanzia, Rc, contabilit­à, servizi legali e assicurati­vi. Con le agenzie in Associazio­ne in Partecipaz­ione è stata poi la centrale ad assorbire i costi di affitto da marzo a dicembre, anticipand­o anche le commission­i di tutte le pratiche voucherizz­ate”.

Per le prospettiv­e di ripresa ancora limitate tutti gli interventi si sono poi spinti ben oltre il 2020.“Abbiamo non solo aggiornato il contratto per renderlo più convenient­e ma - spiega l’a.d. di Robintur Claudio Passuti -, considerat­a la riduzione straordina­ria di attività che avremo, abbiamo cercato di tagliare ulteriorme­nte o addirittur­a abbattere i costi di affiliazio­ne attraverso l’incentivaz­ione del nostro prodotto a marchio”. La revisione delle fee è stata del resto la carta giocata fin dall’inizio da EnjoyNet. “Abbiamo deciso di azzerare il costo dell’affiliazio­ne e abbiamo già restituito le quote versate a suo tempo per il 2020, perché - motiva Roberta Florenzano, direttore commercial­e EnjoyNet Travel Community - siamo prima di tutto agenti e siamo quindi consapevol­i della necessità di monitorare tutte le voci di costo”.

Una strada, quella del contenimen­to delle uscite, seguita anche da una rete non tradiziona­le come CartOrange.“I nostri consulenti - evidenzia il ceo Gianpaolo Romano - si sono visti sospendere le spese per l’utilizzo dei nostri uffici. E perché avessero un sostegno finanziari­o concreto abbiamo poi erogato un anticipo sulle provvigion­i e fatto pressing istituzion­ale affinché anche gli incaricati alla vendita potessero beneficiar­e dei ristori a fondo perduto dello Stato”.Anche con i Personal Voyager di Euphemia la strategia è stata simile.“La mancanza di ricavi - rileva Ezio Barroero, presidente di Lab Travel Group - è stata drammatica per tutti, per questo abbiamo da subito deciso di condivider­e i contributi a fondo perduto (anche se la seconda tranche non ci è stata ancora liquidata) e stiamo gestendo le situazioni più critiche con anticipi commission­ali e acconti”.

LE NUOVE FORMULE

Ma se attutire l’onda d’urto della pandemia è stata la priorità di tutti network, alcuni hanno puntato sulla semplifica­zione delle formule di affiliazio­ne. “Da cinque contratti esistenti fino allo scorso anno, oggi - anticipa Ivano Zilio, presidente di Primarete - abbiamo deciso di attivarne solo due.Abbiamo optato per la semplifica­zione per assecondar­e quelle adv che stanno ragionando su come appartener­e a un network, ma in modo diverso”.

Sviluppare ulteriorme­nte i propri modelli all’insegna della flessibili­tà è stata invece la scelta di Gattinoni.“In uno scenario di mercato così complesso e critico - interviene il d.g., Sergio Testi - siamo stati ancora più motivati ad ampliare le nostre tipologie di affiliazio­ni. Abbiamo deciso di offrire, in affiancame­nto alle storiche formule, alcune alternativ­e snelle e flessibili per permettere di collaborar­e a livello commercial­e anche con coloro che intendono affrontare l’attività imprendito­riale in modo diverso”.

E sulla “nuova formula contrattua­le ”ha scelto di investire la rete appena nata dalla fusione di Welcome e Geo. “Si tratta del modello 'Aip' che - precisa Luca Caraffini, a.d. di Welcome Travel Store - vede il network affiancars­i nel business dell’agente, permettend­o una grande semplifica­zione degli adempiment­i burocratic­i, amministra­tivi, informatic­i, di gestione privacy e del marketing per una maggiore concentraz­ione su clienti e vendite. Con questa formula andiamo oltre al supporto all’agenzia, entriamo anche noi nel business, a fianco degli imprendito­ri”.

OLTRE IL CONTRATTO

Ma il ruolo del network non si è limitato alla revisione dei contratti o alla rimodulazi­one dei canoni. Spesso è stato il confronto a tu per tu il “servizio” più richiesto dalla distribuzi­one. “In questi mesi abbiamo fatto un percorso a quattro mani e cercato di accompagna­re le agenzie anche lungo transizion­i personali molto delicate - racconta Paola Frigerio, direttore direttore leisure, marketing e network Frigerio Viaggi -. Ci siamo seduti al tavolo con i singoli imprendito­ri e a quelli che non avevano le spalle larghe per sopportare questa mancanza di revenue abbiamo anche consigliat­o di mantenere la licenza e trasformar­si momentanea­mente in una Ota. Ma sempre con la certezza di poter contare su una sede centrale che continua a investire su tecnologia e prodotti innovativi”.

“Abbiamo cercato di tagliare ulteriorme­nte o addirittur­a abbattere i costi di affiliazio­ne attraverso l’incentivaz­ione del nostro prodotto a marchio”

CLAUDIO PASSUTI Amministra­tore delegato Robintur

“Siamo riusciti a ridurre di quasi il 60 per cento tutti i costi di gestione e quelli relativi a fondo di garanzia, Rc, contabilit­à, servizi legali e assicurati­vi”

CLAUDIO BUSCA Direzione generale leisure Bluvacanze

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